Terra del vivere lento, della longevità e dell’accoglienza. Terra di natura e di cultura, di storia e pietre, boschi e mare. Le Grotte di Pertosa e la Certosa di Padula, Teggiano e Castellabate, tra i Borghi più belli d’Italia: storie e leggende di monaci, eroi e briganti
di Franca Dell’Arciprete
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, patrimonio mondiale dell’Unesco, bandiera blu per la qualità delle sue acque, è un territorio splendido in provincia di Salerno, tutto da esplorare, soprattutto da parte di quei turisti in cerca dell’insolito e dell’esperienziale che vogliono scoprire un’Italia cosiddetta minore.
Terra di passaggio, attraversata nell’antichità da Lucani, Greci, Romani che vi costruirono le strade consolari, monaci benedettini che bonificarono le aree paludose, tutte le maggiori dinastie europee, principi e baroni, truppe napoleoniche avide e violente.
Il Parco nazionale del Cilento si estende dai confini con la Basilicata, nella provincia di Potenza, fino al Mar Tirreno, dove si affaccia con la meravigliosa costiera.
Dal monte Cervati, il picco più alto della Campania, coperto da boschi, si domina il vallo di Diano, una valle verdissima, ricca di castagneti e noccioli.
Da Castellabate, uno dei borghi più belli d’Italia, si scoprono i faraglioni di Capri, le punte che abbracciano il Golfo di Salerno, Licosa e Tresino, Palinuro, gli scogli delle favolose Sirene di Ulisse.
Perché questa è una terra di storia e di miti. Dove si raccontano le vicende dei Sanseverino e di Gioacchino Murat intrecciate a leggende di streghe, giganti e draghi.
Un suggestivo viaggio nel mondo sotterraneo è quello che percorre le gallerie e le caverne ricche di stalattiti e stalagmiti delle grotte di Pertosa Auletta: 3 chilometri di percorsi sotto il massiccio degli Alburni. La possibilità di navigare un fiume sotterraneo rende il sito unico in Europa.
Interessantissimi qui anche i Musei MIdA o Musei integrati dell’ambiente a forte impatto spettacolare: il Museo del Suolo che offre un viaggio attraverso i diversi strati della terra e il Museo Speleoarcheologico che documenta l’eccezionale sito archeologico sommerso trovato nelle grotte, con un impianto palafitticolo sotterraneo unico in Europa.
L’Oasi del Fiume Alento sorge a pochi chilometri dalla spiaggia, con un ottimo ristorante. Nell’Oasi una diga in terra sbarra il corso del fiume Alento, dando origine a un lago artificiale di circa 1,7 chilometri quadrati.
Lungo la sponda destra dell’Alento, da cui prende il nome il Cilento: Cis-Alentum, si sviluppa l’Oasi naturalistica, che ha lo scopo di contribuire a salvaguardare la ricchezza di biodiversità, mediante un’attività di conservazione.
L’integrità dell’habitat naturale dell’Oasi rappresenta ormai da anni un’originale attrattiva per famiglie, scuole e sportivi. Le attività proposte mirano a far vivere ai visitatori esperienze legate soprattutto alle tematiche ambientali e alle attività outdoor: percorsi didattici, sentieri escursionistici, centro equestre per escursioni a cavallo, birdwatching. mountain bike, barca a vela, pesca sportiva.
Patrimonio mondiale Unesco, la Certosa di San Lorenzo a Padula è uno dei più importanti complessi monastici d’Europa, costruita all’inizio del 1300 per merito del conte Tommaso San Severino che l’affidò all’ordine francese dei certosini come omaggio agli Angioini, re francesi di Napoli.
Due grandi aree: la casa bassa intorno alla corte esterna con gli enormi ambienti per attività produttive e la foresteria, la casa alta con gli spazi della vita comunitaria dei monaci, chiesa dagli stalli intagliati e intarsiati, cucina, refettorio, celle di clausura dei padri certosini, ognuna con giardino privato, la bellissima biblioteca affrescata con splendido pavimento in ceramica e lo straordinario chiostro.
Le Officine Certosine stanno organizzando qui un progetto di recupero dell’Orto dei semplici, con lo scopo di offrire ai visitatori un percorso multi esperienziale che permetta di scoprire la grande biodiversità vegetale spontanea e coltivata del Vallo di Diano.
A Padula c’è un altro luogo che rappresenta una vera curiosità: la casa museo di Joe Petrosino, ospitato nella casa natale di questo ragazzo italiano emigrato in America con la famiglia e diventato un famoso esponente della polizia di New York. Arredi e oggetti quasi intatti, testimonianze della grande emigrazione meridionale della fine dell’Ottocento, documenti su mafia e antimafia che ripercorrono la storia della criminalità organizzata in Italia fino alla tragica morte di Petrosino in Sicilia.
