Cosa vuol dire… che possiamo mangiare tutto quello che desideriamo! Forse si, basta con il dover rinunciare ad alimenti che pensiamo ci facciano male; è solo una questione di cambiamento di stile di vita e di imparare a nutrirci mantenendo gli stessi ingredienti della nostra abituale dieta, ma assumendoli in ordine diverso
di Patrizia Annoni
Lentamente, inesorabilmente, con passione e volontà non sarà più il cibo a dominarci ma noi a dominarlo senza rinunciare a sane esperienze di trasgressione.
Approfondiamo il punto di vista, studiato da più di 30 anni e ormai sempre più diffuso, del Naturopata Osteopata Kelipraktiker Francese: Frank Laporte Adamski.
Esistono cibi lenti e cibi veloci. I pomodori, la zucca, i peperoni, il miele, la frutta sono veloci (sono rock) la pasta, il pane, la pasta, la carne, le verdure, sono lenti. Questa è la danza che dovremmo desiderare di fare quando mangiamo per riuscire a risolvere quei problemi che spesso affliggono il nostro apparato digerente. Gonfiori, digestione difficile, accumulo di peso.
Per vivere meglio e più a lungo dobbiamo “scrostare” le tossine accumulate nel nostro organismo. Come? Per aiutare il nostro sistema immunitario a funzionare meglio è necessario agire sul nostro apparato digerente, adottando una alimentazione che favorisca l’eliminazione dalle scorie che si sono accumulate nel nostro secondo cervello: l’intestino
Adamski, per raggiungere questo scopo, ci insegna che cibi veloci o acidi transitano nel nostro sistema digestivo ad una velocità diversa da quelli lenti o non acidi. I cibi veloci si digeriscono in 30 minuti/ 2 ore, e i cibi lenti in 4/5 ore. Se mescolati la digestione può durare dalle 18 alle 24 ore, producendo una eccessiva fermentazione che induce un accumulo di incrostazioni nell’intestino che con gli anni si appesantisce sempre più impedendo una corretta assimilazione/espulsione, procurando l’insorgere di numerose malattie; pertanto si tratta di educarci a seguire questo sistema alimentare che non è una dieta che ci deve fare pensare a restrizioni ma molto semplicemente un nuovo modo di mangiare.
A colazione niente frutta o yogurt o marmellate (quella di castagne si) poi quello che ci piace, burro, pane tostato, biscotti, frutta secca e se avanzato dalla “festa” anche un po’ di tirami su… A pranzo per esempio pasta con le zucchine. A merenda, dopo che avremo digerito (circa 4 ore dopo) potremo gustarci la nostra frutta, tutta quella che vorremo o un buon succo di pomodoro condito con succo di limone. A cena, carne o pesce o legumi verdure e il pane che non è vietato. Naturalmente vanno privilegiati gli alimenti integrali e biologici.
Oltre alla “rieducazione” alimentare è consigliato associare diverse tecniche, manuali e di riflessologia sull’addome, per favorire il distaccamento del deposito di tossine e detriti e rilassare così il tubo digestivo.
Per un approccio più consapevole si consiglia la lettura del Libro di Adamski: “La rivoluzione alimentare”. Adamski riceve a Roma e a Milano.
Per maggiori informazioni: www.adamski-method.net