La vocazione vinicola di Tinazzi sta già nel nome; torna VinoVip a Cortina; estate in terrazza sull’Oltrepò Pavese con i vini Genisia
Tinazzi un nome un destino
Il nome è quel vestito che si porta per sempre; se evoca oggetti significa vocazione, e la vocazione si realizza attraverso i talenti. Tinazzi erano chiamati nel veronese i contenitori simili a botti dove l’uva fermentava. Così Eugenio, fondatore della Cantina poco lontano dal Garda, e poi Gian Andrea che ha ampliato la produzione e conquistato i mercati, ed ora Giorgio e Francesca che affiancano il padre nella conduzione dell’impresa, hanno avverato il compito connesso al loro daimon.
Il claim che Tinazzi mostra come vessillo è “sostenibilità”, quale imprescindibile modo di essere per chi sa leggere senza egoismi le attuali vicende del pianeta terra. L’impegno dei Tinazzi in questa direzione si realizza negli ambiti interconnessi di ambiente, economia, società. Per trasparenza e convinzione, Francesca Tinazzi ha presentato il Bilancio di sostenibilità 2021, titolato Tinazzi (R)evolution, un percorso iniziato negli anni 2000, con una gestione impiantistica all’avanguardia, sistemi di tracciabilità di filiera e l’uniformazione a certificazioni di legge che hanno permesso di realizzare la linea produttiva biologica. Tappa fondamentale, infatti, è stata la progressiva conversione biologica di tutti i vigneti posizionati in 90 ettari dedicati ai veronesi Bardolino Classico, Valpolicella, Custoza e ai pugliesi Diodoro, Primitivo, Lattanzio, Negroamaro, Pausania, Malvasia nera e Strabone, cui si sono aggiunti i recenti 5,5 ettari in Toscana nell’area del Chianti Classico a Pian del Gallo. Tra le buone pratiche della sostenibilità, spiccano il continuo miglioramento delle risorse energetiche; la cura del benessere aziendale con formazione dei dipendenti e uguaglianza di genere; il coinvolgimento degli stakeholders; la selezione dei fornitori. Non meno importante, nella filosofia aziendale, è il concetto del “restituire” al territorio e alla comunità, come circolo virtuoso dell’avere e del dare. Ecco quindi il sostegno al progetto Piana degli Orti e il riciclo delle barrique della Tettoia Pinardi; il supporto alla conoscenza dei disturbi neurologici funzionali del Dipartimento Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona e la realizzazione dell’Archeopark di San Giorgio in Puglia. In questo gioco di specchi tra produzione, mercato e valori immateriali, si è fatto strada l’intendimento “basta bottiglie” (i vini Tinazzi sono esportati in 55 Paesi), per favorire invece gli investimenti nei luoghi da vivere, tra la pace dei vigneti.
VinoVip Cortina 2022
Torna VinoVip: in alto in calici sull’incantevole scenario delle Dolomiti. Domenica 10 e lunedì 11 luglio Cortina ospita l’evento biennale promosso dalla rivista Civiltà del bere con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e il contributo di Agenzia ICE. Due giorni rivolti ai professionisti di settore ma anche agli appassionati, con talk di approfondimento sul mondo del vino, incontri ad alta quota e un Grand Tasting delle migliori etichette, tra classici e novità, delle 59 aziende italiane protagoniste.
Si inizia con il tradizionale talk show (ingresso gratuito su prenotazione), in programma all’Alexander Girardi Hall domenica alle ore 15.30, che quest’anno sarà dedicato al tema delle Nuove Competenze: il patrimonio di conoscenze indispensabili per i professionisti del vino, sia nell’ambito della produzione sia per la comunicazione e i servizi.
Nella giornata di lunedì 11, dalle ore 15.30 alle ore 19, si apriranno le porte dell’evento più atteso di VinoVip: il Grand Tasting all’interno dell’accogliente Club House del Golf Club, ai piedi dei Monti Faloria e Cristallo.
Le aziende protagoniste di questa tredicesima edizione sono: Marchesi Antinori, Tenuta di Arceno, Argiolas, Banfi, Guido Berlucchi, Bertani, Biondi-Santi, Bortolomiol, Carpineto, Casale del Giglio, Castagner, Cleto Chiarli, Castello di Cigognola/Bentu Luna, Le Colture, Dievole, Dei, Donnafugata, Cantine Due Palme, Fèlsina, Tenuta di Fiorano, Ambrogio e Giovanni Folonari, Jako Wine, Tenute del Leone Alato, Lungarotti, Mandrarossa, Le Manzane, Masciarelli, Masi Agricola, Mastroberardino, Mezzacorona, Monteverro, Nals Margreid, Nino Negri, Pasqua Vigneti e Cantine, Pio Cesare, Planeta, PuntoZero, Castello di Querceto, Rocca delle Macìe, Ruffino, Tenuta San Guido, San Marzano, Tenuta Sant’Antonio, Tenuta Santa Caterina, Santa Margherita, Cantina Santadi, Santi, Speri, Castello del Terriccio, Tedeschi, Tommasi, Torrevento, Umani Ronchi, Velenosi, Villa Sandi, Vite Colte, Zenato, Zorzettig e Zymé.
Terrazza La Genisia sull’Oltrepò Pavese
Affacciati sulle colline dell’Oltrepò Pavese, sorseggiando i vini La Genisia (in primis il principe Pinot nero nelle sue varie versioni) accompagnati da tartufi, ostriche, formaggi, sushi. E’ la proposta allettante di Terrazza La Genisia di Cantine Torreville, che allieta l’estate degli enoturisti amanti del territorio vino-vocato dell’Oltrepò Pavese.
Ecco il calendario di luglio.
10 luglio ore 10:00 – TARTUFANDO: Alessandro Marchesi, uno dei massimi esperti di tartufi, farà da guida insieme ai suoi cani alla scoperta del tartufo estivo, da raccogliere e poi degustare con i vini della casa
1° – 15 – 29 luglio – ore 19:00 – OSTRICANDO: due eccellenze da scoprire in un aperitivo, ovvero il pinot nero in versione spumante DOCG, in abbinata alle ostriche.
2 – 16 luglio ore 19:00 – A LA VOLE’E: un evento dedicato alla tecnica più antica per la sboccatura del metodo classico, il dégorgement à la volée, con prove sostenute anche dagli ospiti.
3 – 24 luglio ore 20:00 – FORMAGGIANDO: quattro vini per quattro formaggi scelti personalmente da Massimo Arcalini, in abbinamento a quattro interpretazioni del Pinot Nero.
22 luglio ore 19:00 – PINOT NERO & SUSHI DI SALUMI: Oltrepò, Lomellina e Valle Staffora vengono influenzati dal Sushi, servito con Pinot nero vinificato in rosè e rosso.