Infinite distese del deserto algerino dell’Hoggar e del Tassili e poi, vicino alla costa, le città romane. Nulla come la visione del deserto confonde le idee, nell’apparente immobilità e monotonia: un mare di sabbia a perdita d’occhio, pietre, dune mobili come i colori, cespugli spinosi, e, in lontananza, miraggi.
Il Sahara, il più grande deserto del mondo, occupa in Algeria i quattro quinti del territorio ed è proprio qui, in Algeria, che presenta le sue più belle sfaccettature.
Un mondo pieno di mistero, poco conosciuto da parte del pubblico italiano, itinerario perfetto per un viaggio invernale.
Clima caldo e secco di giorno, notti fredde e frizzanti, cieli stellati da toccare con le mani, avventure per tutti, trekking, passeggiate fotografiche, corse sulle dune, spettacoli impagabili all’alba e al tramonto. E sullo sfondo, quando capita, cammelli al pascolo e uomini blu.
Tamanrasset, capoluogo della regione del sud algerino, è la mitica città dove sono passati popoli e popoli, i Romani, le tribù arabe, i Berberi o Touareg, gli affascinanti uomini blu. Intorno a Tamanrasset si distende il deserto dell’Hoggar, un mare di sabbie infinite, montagne granitiche e vulcaniche, oasi rilassanti, una tela di fondo azzurro cielo su cui si disegna il color ocra del deserto. E chi avrebbe detto che nel deserto si stende una prateria di fiori rosso viola tra le pietre nere, ai piedi di picchi altissimi scavati verticalmente da secoli di erosione?
Tra i siti più famosi dell’Hoggar c’è l’Assekrem, che si raggiunge attraverso una pista sterrata con potenti macchine 4 × 4: in cima, a circa 3000 metri, si assiste alle più belle albe e ai più bei tramonti del mondo e si visita l’eremitaggio del padre Charles de Foucauld, un personaggio eccezionale, fondatore del gruppo dei “Piccoli fratelli del Sacro Cuore”.
Nel profondo sud Djanet è la porta sul deserto del Tassili N’Ajjer, Patrimonio dell’Unesco e Riserva della Biosfera dal 1986, una delle zone più affascinanti del Sahara. Rocce scolpite dalla sabbia e dal vento in forme surreali, altissime dune di sabbia bianca e dorata, altopiani, massicci montagnosi e vulcanici, depressioni coperte di sale, un paesaggio spesso lunare punteggiato da oasi, canyon altissimi che ricordano il Far West.
Ma soprattutto incanta qui la più grande concentrazione di pitture e incisioni rupestri di tutto il Sahara, tra cui la famosa incisione rupestre imperdibile per ogni spedizione turistica “la vache qui pleure” che ricorda forse il periodo in cui le mandrie venivano ad abbeverarsi ad un bacino d’acqua che si apriva ai piedi della parete rocciosa.
L’alloggio nel deserto sarà spartano, ma nulla da rimpiangere, di fronte allo spettacolo impagabile del cielo stellato notturno, luminosissimo e protettivo.
Un lungo volo ci porta a Nord, alle città romane di Timgad e Djemila, patrimonio Unesco, che ricordano il tempo della Numidia conquistata e alleata dei Romani, i tempi delle guerre puniche, della conquista dell’Africa romana.
Nate come guarnigioni militari, spesso sugli altipiani a 1000 m di altezza, ottimi posti di guardia e di controllo del territorio, divennero poi colonie e città romane nel corso del primo millennio, tra il 1º e il 3º secolo dopo Cristo. Archi di trionfo perlopiù dedicati ai Severi, terme grandiose, imponenti templi dedicati alla triade capitolina, pietre delle strade che portano i segni delle ruote dei carri, sistemi di raffreddamento e riscaldamento delle acque, bagni pubblici, biblioteche, tavoli per le misure nelle taverne, statue su alti basamenti, il teatro, colonne. Nei musei inseriti nei siti archeologici colpiscono soprattutto la ricchezza e la magnificenza dei mosaici del Nordafrica: Nettuno, Diana, delfini, cavalli, pesci, intrecci vegetali. Città conservate perfettamente dalla sabbia e dall’oblio, definite Pompei africane, dove si cammina a lungo, guidati da brave guide locali che poi spesso organizzano il pranzo nelle loro case private.
Consigli di viaggio: indispensabile il visto turistico da chiedere per tempo, rilasciato dall’ambasciata o dal consolato algerino in Italia.
Per il viaggio in Algeria, che di solito è scortato da due camionette di polizia, è consigliabile affidarsi a T.O specializzati.
Suggeriamo Visa Travel http://visatravelalgerie.blogspot.com, www.desertakakus.net, I Viaggi di Maurizio Levi www.viaggilevi.com
Per ogni informazione turistica www.ont.dz in lingua francese e inglese
Contributi fotografici di Franca Dell’Arciprete