Fare turismo fuori dai percorsi turistici più affollati. A Venezia, partendo dalla Giudecca: un’isola che sta crescendo dal punto di vista culturale e architettonico e che, grazie alla valorizzazione e riqualificazione di numerose aree storiche sta diventando un quartiere di gran moda per intellettuali e artisti.
a cura di Valentina Brambilla
La Giudecca, un gruppo di isolette collegate tra loro e disposte a forma di gondola a sud di Venezia, anche se, a dire il vero, nell’arco della storia è stata anche detta “Spina Longa” perché considerata un’isola dalla forma di pesce allungata, o ancora “Isola delle Foche” per il vento di tramontana che la sferza, è un’oasi di pace al riparo dalla “confusione” della città ma, allo stesso tempo, parte integrante della vita veneziana. Confino in origine, storicamente la Giudecca, è stata sede di antichi conventi e, allo stesso tempo, apprezzato luogo di villeggiatura, tanto che la nobiltà veneziana vi si rifugiava dopo avere trascorso la giornata a Venezia. Oggi, oltre a ospitare particolari e raffinate architetture che derivano proprio dalle commissioni dei patrizi che, in tempi lontani, vi fecero erigere ville per i riposi estivi e invernali, è la sede di una location eccezionale, un moderno capolavoro veneziano, l’Hilton Molino Stucky.
È forse impossibile non avere mai sentito parlare dell’Hilton Molino Stucky di Venezia. Inaugurato nel giugno 2007 dopo il restauro di tredici edifici che costituivano un antico mulino edificato a cavallo tra Ottocento e Novecento, non è solo un hotel ma un landmark della città lagunare, una delle testimonianze di architettura industriale più note della città, un hotel a cinque stelle dove rivivono ancora oggi i colori della Venezia di un tempo, ma dove si respira un’aria decisamente nuova. Il mantenimento del nome e della struttura nasce dal desiderio di conservare il ricordo storico e di rispettare la volontà del fondatore Giovanni Stucky di “instaurare un rapporto con la città”. La storia dell’ex-granaio si riflette sulle travi imponenti e nei soffitti a forma di silos, negli esterni restaurati di mattoni rossi, nel mosaico originale del mulino che impreziosisce il soffitto della Penthouse Tower e ancora per tanti altri particolari.
Sull’isola della Giudecca, anzi proprio sulle rive del Canale della Giudecca, questo hotel che è davvero un unicum per la città. L’impatto visivo è già di per sé emozionante: un edificio neogotico, imponente (tredici edifici distribuiti su nove piani lo rendono uno degli edifici più alti della città) da cui spicca una torretta che ospita, alla sua sommità, la suite più grande di Venezia… Da lassù, a 35 metri di altezza, potete immaginare l’emozione della vista sull’intera laguna…
Ma l’Hilton Molino Stucky accoglie anche la prima e unica piscina sul rooftop di Venezia.
Una piscina all’ottavo piano che vanta una magnifica vista sul Canale della Giudecca e su tutta l’isola.
Il suo centro spa e fitness (E’SPAce) è il più grande centro benessere di Venezia.
L’esclusivo Skyline Rooftop Bar, all’ottavo piano, è considerato uno dei locali più cool e suggestivi, e non solo di Venezia. Senza alcun dubbio il più panoramico.
E al Molino Stucky quest’estate è tornata la Maison Moët&Chandon, con Moët Ice Impérial, il primo champagne al mondo servito rigorosamente on the rocks.
La Terrazza Sky Pool ospita infatti l’esclusiva champagnerie Ice Sky, aperta tutti i giorni per l’aperitivo più cool dell’estate. Perfetto da sorseggiare ammirando fantastici tramonti e i panorami della città più romantica del mondo, Moët Ice Impérial, è servito con ghiaccio e abbinato a menta e frutti rossi. Fruttato, frizzante e aromatico, è l’espressione più innovativa e dirompente della famosa Maison.
E all’’Hilton Molino Stucky da qualche settimana c’è un’altra esclusiva…mondiale. Uno spazio dedicato alla crema di gianduia più famosa, ovvero la Nutella. Uno spazio che si chiama Piazzetta Nutella. In un campiello del Molino Stucky è ospitato, e sarà così per due anni, e per lo stesso tempo non troverete alcuna struttura nazionale o internazionale che farà lo stesso, uno spazio gourmet firmato Ferrero.
Non pensate a barattoli di Nutella, c’è ben di più. Tutta una serie di proposte dolci, realizzate da uno degli Chef dell’Hotel, a base di Nutella. Crêpes, gelati, frappè e le più golose realizzazione di pasticceria. Per colazione o per merenda o per quando volete voi. Il gazebo Nutella è aperto a tutti, ovvero non solo agli ospiti dell’Hotel.
Un’associazione particolare quella tra Hilton e Ferrero che sicuramente emoziona.
