Dal piccolissimo Principato del Liechtenstein alle romantiche cittadine tedesche: il Bodensee riserva scoperte inaspettate. Un mondo minuscolo, il secondo principato più piccolo d’Europa, ma anche la famiglia nobile più ricca d’Europa. Una storia millenaria e industrie all’avanguardia. Il Principato del Liechtenstein è tutto questo.
Si attraversa in un giorno e non finisce di sorprendere. Incuneato tra la Svizzera da cui lo separa il Reno e l’Austria, è lungo 25 chilometri e largo 12.
E fa parte di quella splendida regione del Bodensee o Lago di Costanza, di cui si dice “Lago di tre nazioni e un Principato”.
I principi del Liechtenstein hanno una storia secolare che risale al 1100 circa, quando Hugo, proprietario di un castello vicino a Vienna, si definì signore di Lichten Stein.
Poi, attraverso l’acquisizione di territori, si formò quello che l’imperatore Carlo VI elevò nel 1719 a Principato indipendente dell’Impero, con diritto di voto nella Dieta imperiale.
Quest’anno dunque, si festeggiano i 300 anni del Principato. Grandi feste e grandi celebrazioni. Una mostra al Museo Nazionale, francobolli, una torta speciale, 500 bottiglie di vino Gran Riserva e grande festa al castello.
Il castello è appunto uno dei luoghi topici di Vaduz, la piccola capitale del piccolo Principato.
Dovunque si passeggi, si scopre in alto, pittoresco e spettacolare con i suoi torrioni avvolti dal bosco.
Il castello non si può visitare, ma in compenso si visita la Camera del tesoro, che dimostra la ricchezza dei Principi, peraltro qui esposta in minima parte: corone sontuose, il famoso “uovo coi fiori di melo” e altre uova di Fabergé, avori, armi istoriate in oro e argento, campioni del suolo lunare dalle missioni di Apollo undici e diciassette.
Informazioni: l’Erlebnis-Pass offre accesso a oltre 30 attrazioni, oltre a sconti e il passaggio gratuito sui mezzi pubblici.
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Sulle sponde tedesche del lago di Costanza ci attendono due deliziose cittadine.
A Meersburg, romanticissima pittoresca cittadina nel Baden-Württemberg, l’attenzione è catturata dalla mole imponente e quasi minacciosa del grande castello che secondo la leggenda fu costruito addirittura nel VII secolo dal re dei Merovingi Dagoberto I: è il borgo di Meersburg, la fortezza più antica ancora abitata di tutta la Germania.
Collocazione eccezionale sulla sporgenza di una roccia, muraglioni e bastioni, un fossato profondo 14 metri, attraversato dal ponte levatoio, un mulino ad acqua con una ruota colossale.
All’interno ci si perde in un dedalo di stanze, sale e ambienti medievali con ricordi di guarnigioni, armature, assedi, cavalieri e menestrelli.
Dovunque affacci sul lago e aerei scorci panoramici.
Usciti dal castello si passeggia piacevolmente incantati dalle cascate di fiori rossi e viola sui balconi di legno delle case a graticcio, le logge, le insegne dorate delle locande, gli archi e le torri rosse, la solenne costruzione barocca del Palazzo Nuovo affacciato sui giardini che sovrastano il lago. Al largo un continuo movimento di battelli e barche a vela.
E, poiché quest’anno si celebra il centenario del Bauhaus, sarà interessante sapere che l’edificio del Porto di Meerbug è stato ispirato da questo movimento, con il padiglione fatto a “uovo dal tetto piatto”.
Per ammirare Ravensburg, invece, la città delle 100 torri, ricchissima città commerciale del ‘500, bisogna prima di tutto salire sulla torre Blaserturm proprio nella centrale piazza Marienplatz.
Si scopre da qui un incantevole panorama di torri di tutti i colori, tra cui la famosa torre bianca chiamata Mehlsack, cioè sacco di farina, tetti rossi, porte imponenti, palazzi barocchi.
Infatti Ravensburg, libero comune imperiale, ebbe il suo momento di gloria nel tardo Medioevo quando era uno snodo commerciale tra il Nord e il Sud d’Europa. I mercanti, classe sociale agiatissima, fecero a gara nel costruire palazzi sontuosi arricchiti da stemmi e decorazioni, alcuni dei quali occupavano interi quartieri. L’esempio migliore è il museo Humpis che si snoda tra scale e scalette, sale e corridoi, mostrando la complessità dell’attività di questa ricca famiglia che aveva affari in tutta Europa.
L’attrazione perfetta per famiglie con bambini è invece il museo Ravensburger che celebra la creatività e la fantasia dei famosi giochi prodotti qui da più di 100 anni e che hanno fatto la felicità di bambini in tutto il mondo: puzzle, giochi da tavolo, memory, libri illustrati.
Come arrivare
Dalla stazione di Milano Centrale Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere offrono otto collegamenti giornalieri diretti per Zurigo, della durata di 3 ore e 26 minuti, operati con comodi Eurocity di ultima generazione Astoro, prenotabili su www.trenitalia.com in modalità ticketless.
Da Zurigo si raggiungono poi in meno di un’ora diverse mete nella regione del Lago di Costanza. Per ulteriori informazioni: Svizzera.it/intreno.
Intorno al Lago poi c’è un’eccellente rete di trasporti. La famosa Weiße Flotte, o flotta bianca, della Bodenseeschifffahrt collega praticamente ogni località del Bodensee, offrendo anche crociere tematiche e veri e propri tour. I Paesi della regione sono collegati fra loro anche da frequenti servizi di autobus e corse in treno: con la Carta Giornaliera Euregio Bodensee si può viaggiare sui bus, i treni e su due collegamenti in traghetto per muoversi fra Germania, Austria e Svizzera evitando lo stress della guida.
Informazioni sulla Regione del Lago di Costanza: il pass “Bodensee Card Plus” è la nuova carta dei servizi con accesso a più di 160 servizi ed escursioni gratuiti, oltre alle corse sulle navi che attraversano il Lago di Costanza – e tutto in un unico acquisto. Incluse nel servizio vi sono numerose esperienze da compiere a terra, in montagna o sull’acqua – dalle mete più classiche del Lago di Costanza a numerose escursioni inaugurate recentemente. I giorni fruibili possono essere spalmati su sei diversi mesi. www.lagodicostanza.eu