L’isola di Tenerife è pronta ad accogliere migliaia di turisti per il Carnevale tra i più importanti d’Europa. Il 24 gennaio un grande evento di gala ha dato il via ai festeggiamenti di Santa Cruz di Tenerife. In quella che è considerata tra le capitali europee del Carnevale, gli eventi si susseguiranno fino al primo marzo: un’occasione unica per ammirare sfilate, carri allegorici e i celebri canti di strada delle “murgas”.
Il Carnevale di Santa Cruz di Tenerife è spettacolare come quello di Rio de Janiero e non a caso le due città sono gemellate. Il programma ufficiale delle celebrazioni coinvolge oltre un centinaio di compagnie, ciascuna composta da circa cinquanta figuranti in sgargianti costumi. Oltre 5.000 persone, tra musicisti, cantanti, ballerini e attori, animano le strade in uno spettacolo incredibile di luci, suoni e colori.
Pur non facendo parte del programma ufficiale, le celebrazioni spontanee non sono meno importanti tanto che, nel 1980, il Carnevale di strada è stato dichiarato “Festa di interesse turistico internazionale” dal Ministero del Turismo spagnolo. Chiunque può mettersi in costume e partecipare.
Nelle vie del Carnevale è probabile imbattersi nelle murgas: gruppi di cantautori che si sfidano con testi spesso intrisi di temi sociali e politici. Le esibizioni sono accompagnate dalle “comparsas”, compagnie di musicisti e ballerini che ricordano le scuole di samba del Carnevale di Rio. Nate negli anni ’60, le comparsas fanno parte integrante delle celebrazioni.
Tutte le Isole Canarie sono pervase dello spirito del Carnevale: tradizioni che fondano le radici nella storia ed eventi più contemporanei colorano le principali città dell’arcipelago.
Gran Canaria. Dal 1998 a Las Palmas de Gran Canaria si svolge il Drag Gala, uno spettacolo irriverente di fama internazionale con protagoniste drag queen che si esibiscono in coreografie su piattaforme che sfilano lungo le strade della città. Il calendario prevede l’inizio dei festeggiamenti il sette febbraio per terminare il primo marzo con L’Entierro de la Sardina, il funerale del Carnevale.
La Palma. Altro evento imperdibile è il Carnevale di Los Indianos a Santa Cruz de La Palma. Da oltre cinquant’anni celebra il rientro in patria dei primi canari che salparono per le Americhe. Un attore locale veste i panni di “Negra Tomasa”, personaggio legato a questa tradizione, mentre la piazza principale è addobbata in modo da ricreare un pezzo di Cuba. Quest’anno la festa si celebra il 24 febbraio.
La Gomera. A San Sebastian de La Gomera si svolge un altro evento per grandi e bambini. Il Carnevale di Talco è una festività in cui tutti i residenti e turisti si travestono truccandosi con talco, farina e pigmento indaco. Los Polvos de Talco y Añil si tiene “Lunes de Carnaval”, lunedì 24 febbraio.
Lanzarote. Atmosfera noir nel Carnevale celebrato da oltre cinque secoli a Lanzarote: il Diabletes de Teguise è uno dei festival più antichi delle Isole Canarie. Uomini travestiti da diavoletti spaventano chiunque incroci la loro strada con costumi che si ispirano ai simboli dalla tradizione contadina: la testa di bue, la lingua di capra e la sacca da pastore.
El Hierro. A Tigaday (Frontera) si celebra Los Carneros. Questa festa è stata riscoperta dai giovani della zona e prevede la creazione di un’atmosfera “da brivido” in cui le persone si travestono con pelli di montone e inseguono i passanti tentando di colpirli con della tintura nera. La domenica e il martedì di Carnevale parecchi giovani in costume tentano di colorare di nero il viso dei malcapitati, l’unica zona franca è la piazza del paese, la cui “sicurezza” è vigilata addirittura dalla polizia locale.
Fuerteventura. Il Carnevale qui si festeggia con goliardia e un pizzico di sana competizione, prima in strada e poi in mare. A Puerto del Rosario, nel periodo che va dal 23 febbraio al 5 marzo 2020, si assisterà a divertenti sfide in maschera. Sulla terraferma c’è la gara de los arretrancos, dove concorrono curiosi veicoli a quattro ruote, realizzati artigianalmente e dipinti a mano. Sull’acqua si svolge la sfida de los achipencos: i protagonisti governano piccole imbarcazioni improvvisate che costituiscono la regata più stravagante delle isole Canarie.
L’elezione della Regina del Carnevale è uno dei momenti più importanti a cui ogni anno partecipano decine di candidate che sfoggiano splendidi ed elaborati costumi. La loro confezione richiede mesi di lavoro nelle botteghe artigianali locali e talvolta il valore degli abiti raggiunge prezzi vertiginosi.
I membri dell’Associazione degli artigiani del Carnevale di Tenerife dedicano molto tempo all’ideazione del costume perfetto e, secondo il presidente Santi Castro, basta “trascorrere qualche ora nei loro laboratori” per comprendere questa passione. Ampio spazio viene dato alla creatività, a partire dai materiali: non si utilizzano infatti solo tessuti, ma anche cartone, alluminio, paillettes e pietre acriliche.
Alcuni costumi necessitano di un supporto di metallo e arrivano a dimensioni e pesi tali da richiedere l’uso di ruote o altri espedienti per spostarli. La richiesta di vestiti sempre più grandi ha spinto gli organizzatori a fissare un limite di sicurezza delle dimensioni a 5 x 4,3 x 6 metri.
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