Quando le circostanze lo permetteranno e sarà possibile ritornare a viaggiare per l’Europa, Karlovy Vary potrebbe essere una meta per trovare il perfetto connubio tra cultura, svago, benessere e passeggiate nella natura.
Il nome Karlovy Vary (Carlsbad in tedesco) significa “bagno di Carlo”. Quel Carlo IV vissuto tra il 1316 e il 1378 che nel 1347 venne incoronato re di Boemia, nel 1355 re d’Italia e finalmente nel 1365 sovrano del Sacro Romano Impero. I suoi genitori, re Giovanni di Lussemburgo e la regina Elisabetta di Boemia si erano sposati per amore, ma ben presto la gelosia, seguita nel 1319 dal tentativo da parte della moglie di deporre Giovanni a favore del piccolo Carlo, indusse il sovrano a far crescere il figlio in Francia, lontano dalla madre che non rivide mai più.
Nel 1350, mentre Carlo, allora re di Boemia si trovava a Loket venne scoperta una sorgente di acqua calda a circa un’ora di cammino di distanza.
Attorno a questa sorgente si sviluppò un villaggio a cui, il 14 agosto 1370 Carlo IV concesse il diritto di città: nacque così Karlovy Vary (Carlsbad), il bagno di Carlo.
Nel 1711 e nel 1712 lo zar Pietro il Grande visitò il villaggio dando prova delle sue doti di cavallerizzo scalando una collina sulla cui cima oggi troneggia il suo busto.
Le numerose sorgenti divennero famose anche grazie all’apporto dato dal medico Josef Freiherr von Löschner (1809-1888), rettore dell’Università di Praga e medico personale dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Grazie alla relazione tra von Löschner e l’imperatore austriaco, Karlovy Vary divenne uno dei posti termali più famosi d’Europa, in particolare per l’aristocrazia, tanto che ancora oggi in aprile si svolge l’attempato annuale Raduno degli aristocratici europei.
La frequentazione delle famiglie più in vista d’Europa e lo sviluppo della cittadina in una cornice borghese e conservatrice, non precluse a personaggi come Karl Marx di essere assiduo cliente dei centri termali e delle belle passeggiate che portano nei dintorni. Altre personalità che hanno ravvivato la vita culturale di Karlovy Vary sono Kemal Ataturk, fondatore della moderna Turchia, Goethe, Beethoven, Chopin, Turgenev.
La presenza del gotha politico e artistico influì anche sull’architettura, conservata perfettamente sino ad oggi. Le strade, ampie e luminose si dilungano attraverso eleganti colonnati e pavillon costruiti principalmente tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo per proteggere le sorgenti termali e i loro camminamenti.
La prima di queste gallerie è il Mill Colonnade, innalzata tra il 1871 e il 1888 dall’architetto Josef Zítek, artefice, tra l’altro del Teatro Nazionale e del Rudolfinum di Praga. Nel 1881 venne aggiunta la Galleria delle Orchidee e due anni più tardi, gli stessi architetti Ferdinand Fellner e Hermann Helmer, eressero la stupenda Galleria del Mercato, una struttura lignea che copre il bagno più vecchio di Karlovy Vary, dove la leggenda vuole che re Carlo abbia bagnato i suoi regali arti inferiori. Il colonnato del mercato sarebbe dovuto essere una copertura temporanea (soli 5 anni), ma l’apprezzamento mostrato dagli stessi cittadini ne ha fatto uno dei simboli architettonici.
Durante il periodo socialista vennero innalzati edifici completamente estranei all’architettura tradizionale di Karlovy Vary, come l’Hotel Thermal e le Sorgenti Termali, principalmente per ospitare turisti russi, che ancora oggi rappresentano la maggioranza dei visitatori stranieri.
Le acque di Karlovy Vary (così come propagandato da tutte le città termali), potrebbero curare differenti malattie: da disturbi digestivi al sistema motorio, dal diabete all’obesità, dal pancreas a disturbi neurologici. Insomma, quasi tutte le malattie possono essere curate dalle acque cittadine (ovviamente non è vero, ma è un buon motivo per attrarre turisti). Attorno alle vie del centro vi sono 13 sorgenti termali che spillano in continuazione acqua a diverse temperature; da 30 ai 72 °C. Tutte le sorgenti hanno gli stessi sali minerali, ma le temperature differenti e il contenuto di anidride carbonica, conferisce ad ogni sorgente un sapore caratteristico e diversi effetti (acque più fredde favorirebbero gli effetti lassativi, mentre quelle più calde avrebbero effetto calmante).
Karlovy Vary dista due ore da Praga, con cui è collegata con comodi servizi pubblici via terra e ferrovia. La Karlovy Vary Regional Card (https://karlovyvarycard.cz/en/sales-points-and-price-list) permette di usufruire gratuitamente dei trasporti pubblici locali, l’entrata nei musei e altre attrazioni turistiche. L’ufficio turistico (https://www.karlovyvary.cz/en) è un buon punto di partenza per iniziare la visita della città. Le sistemazioni sono disponibili per tutte le tasche. Vale comunque la pena di dare un’occhiata, anche solo dall’esterno, al pomposo Hotel Imperial, dove sono stati girati diversi film, tra cui Casinò Royale.
Contributi fotografici di Piergiorgio Pescali