Le due Perle Alpine tedesche, Berchtesgaden e Bad Reichenhall, sono immerse nel paesaggio romantico e rilassante delle Alpi Bavaresi, tra laghi, boschi e antiche miniere di sale
Testo e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti
La barca scivola lentamente sul Lago Konigssee, “il lago dei re”, spinta dal suo motore elettrico. Il silenzio avvolge questo lago romanticissimo circondato dal luccichio delle Alpi Bavaresi coperte di neve. Acqua limpida e color smeraldo, picchi biancheggianti, boschi fitti di abeti, rive disabitate. E poi la penisola suggestiva di San Bartholoma, con la sua chiesa dalle cupole rosse e il palazzo di caccia dei re di Baviera. In questo scenario idillico il silenzio non può mancare. Rispetto per l’ambiente e attenzione all’ecosistema hanno spinto la Compagnia di navigazione del lago Konigssee a dotarsi di barche elettriche non inquinanti. Ecco uno dei motivi per cui questa zona e in particolare le due cittadine di Berchtesgaden e Bad Reichenhall, uniche due in Germania, sono entrate a far parte del consorzio Alpine Pearls, un club prestigioso che raccoglie, nell’arco delle Alpi, le località ideali per vacanze di qualità, ecocompatibili, con tutti i comfort e soprattutto senza auto. Due cittadine deliziose poste in quell’angolo di Baviera che si incunea esattamente nei territori austriaci a pochissimi chilometri da Salisburgo. http://www.alpine-pearls.com/
Qui la mobilità dolce é normale: in autobus o in treno si raggiungono le mete più incantevoli, incluso il famoso Obersalzberg con il ”nido dell’aquila”. Dal 2008, grazie alla tessera di soggiorno, si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblici gratuitamente. Inoltre molti centri di noleggio propongono biciclette e biciclette elettriche da utilizzare sulle ottime piste ciclabili, mentre le soluzioni TrenoBici permettono di spostarsi comodamente anche a lunghe distanze senza usare l’auto privata. I treni numerosi offrono in tutta la zona grandiosi panorami montani e vedute pittoresche di città storiche. Tutte da scoprire, anche a piedi, le due “perle alpine” tedesche.
Berchtesgaden era già dall’800 una meta ambita per ospiti importanti come re bavaresi, artisti e nobili. Oggi i moderni turisti passeggiano piacevolmente tra le vie del centro storico tra gli edifici in stile rococò decorati da graffiti colorati, la chiesa parrocchiale con le due torri e il Castello Reale che é ancora sede della nobile famiglia Wittelsbach e testimonia la storia del casato reale bavarese. Nei sobborghi esterni di Berchtesgaden, nelle viscere della montagna, si apre la miniera di salgemma, che invita a fare un viaggio nel sale e nel tempo. La visita è davvero intrigante: si svolge con un trenino, con una zattera di legno sul lago sotterraneo, con un grande scivolo che fa lanciare urla di emozione. Si scoprono così tutti i segreti della lavorazione del sale e di questa miniera che è tuttora in funzione. http://www.salzzeitreise.de/
L’altra “perla”, Bad Reichenhall, divenuta ricca grazie alle sorgenti saline che venivano sfruttate fin dal Medioevo, ricevette il termine Bad, “terme”, diventando una famosa cittadina termale. Il sale, l’”oro bianco”, come si diceva anticamente, fonte di ricchezza per la città, veniva recuperato e sfruttato in modo geniale. Nella Alte Saline, monumento di archeologia industriale di importanza europea, costruita nel 1834, si visita la cappella in stile neo romanico, la sala macchine storica e il sistema di gallerie sotterranee con le sorgenti di acqua salina, il cosiddetto “complesso delle sorgenti”. Davvero impressionanti le due gigantesche ruote ad acqua del diametro di 13 metri e un peso di 15 tonnellate l’una, che girano ininterrottamente da quasi due secoli, la vasta rete di gallerie e grotte sotterranee. Qui i minatori hanno svolto per secoli il loro lavoro, con l’ausilio di macchine sempre più avanzate, che incanalavano l’acqua salata e la spingevano in una rete di tubazioni fino alla ebollizione, evaporazione e raffinazione del sale. La scritta sulla pompa “Reich an Hall” significa “ricca di sale”. Da quando è stato costruito, circa 170 anni fa, questo impianto di estrazione di acqua salina funziona giorno e notte e il segnale della campanella, che suona a intervalli regolari, indica al guardiano della sorgente che tutto va bene. Incredibile pensare che nel 1260, al posto delle pompe e delle ruote, c’erano dei servi che stando sulle scale portavano l’acqua salina la luce del giorno con l’aiuto di secchi di cuoio.
