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Madrid capitale aperta

di Giorgia Giacomelli

 

Madrid è aperta ed estroversa, chiassosa e popolare, il suo centro storico costituisce un telaio labirintico di armoniosa semplicità, intorno alla quale si ergono bei palazzi, parchi e corsi che sono i segni connotativi della città moderna.
Emblematica dal punto di vista artistico per i suoi musei, gode meritatamente della fama di città aperta nella quale tutti trovano una propria collocazione: vi convivono le tendenze e gli atteggiamenti più svariati.
La capitale spagnola non è come le altre capitali europee che posseggono un enorme patrimonio storico, ma è una città moderna che offre oltre ad aspetti culturali importanti, si pensi ai vari Musei tra cui per eccellenza il Prado, ma anche ad espressioni artistiche in letteratura, oppure musicali quali il flamenco, antico ballo gitano, oppure teatrali come la zarzuela, genere musicale più rappresentativo della Spagna, simile all´operetta, oppure scenografico- teatrale come la corrida nella famosa plaza de Toros de las Ventas, spettacolo contestato ma sempre seguito in quanto è una tradizione antica e radicata nella cultura spagnola.

Il Prado
Ultimato nel 1785 fu progettato, in origine, come 'casa della scienza' e avrebbe dovuto includere un museo di storia naturale e vari laboratori.
Fu re Ferdinando VII a decidere di creare un museo per esporre al pubblico una parte ampia e rappresentativa del patrimonio artistico del paese. Oggi sono più di 7000 le opere conservate nel museo. Uno dei pregi più interessanti della collezione del Prado è che consente di conoscere alcuni dei grandi artisti attraverso un ampio repertorio delle loro opere. Molte sale sono dedicate a tre dei maggiori pittori spagnoli: El Greco, Velàzquez e Goya, il fiore all'occhiello del museo.
Si può essere anche colpiti dalla sindrome di Stendhal ammirando i più celebri capolavori di altrettanti celebri artisti: dal Beato Angelico a Tiziano e Raffaello, dal Tintoretto a Tiepolo, dal Botticelli ad Antonello da Messina, da Rubens al Caravaggio.
Orari d'apertura: da martedì a domenica dalle 9 alle 19; chiuso il lunedì.
Sabato dalle 14.30 alle 19 ingresso gratuito. www.museoprado.mcu.es

Cattedrale di Nuestra Senora de la Almudena
Adiacente al Palazzo Reale si erge la grande e lineare cattedrale di Madrid, che fu consacrata a metà del 1992, dopo oltre 110 anni di lavoro.
Nel sito sorgeva un luogo di culto fin dall'inizio della storia della città. Quando giunsero i cristiani, nell'XI secolo, l'imponente moschea preesistente fu trasformata in una chiesa consacrata a Santa Maria, che ben presto divenne Santa Maria de la Almudena, in riferimento al nome mussulmano di questa parte della metropoli.
In seguito fu demolita e rimpiazzata da una nuova chiesa, che rimase in piedi fino al XVIII, quando venne rasa al suolo per ampliare Calle Mayor.
Nel 1851 si iniziò la costruzione dell'attuale cattedrale, che è in stile neogotico ed ha l'interni bianchi e luminosi.
La Chiesa, nella quale vengono conservate le reliquie di San Isidro, è stata scelta dall'erede alla corona spagnola per il suo "matrimonio evento" del 2004.

Museo Thyssen-Bornemisza
Messa insieme nell'arco di due generazioni dalla famiglia di magnati di origine tedesco-ungherese Thyssen-Bornemisza, questa è una tra le collezioni d'arte private più ricche ed articolate del mondo.
Sono quasi 800 le opere esposte in questa struttura dall'ottobre del 1992 tra cui quadri e sculture, intagli, arazzi e oggetti d'oro e d'argento.
I punti forti di questa raccolta sono: i Primitivi Italiani e Olandesi, Rinascimento Tedesco, Pittura Olandese del XVII secolo, Pittura Americana del secolo XIX, Impressionismo, Espressionismo Tedesco, Costruttivismo Russo ed infine l'Astrazione Geometrica e il Pop.
Nella pittura europea, Goya unisce meglio d'ogni altro il cammino che va dall'illuminismo al secolo XX.
Altri aspetti interessanti del Museo sono i ritratti, fra i quali si trovano opere eccezionali come Giovanna Tornabuoni del Ghirlandaio.
Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19, chiuso il lunedì.
www.museothyssen.org

