Spettacolare tavolata il 21 giugno per la Festa del nodo d’Amore che ogni anno anima Valeggio sul Mincio: una celebrazione storico-gastronomica dedicata alla leggenda di Malco e della Ninfa Silvia e alla nascita di sua maestà il tortellino
di Patrizia Ribuoli
Non si può dire di essere dei veri buongustai, ne’ di essere degli amanti delle rievocazioni storiche, se non si ha partecipato almeno una volta nella vita alla Festa del nodo d’amore che ogni anno vede Valeggio sul Mincio, delizioso quanto suggestivo comune in provincia di Verona, trasformarsi in uno spettacolare palcoscenico per rievocare una delle sue più antiche tradizioni: quella che vede nascere, dalla leggenda dell’amore tra la Ninfa Silvia e Malco, brillante capitano delle truppe viscontee, la più felice e famosa delle specialità gastronomiche locali: sua maestà il tortellino. E non è certo un caso se qui si chiama “nodo d’amore”. Secondo la leggenda, infatti, quando Malco capisce che la bella Silvia non potrà mai stare con lui sulla terra, la segue nel mondo delle acque e insieme abbandonano, sulle rive del Mincio, un fazzoletto di seta gialla annodato a forma di nodo d’amore. Sarà proprio quel fazzoletto a fornire l’ispirazione alle massaie per creare una delle più delicate prelibatezze che palato umano possa assaporare: quel quadrato di sfoglia sottile come la seta, farcito con un raffinato quanto saporito ripieno di carne, e infine annodato alla guisa di quell’antico pegno d’amore. Insomma: davvero sua maestà il tortellino!
Ha già 23 anni, ma non li dimostra
Quest’anno, il 21 giugno, tutta Valeggio si stringerà in un applauso all’unisono ancora più forte di quanto tradizione comanda: perché la Festa del Nodo d’amore compie ben 23 anni. E come appunto tradizione comanda, per celebrare al meglio verrà apparecchiata, sul Ponte Visconteo di Borghetto, una cena straordinaria: uno spettacolo nello spettacolo che vede allineate e allestite di tutto punto centinaia di tavole (la lunghezza totale è di un chilometro!) pronte ad accogliere 3.300 commensali che arrivano qui da tutto il mondo per vivere in prima persona questo fantastico evento. Per loro, oltre a squisite pietanze, verranno preparati 600.000 tortellini fatti a mano uno a uno utilizzando circa 8 quintali di farina, 500 chili di grana padano e 10.000 uova. La Festa del Nodo D’Amore è sicuramente la vetrina più importante per promuovere l’offerta enogastronomica e alberghiera del territorio, attività che l’Associazione dei ristoratori di Valeggio segue con passione da oltre 25 anni riuscendo a comprendere, fronteggiare e vincere l’evoluzione del mercati, dei gusti e dei consumi. Sono 12 i ristoranti che hanno raccolto la sfida con ancora più orgoglio, unendo le forze per rendere onore al loro privilegio: quello di essere i soli veri depositari della ricetta del “Nodo d’Amore”, il vero tortellino di Valeggio, uno scrigno di sfoglia dorata arricchito di profumato ripieno di carne brasata.
Una festa con i fiocchi
Creata e gestita dall’Associazione Ristoratori, la Festa coinvolge l’Amministrazione Comunale e tutte le Associazioni di categoria. Conta sull’entusiasmo di un paese che vanta oltre 40 ristoranti i quali, tutti insieme, possono accogliere tanti ospiti quanti sono gli abitanti (circa 11.000). Per questo Valeggio sul Mincio si è giustamente meritata la fama di vera e propria cittadella gastronomica. Confermati i numeri da record: 16 ristoranti associati, quasi 300 collaboratori di sala, 100 cuochi e altrettanti sommeliers e, oltre ai 600.000 Nodi d’Amore, anche 3.750 bottiglie di vino Bianco di Custoza e Bardolino, 850 bottiglie di spumante e prosecco per offrire agli ospiti l’aperitivo che darà il via alla serata. Un impegno colossale che vede all’opera 51 punti di ristoro open air, allestiti alle spalle dei commensali, oltre a un centinaio di sommeliers dell’Ais di Verona. Ma quest’anno c’è anche una novità: la partecipazione, per il servizio di sala e cucina, della Scuola alberghiera “Luigi Carnacina” di Valeggio sul Mincio: professori ed alunni avranno una loro postazione sul Ponte Visconteo, in questo modo verrà garantito un servizio sempre migliore e si darà l’opportunità ai ragazzi di confrontarsi con una manifestazione di così imponenti dimensioni