A Ostrava, insolita città della Repubblica Ceca, c’è il più grande complesso di archeologia industriale in Europa accanto a un centro storico di pura impronta barocca e liberty
di Franca Dell’Arciprete Scotti
A Ostrava c’è tutta l’anima industriale della Moravia, ricca di carbone e produttrice di acciaio. Qui siamo ben lontani dal panorama fiabesco di Praga e dalle delicate cristallerie della Boemia. Ci sono altri tesori, ugualmente sorprendenti. Ricca da sempre, questa regione, che politicamente ha subito varie vicissitudini, ha vissuto il suo massimo splendore dalla fine del Settecento. Furono scoperte allora le importantissime miniere di carbone nero che appartenevano all’epoca all’arcivescovo di Olomuc. Alla sua morte passarono di mano a Samuele Rothschildt, che nell’Ottocento fondò le grandiose acciaierie. Così il bacino di Ostrava diventò “il cuore di acciaio” dell’impero austroungarico. Soprattutto da quando, nel 1847, arrivò la ferrovia Ferdinand Northern da Vienna. L’impianto minerario collegato alle fonderie costituiva una vera cittadella monumentale all’interno della città. Poi, nel 1994, le enormi acciaierie di Ostrava furono chiuse e trasformate nel più grande complesso europeo di archeologia industriale.
Oggi, a distanza di 200 anni, si visita Vitkovice come una “cattedrale del lavoro”, camminando sotto ponti sospesi, serbatoi, altoforni giganteschi, ciminiere, condotte enormi, castellature aeree che portano in alto a dominare il panorama. Un mondo tra inquietante e spettacolare, proiettato tra il passato e la fantascienza. Questo enorme mondo dismesso che ha dato lavoro duro e difficile, esposto al rischio di terribili incidenti, a migliaia di persone in tutta l’area della Moravia fino alla Polonia, ora è un magnifico centro espositivo, dotato di auditorium, saloni, aree per spettacoli. Tanto che da quattro anni vi si svolge il famoso Festival di musica Colours of Ostrava, che accoglie a luglio migliaia di visitatori da tutta Europa. Di notte, sotto le ciminiere di altoforni illuminati di rosso e viola, si susseguono concerti di complessi rock, voci soliste, performance di band all’avanguardia, per un’esperienza davvero memorabile. In precedenza il Festival che ha già più di 10 anni, si svolgeva nel Castello di Ostrava in posizione isolata in mezzo al verde. Costruito nel Medioevo e rifatto più volte, si distende con la sua torre, con la porta d’ingresso che ospita mostre di documenti storici, le sale originali con frammenti medievali , le sue belle fortificazioni bianche e rosse decorate da grandi sculture di legno massiccio, personaggi fiabeschi che accolgono i giochi dei bambini.
Il centro città di Ostrava, invece, ha una fisionomia completamente diversa. Lungo il fiume Ostravice un bel parco verde, dove si passeggia, si corre, ci si rilassa. Piazze ombrose, fontane, campanili barocchi a cipolla, e soprattutto tanti splendidi palazzi in stile liberty dei primi Novecento. A indicare la ricchezza della città e della sua borghesia. Come la villa Eisner di un ricco avvocato ebreo, del 1903, esempio massimo di gusto floreale. Tra i decori ornamentali, la facciata mostra alcuni pezzi di carbone nero, “gioielli” della regione, che simboleggiano anche il benessere del proprietario. La ricchezza diffusa continuò per tutti gli anni ‘30, espressa dallo stile più geometrico e razionalista con grandi gruppi statuari come elementi decorativi. Risale agli anni ‘30 anche il municipio di Ostrava, il più grande della Cecoslovacchia in stile neoclassico, completato da un’altissima torre di 85 metri in stile costruttivista. Dalla terrazza in cima, a cui si arriva con il primo ascensore costruito nell’Europa centrale, si gode un magnifico panorama sulla città e sul complesso industriale fino alle colline della Moravia e Slesia. Infine, dopo la seconda guerra mondiale e l’avvento del Socialismo, subentrarono le tipiche architetture popolari delle periferie, oggi rallegrate da grandi macchie di colore.
La Birreria Ostravar
Non si può partire da Ostrava senza aver visitato la fabbrica della birra omonima. Grandi caldaie in rame, attrezzi per la lavorazione del malto e del luppolo, illustrazioni d’epoca e poi una degustazione immancabile delle migliori birre Ostravar chiare e scure, tra cui le speciali Velvet e Kelt.
Il Golf Arena Ostrava
Un campo da golf di grande ricercatezza, il Golf Arena Ostrava, rivitalizza le zone minerarie. Dove un tempo c’erano pozzi di scavo, terra nera, materiale ferroso e carbone, ora si stendono i magnifici green ondulati variegati da corsi d’acqua e fontane.
Le miniere Landek
Fuori città un altro esempio di archeologia industriale sono le miniere Landek: mattoni rossi e stile neogotico come nello stile industriale inglese fine Ottocento. Oggi è il più grande museo minerario della Repubblica Ceca, creato nel 1993 alla chiusura del complesso minerario di carbone: ospita gallerie sotterranee, percorsi in trenino, documenti che raccontano lo sviluppo della miniera dal 1782, compresa la sala degli abiti da lavoro, dove si cambiavano i minatori. All’esterno, nel pub originale dei minatori Harenda u Barborky si può assaggiare un menu tipico della regione
I dintorni
La regione di Ostrava è interessante anche fuori della città per la presenza di piccoli borghi pittoreschi, castelli e paesaggi intatti . Stramberk è una cittadina dominata dalle rovine del castello Strallenberg, con una torre cilindrica chiamata Tube, in cima alla collina, da cui si domina il panorama su tutta la ricca pianura intorno. Pustevny invece è una destinazione amatissima dai cittadini di Ostrava, che, a pochi chilometri dalla città, trovano alture di 1000 metri, campi da sci e chalet di montagna in legno decorati con intagli colorati. Pustevny è anche un luogo di pellegrinaggio che porta in cima ad un’altura fino alla statua leggendaria del dio pagano Radegast.
Gastronomia
È interessante scoprire qualche specialità originale della gastronomia ceca a Ostrava e dintorni. Molti ristoranti propongono le classiche ricette del maiale con la zucca e i cavoli, il brasato di manzo in salsa alla panna e patate, il goulasch e le zuppe di verdura. Una delle specialità più originali della zona sono le cosiddette “orecchie di Stramberk”, che si fanno solo in questa cittadina, dove ogni famiglia salvaguarda gelosamente la ricetta originale. Sono biscotti dolci e morbidi in pan di zenzero arrotolati come crepe, che ricordano nella loro forma le orecchie che i Tartari tagliavano ai Cristiani in battaglia e conservavano in grandi otri, per dimostrare il proprio valore.
Consigli utili
Per raggiungere Ostrava dal Nord Italia ottimo il volo Czech Airlines da Milano a Praga e connessione per Ostrava, www.czechairlines.com
Per le informazioni turistiche: www.czechtourism.com, anche in italiano