Palacio Real
Fu fatto costruire da Filippo V di Borbone dopo la distruzione in un incendio del vecchio é Palazzo Reale, Alcazar.
Il Palazzo, che Filippo morì senza poter vedere, è un complesso barocco in stile italiano (costruito dall'architetto Sacchetti, dopo la morte di Juvarra) con ben 2800 sale, una cinquantina delle quali sono aperte al pubblico.
Le stanze più suggestive sono:
L'Armeria Real nella quale si trova una collezione di armi e armature risalenti perlopiù ai secoli XVI e XVII. Le corazze complete, come quella appartenuta a Filippo III, sono tra i cimeli più affascinanti.
Il Salon del Trono, al quale si arriva attraverso la scalinata principale. Questa stanza risulta eccessivamente sfarzosa, con le sue pareti rivestite di velluto rosso vivace e il soffitto decorato con stucchi e muri adorni di sete ricamate.
La Sala de Porcelana nelle cui pareti sono incastonati migliaia di pezzi di porcellana provenienti dall'antica fabbrica del Retiro.
Orari di apertura:
9-18 da lunedì a sabato, 9-15 domenica e festivi da aprile a settembre.
9.30-17 da lunedì a sabato, 9-14 domenica e festivi da ottobre a marzo.

L'orso di Madrid
Ogni città ha i suoi simboli e la capitale spagnola non fa eccezione. All'inizio era uno slogan, poi prese forma un nuovo simbolo destinato a diventare l'odierno emblema della metropoli: un'orsa che fruga un mandrono, ossia un corbezzolo. Intorno c'è una cornice che porta sette stelle a cinque punte, sormontata da una corona.
La storia dell'orsa e del corbezzolo è molto complessa, comunque…
Quando Alfonso VI prese Madrid nel 1805, per alcuni questa città sarebbe stata la prima di una lunga serie di conquiste, quindi la capitale spagnola era un esempio da seguire, o una stella polare. La presenza delle stelle viene da molti spiegata dal fatto che Madrid, come Roma, fu costruita su sette colli. Un gruppo di sette stelle intorno alla stella polare.
Così l'orsa e le sette stelle divennero il simbolo della metropoli. Il fatto che in epoca medioevale la zona intorno a El Prado, poco più a nord di Madrid, ospitasse molti orsi offre un'interpretazione più probabile alle origini dello stemma.
Sopra la cornice di stelle campeggia una corona. Si dice che Carlo I abbia consentito a Madrid di fregiarsi del simbolo della corona imperiale nello stemma dopo essere guarito da una pericolosa febbre grazie alle foglie di corbezzolo, il cui potere miracoloso era tenuto in gran conto dai medici dell'epoca.
Le cinque punte delle stelle rappresentano le cinque province che circondano la Comunità di Madrid: Segovia, Avila, Toledo, Cuenca e Guadalajara.

La corrida
E' un rito di origine antica, e unisce l'eccitante eleganza della contesa tra il torero e l'animale a un misterioso e primordiale senso di violenza collettiva che si sublima nel sanguinoso sacrificio del toro. Per gli spagnoli è sbagliato vedere nella corrida un evento di violenza gratuita. Non si tratta di uno sport, ma di un combattimento alla pari tra l'uomo e la forza bruta dell'animale.

