Il tempo dei migranti. Lejla fotografa di Bijac, piccola cittadina della Bosnia Erzegovina, racconta con le sue immagini la “rotta balcanica” che passa sotto la sua casa
Bihac, piccola comunità tranquilla in Bosnia Erzegovina, ai confini con la Croazia. “I cittadini di Bihac si sono prodigati per aiutare e sono sorte diverse iniziative umanitarie. Con l’aumento del numero delle persone i media hanno iniziato a diffondere tantissime notizie riguardo i migranti, alcune vere, altre no. Così la gente ha iniziato ad avere paura ed hanno dimenticato che i nuovi arrivati erano prima di tutto persone e poi migranti”. Così ricorda Lejla, 44 anni, prima di tutto fotografa e poi insegnate.
Viene indicata come “rotta balcanica” il tragitto che dall’Afganistan, Iraq, Siria, Pakistan passa dalla Bosnia Erzegoniva e prosegue in Croazia verso il nord Europa. Da quando i flussi migratori hanno cominciato a passare davanti alla sua casa, Lejla Samardzic, insegnante per professione e fotografa per passione, ha preso la macchina fotografica e ha immortalato volti e storie. Le foto di Lejla, intitolate “Il tempo dei migranti”, contano migliaia di seguaci sui social e il suo profilo è ricercato da coloro che sono interessati alle sorti dei Balcani occidentali.
In un’intervista Lejla si racconta “Ho scoperto la fotografia relativamente tardi nella mia vita, verso i trenta. Da allora fino ad oggi è parte della mia vita di tutti i giorni, il mio amore e la mia passione, il mio modo di vivere. Sono ispirata dalle persone intorno a me, dalla loro vita e dalle loro storie, quindi cerco sempre di trovarmi nel luogo dove accadrà qualcosa. Mi piace la fotografia di strada e i ritratti delle persone anziane.”
Lejla Samardzic esprime, nel modo più semplice, l’essenza del fotografo. Lei si sente un “testimone del tempo” ed ha consapevolezza che le sue foto, prima di essere immagini ben costruite, accattivanti, stimolanti, sono una testimonianza. “Quando i profughi cominciavano ad arrivare, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Volevo fare memoria del tempo, per me e per gli altri”; dice Lejla. Semplice e diretta, come una vera cronista, come le sue fotografie.
www.agensir.it/europa/balcani/2018/12/19
contributi fotografici: Lejla Samardzic