Grandi sculture create da giovani artisti a Bellaria Igea Marina saranno dedicate al tema dell’amore, in particolare dell’amore dantesco. Il periodo difficile, chiusure e paure non hanno fermato la creatività e la voglia di vivere nella riviera romagnola che è sinonimo di accoglienza, ospitalità e generosità. D’altronde non è indovinato il claim scelto per Visit Romagna “Lo dici e sorridi”?
Anche Bellaria Igea Marina non smentisce questa fama e continua a programmare iniziative originali per conquistare il sorriso dei visitatori.
L’inverno potrebbe sembrare una stagione in tono minore rispetto ai piaceri caldi e assolati dell’estate. E certamente lo é. Ma basta fare quattro passi lungo il mare e in centro per sorprendersi.
“Il Natale che vuoi” è stato quest’anno il claim delle festività di Bellaria Igea Marina. Se le luminarie e le installazioni sugli alberi sono state smontate a inizio gennaio con l’Epifania, “che tutte le feste porta via”, permangono invece le sculture in sabbia e ghiaccio.
Infatti queste sculture create da giovani artisti, che fino all’Epifania celebravano i temi della Natività, da febbraio sono dedicate al tema dell’amore, in particolare dell’amore dantesco.
I nuovi progetti di arredo urbano prevedono che le sculture di sabbia e di ghiaccio, attualmente visitabili nelle isole pedonali rispettivamente di Igea Marina e Bellaria, cambieranno il proprio volto rinnovandosi in chiave romantica, con un vero e proprio “inno all’amore” in versione Dantesca.
Verranno raffigurate scene tratte dagli scritti del Sommo Vate, introducendo all’atmosfera celebrativa dei settecento anni dalla morte di Dante.
L’iniziativa curata dalla Fondazione Verdeblu di concerto con l’Amministrazione Comunale, vuole essere un segnale di vitalità della cittadina.
I visitatori potranno visitare le nuove installazioni, passeggiando in sicurezza per le isole pedonali godendo di nuove atmosfere. Mentre i cultori dell’arte culinaria approfitteranno del fatto che febbraio in Romagna è il mese della Mora Romagnola, una razza suina di pregevole qualità. Bellaria dunque propone un ricco mese di febbraio.
Il mese dell’amore si aprirà con la tradizionale festa patronale di S. Apollonia martire, celebrata da tutta la cittadinanza il giorno del 9 febbraio. Ancora oggi, la festa di Santa Apollonia rappresenta un atteso appuntamento non solo per i bellariesi, ma anche per i “vicini di casa” delle località limitrofe costiere e dell’entroterra.
Questa antica tradizione che ogni anno si rinnova, è legata a quel passato che portava in piazza con il “vestito buono” i pescatori e contadini, solitamente non avvezzi a fermare il loro lavoro o il concedersi pause. Ai tempi vi era il “Veglione del la Pulonia”: una serata di gala dove i baldi giovani approfittavano, con la scusa di un walzer, un approccio con le ragazze. Oggi il ballo è sostituito da una passeggiata nell’Isola Pedonale impreziosita da bancarelle di ogni tipo.
E poiché le feste patronali e le installazioni finiscono, non dimentichiamo che Bellaria Igea Marina ha anche tante altre attrazioni.
La Casa Rossa è una di queste, con le testimonianze vissute del letterato, Accademico d’Italia, Alfredo Panzini, legatissimo a questa terra, luogo di elezione per le sue lunghe villeggiature.
Nel 1906, incoraggiato dai primi proventi letterari, Panzini si fece costruire il villino, come si usava allora, inconfondibile per il colore dell’intonaco. E in estate la Casa Rossa diventava un centro culturale animatissimo per incontri di letterati e artisti organizzati dalla moglie di Panzini, Clelia, pittrice raffinata. La Casa Rossa fa parte del circuito della Case Museo dei poeti e scrittori di Romagna, tra le quali bisognerà almeno citare la Casa Pascoli a San Mauro Pascoli, nell’immediato entroterra di Bellaria.
In centro la cittadina si sviluppa intorno al viale dei Platani, pedonale e alberato, dove di solito si passeggia il pomeriggio o la sera, con il classico “struscio”.
Sosta obbligata anche presso la storica stamperia Casadei che produce da anni in un laboratorio artigianale le famose tele stampate nei colori ocra, ruggine, blu e bianco. La tecnica molto particolare, protetta dal marchio collettivo Associazione Stampatori Tele Romagnole, consiste nella stampa a mano con utilizzo di stamponi con vari disegni, alcuni dei quali addirittura secolari, che vengono oggi in parte variati e accostati con creatività.
L’aspetto fondamentale delle tele stampate romagnole è che la manualità produce quasi pezzi unici, con sfumature e composizioni differenti.
Nascono così capi d’arredo per tutta la casa, oltre ai sacchettini che contengono l’immancabile sale di Romagna.
Informazioni turistiche: www.bellariaigeamarina.org – www.visitromagna.it
Casadei, che ha il negozio nel pieno centro di Bellaria, in Viale Guidi, consente anche la visita in laboratorio.
Un’altra attrazione di Bellaria è la Torre Saracena, del XVII secolo, sede museale, inserita in un giardino costellato da vele colorate dei tipici bragozzi e da una sfilata di suggestive foto d’epoca.
Da ricordare anche una curiosità: il Porto Canale di Bellaria si apre alla foce del fiume Uso, che si vanta di essere il vero fiume dove Cesare pronunciò la famosa frase “Alea iacta est”. A breve distanza da qui dunque il Rubicone avrebbe usurpato la sua fama, da restituire al meno celebre Uso.
Il pesce è ovviamente protagonista della ristorazione locale, cucinato in tutti i modi e con tutti gli accostamenti, anche con i tipici strozzapreti romagnoli.
Per alloggiare c’è solo l’imbarazzo della scelta: tanti hotel, spesso a conduzione familiare.
Tra tutti eccelle il Blu Suite Hotel, 4 stelle, con grandi terrazzi affacciati sul mare, una ottima ristorazione e una Spa superaccessoriata, forse unica in tutta la zona, che invita a rilassarsi per un massaggio o una sauna www.blusuitehotel.it