La corrida classica è infatti un dramma teatrale in tre atti:
Nel primo il toro, tenuto chiuso in una stalla buia fino a quel momento, viene liberato nell'arena. Abbagliato dalla luce, l'animale vede improvvisamente tre toreri nel mezzo dell'anello di sabbia, che agitano grandi cappe per attirare la sua attenzione e per indurlo ad attaccare. Quando il toro carica i toreri corrono a ripararsi dietro alti steccati di legno posti ai margini dell'arena, contro i quali il toro si scaglia con inaudita violenza. Poi i picadores a cavallo infilzano lunghe lance sulla groppa del toro, pratica che serve sia a far infuriare l'animale che a stancarlo nel rincorrere i cavalli, dotati di paraocchi e di protezioni imbottite.
Nel secondo atto i banderilleros entrano nell'arena e rincorrono il toro con delle picche corte e munite di bandiere. Evitando con grande agilità il toro, questi piantano le banderillas nei quarti posteriori dell'animale, finché la groppa non luccica di sangue. Le punte delle banderillas conficcate fanno aumentare ulteriormente la furia del toro.
L'atto finale si chiama faena: il matador affronta il toro da solo, armato di una piccola cappa rossa e di una spada con cui deve ucciderlo. In teoria dovrebbe farlo con un singolo colpo vibrato tra le scapole del toro raggiungendo il cuore dell'animale.
Se il matador non è abbastanza elegante, abile o coraggioso, o se il pubblico avverte che il matador ha fatto in modo di combattere con un animale piccolo e docile, lo canzonano dagli spalti. Se invece la corrida è interpretata con sufficiente sangue freddo, il giudice di gara permette al torero di tagliare l'orecchio del toro o addirittura, se lo spettacolo è stato di altissimo livello, la coda.
Molti stranieri pensano che la competizione tra uomo e toro abbia un esito scontato e non riescono ad apprezzare il pericolo corso dall'uomo che combatte contro un toro da corrida, un gigante nero che pesa quasi mezza tonnellata, che ha un'agilità e una forza straordinarie e che possiede corna lunghe e affilate come daghe. In questa danza all'ultimo sangue, il tempo rallenta, movimenti che durano al massimo un paio di secondi. A volte succede anche che un matador riporti ferite serie o che venga ucciso nell'arena dal toro.
La corrida è famosa in tutta la Spagna, ma in particolare a Madrid dove si trova l'arena più grande e importante al mondo, Plaza de Toros Monumental de Las Ventas.


 

 

 

NOTIZIE UTILI

Come arrivare:
Aereo: Madrid è facilmente raggiungibile in aereo grazie ai numerosi voli diretti giornalieri operati da Alitalia e Iberia in partenza da Milano Linate, Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
Ma ci sono anche voli diretti con Bologna, Napoli, Pisa Torino e Venezia.
Per ulteriori informazioni visitare i siti: www.alitalia.it  e www.iberia.it
Treno:Non esiste un collegamento ferroviario diretto fra l'Italia e la capitale spagnola. La soluzione che prevede il minor numero di cambi è offerta dal treno Salvador Dalì, che copre la tratta Milano-Barcellona via Torino e Modane. Dal capoluogo spagnolo si può raggiungere Madrid con treni delle ferrovie spagnole. www.raileurope.it  o www.trenitalia.it
Autobus: Eurolines Italia ( www.eurolines.it ) è una compagnia di autobus internazionali che assicura i collegamenti tra le principali città europee, in particolare, gestisce un collegamento Napoli/Madrid e uno Venezia/Madrid attraverso il territorio francese.
Dove mangiare:
Cucina mediterranea:
La Finca de Susana - Calle de Arlabàn, 4 - Tel: 91 369 35 57 (aperto tutti i giorni)
East 47 - Calle de Josè Abascal, 56 - Tel: 91 429 07 47 (aperto tutti i giorni)
Cucina madrilena:
Casa Paco - Plaza de la Puerta Cerrada, 11 - Tel: 91 366 31 66
Casa Lucìo - Calle de la Cava Baja, 35 - Tel: 91 365 32 52
Dove dormire:
Chamartin**** Agustìn de Foxà, s/n - Tel: 913 344 900 - Fax: 917 330 214
Email: chamartin@husa.es  www.hotelchamartin.com
Asturias*** Sevilla, 2 - Tel: 914 296 676 - Fax: 914 294 036
Email: asturias@chh.es  www.chh.es
Ramon de la Cruz** D. Ramon de la Cruz, 94 - Tel: 914 017 200 - Fax: 914 022 126
Email: reservas@hotelramondelacruz.com  www.hotelramondelacruz.com 

Per ulteriori informazioni:
Ente del Turismo Spagnolo - Via Broletto, 30 Milano
Tel: 02/72004617 - Fax: 02/72004318
Email: milan@tourspain.es  www.turismospagnolo.it


 

 

 

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