Così è chiamata Brugge, in Belgio. La meraviglia delle Fiandre sede permanente del Collegio d’Europa e, dal 2000, dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità . Con un fantastico centro storico che conserva intatto l’impianto medievale
di Leonardo Felician
Le Fiandre sono la regione turistica più visitata del Belgio, a motivo delle città d’arte testimoni di una lunga storia e fanno parte della comunità di lingua fiamminga. Con poco più di centomila abitanti, Brugge (Bruges, in francese) è il capoluogo delle Fiandre occidentali: è sede permanente del Collegio d’Europa e per il suo centro storico che conserva ancora intatto l’impianto medievale, essendo stato risparmiato da guerre e distruzioni, è stata proclamata nel 2000 patrimonio dell’umanità dall’Unesco. È chiamata anche la Venezia del Nord a causa dei numerosi canali che la circondano e attraversano, e che ne hanno anche ispirato il nome; un tempo utilizzati per trasporti e commerci, oggi sono usati solo a fini turistici: il giro sulle classiche barche scoperte è l’escursione più ambita per ammirare i palazzi e l’architettura della città , partendo da uno dei cinque imbarcaderi del centro. Mura e canali vennero costruiti a partire dal XII secolo: la ricchezza della città crebbe grazie principalmente al commercio della lana e all’industria tessile: il traffico delle navi della Lega Anseatica fece di Bruges uno dei maggiori centri di commercio tra Europa settentrionale e Mediterraneo e sviluppò fiorenti attività finanziarie: la ricchezza dei mercanti e dei banchieri si riversò nell’abbellire di palazzi, chiese ed opere d’arte, oggi testimonianze di quei secoli di grande splendore. Dopo l’inevitabile decadenza, il XVII secolo vide un rifiorire di attività legate all’industria del merletto per cui la città è ancora famosa. Nel XX secolo infine Brugge sviluppò il turismo e le attività economiche si risvegliarono con la realizzazione del non distante porto di Zeebrugge sul mare.
Arrivati in treno, oppure lasciata la macchina sulla cerchia dei viali esterni al centro storico o su qualche strada laterale, si attraversa un piccolo ponte per immergersi nell’atmosfera inimitabile del centro storico. I principali luoghi di interesse di Brugge sono la piazza del Mercato (Markt) su cui si affaccia l’alta torre civica (Belfort) che risale al XIII secolo e che contiene un carillon di 47 campane. L’adiacente Burg è un’altra animata piazza centrale con il municipio e la ricca basilica del Sacro Sangue. Tra le chiese, non vanno dimenticate la Cattedrale di San Salvatore, la più antica chiesa gotica in mattoni del Belgio e la chiesa di Nostra Signora in stile gotico brabantino, al cui interno si trova la scultura della Madonna col Bambino di Michelangelo. Un posto magico da visitare è l’insieme delle costruzioni dell’antico ospedale di San Giovanni che ospita le opere di Hans Memling, e un angolo di pace nel flusso incessante di visitatori è il Beghinaggio (Begijnhof), vasta corte alberata e recintata con casette tutte uguali che si aprono all’interno con un piccolo giardino. Tra i musei della città , il Groeningemuseum è il primo da visitare, con la raccolta di numerose opere di Hieronymus Bosch e altri pittori fiamminghi dell’epoca, e per chi è in cerca di curiosità il museo delle patatine fritte, della cioccolata o un frizzante museo della birra: le birre fiamminghe sono tra le più celebri d’Europa. Il Gruuthusemuseum attualmente è chiuso per lavori di restauro. Vanno viste anche, magari dalla barca, le antiche porte cittadine Kruispoort, Gentpoort, Smedenpoort e Ezelpoort.
Alcune informazioni pratiche: il centro storico non è grande e si gira bene a piedi, ma la visita può essere impegnativa per il gran numero di gruppi di turisti. Oltre al fiammingo, lingua locale, francese e inglese sono parlati dappertutto. Bar e ristoranti di tutti i livelli non mancano, così come i negozi di souvenir che vendono soprattutto cioccolate, birre e merletti, anche se la disponibilità alberghiera a volte fatica a soddisfare le richieste in occasioni di ponti e feste, soprattutto in primavera. Non è infrequente cedere il passo alle carrozzine trainate da cavalli che fanno risuonare i loro zoccoli sull’acciottolato. La Brugge Card, acquistabile anche nei festivi all’ufficio turistico nella piazza della stazione e valida 2 o 3 giorni, è utile per entrare gratuitamente in 27 musei e comprende anche il giro in barca sui canali e un dettagliato volumetto di guida in italiano con pianta. Info: www.visitbruges.be – toerisme@brugge.be