Si riparte all’insegna della libertà e della rinascita, alla riscoperta delle bellezze del nostro territorio. L’Abruzzo è una regione “Bike friendly” tra terra e mare, che in cinquanta chilometri offre spiagge e campi da sci: tutta da esplorare, soprattutto nei castelli e nei piccoli borghi.
Dicono che in Abruzzo non ci sia bisogno di musei, perché i musei sono a cielo aperto.
Eremi, borghi, abbazie raccontano storie di popoli, culture lontane, culto dell’ospitalità. Per scoprirli si attraversano strade che costeggiano i calanchi, o scavalcano le colline coperte di ulivi, campi di papaveri e di ginestre. Strade che spesso coincidono con itinerari golosi delle “vie del vino o dell’olio”. All’orizzonte cocuzzoli su cui si arrampicano case di pietra e campanili, sullo sfondo le cime innevate anche in estate della Maiella e del Gran Sasso, le più alte di tutti gli Appennini. L’Abruzzo rivela i suoi privilegi di regione centrale che in 50 chilometri porta dall’Adriatico ai campi da sci.
Un breve itinerario ci porta a toccare alcune eccellenze e curiosità della regione. Se possibile in bicicletta, poiché l’Abruzzo, una regione Bike friendly, offre una rete di strutture ricettive e servizi, per valorizzare una vacanza smart e sostenibile, che unisce lo sport alla scoperta di luoghi, paesaggi e culture. Sono recentissimi gli investimenti sul sistema delle piste ciclabili, dalla Bike to Coast, la pista ciclabile che percorre i 130 km dell’intero tratto costiero abruzzese, alla valorizzazione degli itinerari per mountain bike, dei circuiti down hill nelle colline e nelle montagne e dei numerosi percorsi cicloturistici.
Ecco alcune tappe.
Il castello di Salle, dalla pianta irregolare, con imponenti mura interrotte da torri con merlature quadrangolari, offre da una terrazza una magnifica vista sul fiume Orta e la Maiella. È la dimora signorile restaurata dopo terremoti, frane e attacchi di ogni tipo dai signori di Genova, proprietari dal lontano 1646. Con questa famiglia che amava soggiornare qui, lontano dai centri del potere, il castello perse l’aspetto medievale e difensivo per diventare un palazzo elegante circondato da un bel giardino all’italiana, ricco di magnifici arredi.
www.castellodisalle.it castello.salle@libero.it
Il castello di Elice, a pochi chilometri da Pescara, si trova all’interno di un piccolo borgo longobardo sorto nel feudo dell’abbazia di San Clemente a Casauria, immerso in un paesaggio sconfinato dove sulle colline morbide e arrotondate si stendono vigneti, casali e alberi da frutta. Qui in estate si svolgono sagre golose dedicate al formaggio sott’olio, alla pasta alla mugnaia, formata da un filo lavorato e schiacciato a mano, lunghissimo, da condire con corposi sughi di carne. L’origine di questa pasta deriva probabilmente dagli antichi mulini ad acqua che costeggiavano il fiume Fino intorno al paese, dove i mugnai pranzavano con un unico lunghissimo filo di acqua e farina condito con olio, aglio e peperoncino, offerto addirittura anche a Federico Barbarossa.
Da provare la Mugnaia di Elice “Pastificio di prodotti tipici abruzzesi” www.mugnaia.it
Andando a sud verso Vasto, si percorre la famosa “costa dei trabocchi”, che apre le sue spiagge sulle pittoresche casette di lunghi pali in legno, collocate direttamente nel mare e usate come “case da pesca”. Dalla piattaforma, legata alla terra ferma da una sottile passerella, il pescatore cala in mare la rete, secondo un’abitudine attestata fin dal 1400. Anche Gabriele D’Annunzio fu affascinato dall’atmosfera di questi luoghi e li descrisse nella loro tipicità in un famoso passo de “Il trionfo della morte”, scritto proprio nella quiete della sua villa isolata in questo tratto di costa.