L’Hilton Molino Stucky “abbraccia” la cultura, ovvero coglie ogni occasione per esporre opere d’arte e per coinvolgere la comunità artistica nell’evoluzione dei suoi spazi interni. Le mostre d’arte, curate da Giudecca 795 Art Gallery (galleria a poche centinaia di metri dall’hotel, nel cinquecentesco Palazzo Foscari), vedono coinvolti artisti già noti ma anche autori emergenti di grande interesse il cui lavoro ha un legame speciale con Venezia.
Fino al 28 Luglio restano esposte le opere dell’artista veneta Monica Marioni, quindi sarà la volta delle foto di Giampaolo Agostinelli in un allestimento curato da Rosalba Giorcelli. Immaginate di innalzarvi oltre i 99 metri del Campanile di San Marco, e di volare senza limiti su Venezia e la sua laguna. Facendo così saprete cosa aspettarvi dalla rassegna “Venezia dall’alto” in calendario dal 2 agosto al 2 settembre. A seguire, la giovane artista emergente Giulia Nuti preparerà una scultura dedicata agli spazi dell’Hilton Molino Stucky (6 settembre – 14 ottobre) e, a chiudere l’anno sarà Francesco Zavatta (18 ottobre al 23 dicembre). L’artista ha sviluppato il progetto “Venezia Storming”, dove la città viene vista attraverso una tempesta che è prima di tutto emozionale.
www.molinostuckyhilton.it/index.php?WT.srch=1
A testimoniare la grandiosità della storia della Giudecca rimane l’imponente Chiesa del Redentore, progettata dal Palladio in stile classico e costruita tra il 1577 e il 1592 in segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza del 1576 che causò la morte di un terzo della popolazione cittadina. Ancora oggi vi si svolge ogni anno, la terza domenica di luglio, una delle più importanti, e sentite, feste veneziane, la Festa del Redentore. Un ponte di barche collega per l’occasione l’isola della Giudecca alla riva delle Zattere per permettere alla popolazione di raggiungere la chiesa (in una sorta di pellegrinaggio). Nella notte del sabato del Redentore, imbarcazioni di ogni tipo, dimensione e foggia, tutte addobbate e illuminate a festa, affollano il Bacino di San Marco, in spasmodica attesa del tradizionale spettacolo pirotecnico che riempie il cielo della città. E il Bacino di San Marco è davvero un palcoscenico unico, sul quale giochi di luce e di riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città lasciando emozioni indelebili nella memoria di chi li guarda. È uno degli appuntamenti più amati dai veneziani, ed è così dal 1577, e dai turisti che in quel giorno affollano Venezia. Quest’anno la festa sarà il 20 luglio.
Le celebrazioni includono funzione solenne presieduta dal Patriarca e la processione religiosa, mentre il week-end si conclude con la Regata su gondole, all’interno della Stagione Remiera di Voga alla Veneta.
Per informazione sul programma e sugli eventi collaterali potete seguire gli aggiornamenti qui: www.hellovenezia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1916&Itemid=277&lang=it
A Venezia l’arte va in vaporetto con un’App
L’anno scorso ve ne avevamo parlato come di una novità, quest’anno riportiamo con piacere la notizia che la linea di navigazione che percorre il Canal Grande di Venezia alla scoperta delle bellezze artistiche della città è diventata un importante punto di riferimento per i visitatori della città lagunare. Il Vaporetto dell’Arte accoglie ogni giorno turisti e curiosi portandoli alla scoperta della città.
Da giugno, inoltre, in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, è possibile scoprire i percorsi anche tramite una App gratuita. Disponibile per smartphone e tablet iOS e Android l’applicazione guida i visitatori lungo calli e campielli di Venezia sfruttando la georeferenziazione per i punti d’interesse. La visualizzazione in realtà aumentata e la connessione con le linee del traporto pubblico veneziano (i vaporetti) consentiranno di avere a disposizione una vera e propria guida della città per spostarsi agevolmente a piedi o con i mezzi.
La nuova App contiene oltre 100 strutture museali, chiese e luoghi d’interesse, schede per opere e artisti, nonché proposte per itinerari speciali. Un modo unico di scoprire Venezia direttamente dal proprio telefono o tablet.
La linea del “Vaporetto dell’Arte” parte ogni 30 minuti dall’imbarcadero della Ferrovia (Stazione Santa Lucia) con capolinea a Giardini, dalle ore 10 alle 19. Otto le fermate previste: una volta partiti dal capolinea di Ferrovia Santa Lucia, si incontrano San Stae, Ca’ d’Oro, San Samuele, Accademia, Salute, San Marco Giardinetti, S. Giorgio, Arsenale e Giardini.
Le Istituzioni Culturali Partner per il 2013 sono: La Fondazione La Biennale di Venezia, il Polo Museale di Venezia, Musei Civici di Venezia, Museo Storico Navale, Teatro La Fenice, IRE – Scala Contarini del Bovolo, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, la Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Fondazione Prada, Giorgio Cini, Fondazione Querini Stampalia, Istituto Veneto Scienze Lettere e Arti, Museo Ebraico di Venezia, Fondazione Palazzetto Bru Zane, Abbazia San Giorgio Maggiore, Chorus, Scuola Grande dei Carmini.
Per informazioni: www.vaporettoarte.it