Bad Reichenhall conserva ancora tutto il fascino di questi centri termali ben frequentati tra fine ‘800 e primi ‘900 dalla nobiltà europea: viali alberati, grandi parchi e giardini di ville signorili, padiglioni in stile liberty come il Kurhaus Reale dalle sale sontuose. Nel centro storico il municipio affrescato con personaggi simbolici che alludono alla storia e alle virtù della cittadina, mentre il quartiere medievale che si snoda intorno alla piazza di San Floriano offre case autentiche del ‘600 dai classici tetti a spiovente. La cattedrale di San Zeno, fondata secondo la leggenda da Carlo Magno, è la più grande basilica della Baviera meridionale, caratterizzata da un bellissimo portale romanico. Proprio grazie alle sue ricchezze naturali di acqua salina, che scaturisce dalla profondità dei monti e consente trattamenti speciali, di grande effetto energetico Bad Reichenhall è diventata famosa come moderno centro wellness alpino di prima categoria. Ne sono testimonianza le grandiose Rupertus Therme, adiacenti ad un vasto parco pubblico, che prendono il nome da San Ruperto, il patrono delle miniere di sale alpino. Il complesso termale permette di scegliere la propria area wellness personale tra una varietà di saune, il fitness center e l’area “Sport and Family” più adatta a gruppi familiari, dove bambini si divertono e i genitori possono rilassarsi indisturbati. Naturalmente la base dei trattamenti è l’acqua salata delle saline locali. http://www.rupertustherme.de/
In questo angolo di Baviera si apre il Parco Nazionale di Berchtesgaden, creato nel 1978 per lasciare intatta e spontanea la natura senza l’intervento dell’uomo. Qui si trovano ancora angoli selvaggi diventati rarissimi nell’aria mitteleuropea. Vari punti informativi sia in centro città, sia in alcune località del parco, permettono di scoprire sentieri, passeggiate, livelli di difficoltà, aree ricreative e le molte specie animali e vegetali che sono protette. Paradiso per tutti gli sportivi, il parco offre divertimenti sia d’estate che d’inverno. Sciatori, appassionati di snowboard e amanti di slittino trovano piste, impianti di risalita e comprensori sciistici che si possono raggiungere comodamente con gli autobus di linea. Affascinanti e romantiche le gite in slitta trainate dai cavalli, che portano lentamente ad una riserva dove si vedono i cervi al pascolo, o le escursioni guidate con le ciaspole, lontano dalla confusione delle piste. Si cammina sulla neve candida immersi nel silenzio, seguendo percorsi solitari, circondati da un superbo paesaggio montano. Piccole chiese isolate, dai campanili affusolati o dalle cupole a cipolla, sottolineate da profili rossi sulla calce bianca si stagliano contro quei panorami grandiosi di montagne e boschi. Una tra tutte é la famosa parrocchia di Ramsau, che già nell’800 fu soggetto preferito dai pittori che si riunirono in questo piccolo villaggio delle Alpi bavaresi. Le loro opere che ritraggono gli scorci più belli della zona e delle montagne, costituiscono un percorso originale del sentiero intorno al lago. Le copie sono esposte su cavalletti, esattamente nella posizione in cui l’occhio dell’artista aveva fissato quei panorami.
In questo scenario idillico e rasserenante delle Alpi bavaresi, tra montagne grandiose e piccoli laghi romantici, si apre dal 1999 un Centro di Documentazione permanente estremamente interessante sul Nazionalsocialismo. Commissionato dallo Stato bavarese all’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco- Berlino, il Centro Studi è l’unica esposizione al mondo che coglie tutti gli aspetti del Nazionalsocialismo e contribuisce a stroncare rigurgiti di questa ideologia, se mai potessero verificarsi. L’Obersalzberg infatti fu il secondo quartiere generale di Hitler, accanto a Berlino. Qui nel 1933 il Cancelliere del Reich acquistò una casa per villeggiatura che fece ristrutturare come residenza di rappresentanza, inaugurata con il nome Berghof. La propaganda utilizzò il grandioso scenario montano per una messa in scena di effetto mediatico, che proponeva Hitler come politico vicino al popolo, amante della natura e dei bambini, grande uomo di Stato e visionario solitario. La ricca documentazione, fornita anche di video e audio, manifesti, registrazioni e filmati in parte inediti, si conclude poi con una visita ai bunker sotterranei, in parte risparmiati dai bombardamenti del 1945. In cima, nel punto più panoramico delle Alpi Bavaresi, che offre una visibilità di 200 chilometri intorno, si trova il Kehlstein o “nido dell’aquila”, la famosa fortezza costruita per Hitler da Martin Bormann, collegata solo in estate attraverso una strada speciale che parte dalla base dell’Obersalzberg.
Consigli utili
L’indirizzo migliore per trascorrere qualche giorno di vacanza nelle Alpi bavaresi è l’hotel Edelweiss di Berchtesgaden, nel cuore della cittadina, perfetto anche per una vacanza wellness. Dopo le escursioni a piedi, in bicicletta o in barca, ci si rilassa a lungo con una sauna nell’atmosfera rilassata della spa all’ultimo piano. Fuori delle ampie vetrate lo scenario grandioso delle montagne. Molte le possibilità di variare i trattamenti: la sauna finnica, la sauna al sale, la biosauna. E a fine serata, ovviamente, non mancherà una lunga sosta al ristorante con i suoi ricchi buffet, vegetariani e non, i tipici piatti bavaresi, il grande assortimento di dolci e l’angolo pizzeria. http://www.edelweiss-berchtesgaden.com/included-amenities. Nel segno della mobilità dolce, sarebbe bene giungere in zona in treno: ottimi per questo viaggio i treni DB , www.bahn.com/it. Tutte le informazioni per viaggiare sul sito dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo, http://www.germany.travel/.