Tra i borghi più belli d’Italia c’è anche Pescocostanzo, un delizioso paese collocato con Roccaraso e Rivisondoli negli Altipiani maggiori d’Abruzzo. Un eccezionale patrimonio di monumenti rinascimentali e barocchi testimonia la straordinaria vicenda artistica e culturale di Pescocostanzo che conquistò successo e ricchezza soprattutto tra il 1400 e il 1700. Si era infatti verificata una serie di circostanze favorevoli: la vicinanza alla via che collegava il sud con il centro Nord dell’Italia, l’affermarsi di una classe dirigente locale colta e avanzata arricchita dall’industria dell’ovicultura, i rapporti intensi con il regno di Napoli e con l’abbazia di Monte Cassino, i grandi feudatari locali come i Colonna. Questo determinò anche l’arrivo di maestranze lombarde di muratori, scalpellini, intagliatori. Quello che più colpisce nella visita a Pescocostanzo è proprio la concentrazione di tanti valori artistici e monumentali in un piccolo centro che conta oggi 1500 abitanti. Soprattutto domina la basilica di Santa Maria del Colle, aperta da un magnifico portale tardo romanico e dalla grandiosa architettura a pilastri e archi in pietra. Spiccano, oltre i soffitti a cassettoni in legno scolpito e dorato che coprono tutte le navate, i bellissimi altari in pietra, legno e marmo dalla sottile lavorazione a intarsi. L’abilità artistica dei maestri pescolani prosegue nella lavorazione del merletto e dell’oro che testimoniano ugualmente gusto ed eleganza. Nell’arte della filigrana che inserisce nell’oro piccoli grani di corallo, nascono anche modelli di gioielli insoliti, legati alle usanze antiche dei doni realizzati per occasioni particolari. La stessa sottile eleganza disegna pizzi trasparenti realizzati con incredibile velocità e abilità attraverso l’uso dei fuselli del tombolo.
E questa arte del ricamo sia in filo che in oro si trasmette dalla tradizione alla modernità con gli intrecci sapienti creati da veri artisti del gioiello come Italo Lupo che opera tra Pescara e Bolognano, famoso per i modelli più famosi come la “presentosa”, spilla di fidanzamento caratterizzata da due cuori intrecciati www.italolupo.it
E’ stata appena aperta la Ciclostazione dei Trabocchi, punto di riferimento del territorio in piena Fase due, con la bicicletta in primo piano nelle scelte di mobilità urbana e intermodalità. E’ un nuovo servizio di Bikelife, tour operator di vacanza attiva, in un momento in cui la bicicletta si presenta come regina dello spazio urbano e non solo. La ciclostazione si presenta come deposito custodito per le bici, per lavoratori, studenti, pendolari in arrivo o in partenza dalla stazione di Francavilla al Mare, per viaggiatori in treno o bus, chi vive e lavora nelle vicinanze e chi torna nel weekend o durante le feste.
La Ciclostazione è anche deposito bagagli, nonché info point per percorsi, itinerari ciclabili, mappe, cartine e consigli utili su alimentazione e biomeccanica. Oltre ad abbigliamento e accessori per la mobilità ciclistica. Non da meno il servizio di noleggio, con la vasta gamma di bici da città, mountain bike, bici da strada, bici elettriche. Mezzi di ogni tipo – in collaborazione con Bianchi, storico marchio del Made in Italy – per famiglie, piccoli e grandi gruppi, fino al ciclista più esigente.
Tutte le strutture che aderiscono al circuito Bike Friendly della regione Abruzzo, sono in rete con la Ciclostazione, con servizi e sconti dedicati a chi viaggia in bici. Ciclostazione dei Trabocchi è anche sede locale del Touring Club.
www.ciclostazionedeitrabocchi.it
Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it