Teggiano invece, è una piccola città museo che conserva inalterate le tracce del periodo medievale e l’antica fisionomia di roccaforte, ottimi musei come il Museo diocesano San Pietro con statue in muratura e stucco policromo, affreschi staccati dalla cripta di Santa Venera, vasi sacri e paramenti e l’interessante Museo degli usi e delle tradizioni del Vallo di Diano.
Agosto si si svolge anche una suggestiva festa medioevale “Alla tavola della principessa Costanza”: rievocazione storica del matrimonio del principe Antonello Sanseverino, signore di Diano, con Costanza da Montefeltro, la figlia di Federico il grande duca di Urbino. Nelle antiche stradine del paese rivivono le ricostruzioni di ambientazioni e vecchi mestieri, oltre al corteo storico con sbandieratori, dame e cavalieri, menestrelli e giocolieri.
Costruito in epoca normanna, appartenuto ai Sanseverino conti di Marsico, il castello di Teggiano è tra i più importanti dell’Italia meridionale. Testimone di vicende drammatiche e avventurose, è un’enorme costruzione ampliata nei secoli, arricchita da 5 torrioni cilindrici e cortine merlate, un tempo protetto da un profondo fossato con ponti levatoi.
Dopo un complesso intervento di restauro ad opera della famiglia Macchiaroli, attuale proprietaria del castello, oggi questo monumento storico che è l’immagine più significativa della storia di Teggiano, è una struttura polivalente con ampi spazi disponibili per manifestazioni, mostre, convegni, eventi e iniziative pubbliche e private, compresi magnifici ricevimenti.
Dai monti e dalle colline si scende al mare: qui altre storie e altri paesaggi
Le colonie della Magna Grecia, la cultura dei poemi omerici e della scuola eleatica, la grandiosità dei templi di Paestum, gli scavi archeologici di Velia.
Agropoli, di storia antichissima è un centro movimentato sul mare, con un castello spettacolare angioino aragonese a picco su un promontorio, introdotto da uno scalone monumentale.
Come in tutti i borghi antichi, ovviamente appollaiati sul cocuzzolo che al tempo erano le postazioni più sicure, viuzze acciottolate, vicoletti e scale intervallati da grandi slarghi e da scorci spettacolari, sotto portici, immagini sacre dipinte agli angoli delle strade.
Castellabate alterna i ricordi storici della fondazione del borgo nel 1100 ad opera dell’abate Costabile della Badia di Cava dei Tirreni alle testimonianze recentissime del set del film “Benvenuti al sud”.
Infine la storia curiosa, ma davvero rivoluzionaria, del medico americano Ancel Keys che, dopo aver studiato esempi di longevità cilentana, volle trasferirsi a Pioppi, dicendo che voleva allungare la sua vita di vent’anni. In realtà visse ben oltre, morendo a 101 anni, dopo avere studiato e pubblicato i fondamenti della dieta mediterranea.
A lui è dedicato proprio il Museo della Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale Unesco dal 2010, che ne spiega i segreti: abbondanza di frutta e verdura, legumi, olio extravergine di oliva, ridotta quantità di carne e alimenti animali, pesce azzurro, erbe aromatiche per insaporire i cibi, cereali non raffinati.
www.museoviventedietamediterranea.it
La gastronomia di questo territorio è quindi eccellente e salutare: pizze rustiche con cicoria selvatica, cavatelli verdi con ceci e alloro, pollo con rosa canina e bacche di mirto, patate al timo e rosmarino, caponate di verdure, zuppe di tutti i cereali condite con olio d’oliva, dolci al miele e ai frutti di bosco o con i fichi bianchi del Cilento.
Info: www.cilentoediano.it – www.cilentomania.it
Per organizzare tour nel Cilento Vallo di Diano ottima l’agenzia Verde Blu Travel di Santa Maria di Castellabate www.verdeblutravel.it
Per dormire: in ottima posizione panoramica l’agriturismo Fattoria Alvaneta di Padula: coltivazione biologica certificata di frutti e ortaggi tipici del Vallo di Diano, allevamento di maiali e animali da cortile, produzione di salumi tipici, salsiccia, soppressa, prosciutto, capocollo www.fattoriaalvaneta.it
Nel centro storico di Padula l’hotel Villa Cosilinum: hotel e ristorante 4 stelle, il primo archeo-hotel d’Italia, come l’ha definito la Guida ai Ristoranti del Sole 24 ore, offre agli ospiti il recupero di antichi pezzi archeologici inseriti in un comfort tutto contemporaneo, camere dai nomi evocativi e un ottimo ristorante che offre specialità locali con vino di produzione propria www.villacosilinum.com