organizzative. E non basta: anche il “Nodo d’Amore” festeggerà i 150 anni dell’Unità d’Italia con un’illuminazione speciale sul Ponte Visconteo ad opera dell’azienda veronese AGSM. Sarà una sorpresa… tricolore! “I grandi piatti non sono mai il risultato di un ostentazione, sia essa di destrezza o di originalità: sono il risultato di semplicità e di accuratezza e di tanto amore per la qualità degli ingredienti”, dice Nadia Pasquali del Ristorante La Borsa e vicepresidente dell’Associazione dei ristoratori di Valeggio. E continua: “Solo questo trasforma le materie prime in una ricetta vincente: questo è il segreto del nodo d’amore. Questo fa il ristoratore: armonizza il territorio esaltandone i prodotti e l’originalità, tenendo conto dei gusti e delle mode culinarie mantiene sotto controllo i costi d’esercizio. Le nostre ore di lavoro non si contano, ma il Sistema Paese tarda a ripartire. L’anello di congiunzione tra il mondo e l’offerta enogastronomica targata Italia è la ristorazione, quella di qualità, di tradizione. Il patrimonio paesaggistico, artistico e culinario italiano trova consenso ovunque nel mondo, specialmente in Europa: non per niente anche quest’anno sono stati venduti 1.000 biglietti per la cena sul Ponte Visconteo a ospiti austriaci e tedeschi”.
Cortei e fuochi d’artificio
Se qualcuno si stupirà della rapidità e dell’efficienza del servizio, presto si distrarrà perché verrà assorbito dal fascino dell’atmosfera circostante. È straordinario lo scenario intorno: mentre un corteo storico in costume rievoca la vicenda dei due infelici innamorati percorrendo il ponte in tutta la sua lunghezza, in alto si staglia la sagoma del castello scaligero che, appena il sole tramonta, si incendia con i mille colori di uno spettacolo pirotecnico-musicale stupefacente che abbraccia, scendendo verso il basso, la romantica visione del ponte visconteo sotto cui scorre placido il fiume Mincio. Come ogni anno, inoltre, la Festa sul Ponte Visconteo sarà anche l’occasione per premiare due personalità che si sono distinte in ambito giornalistico e in ambito culinario. Per questo il premio “Nodo d’Amore”, ideato dal maestro orafo Alberto Zucchetta, in questa edizione verrà consegnato alla giornalista e scrittrice enogastronomica tedesca Monika Kellermann, adottata ormai da quella che lei stessa definisce la sua seconda patria, il Lago di Garda, e a Giorgio Gioco, il grande chef veronese, sia per la sua riconosciuta arte culinaria, sia per la passione con cui più volte ha saputo valorizzare il tortellino di Valeggio. Un ricordo speciale andrà poi allo scomparso e compianto dottor Elia Agnolin, avvocato e storico che ha tradotto e tramandato in rime la complessa realtà e la bellezza del panorama valeggiano: a sua figlia Eliana verrà consegnata una targa commemorativa. Altre targhe commemorative andranno a Gigi Gandini del Gandini Art team, parrucchiere con diverse scuole nel sud-est asiatico, e alla soprano austriaca Eva Lind. E quando tutto finirà ci sarà ancora una sorpresa: i piatti celebrativi da collezione, nati da un’idea di Alberto Zucchetta, offerti ai fortunati ospiti come ricordo della serata.
Tante buone ragioni per andarci
Se la cena sul ponte è l’evento eccezionale a cadenza annuale, Valeggio ha conquistato fama internazionale di cittadella gastronomica con 40 ristoranti in grado di accogliere tanti ospiti quanti sono gli abitanti (circa 11.000). E ci sono davvero tantissime buone ragioni per venirci, prima fra tutte che il comune è un posto magico incastonato nel dolce paesaggio delle colline moreniche, un antico borgo a cavallo di due Regioni che per lingua, tradizioni e storia si identifica con la cultura lombardo-veneta. A completarne il fascino c’è la frazione di Borghetto, posta come per mano di un abile architetto paesaggista proprio a ridosso di un antico guado del fiume Mincio. Insomma: Valeggio vale il viaggio perché qui tutto sembra tagliato su misura per assicurare relax, divertimento, piaceri della cultura e piaceri della gola. Partecipare alla Festa del nodo d’amore non è proprio facilissimo, ma si può comunque provare a prenotare rivolgendosi alla Pro Loco di Valeggio o a uno dei ristoranti che fanno parte dellìAssociazione Ristoratori Valeggio sul Mincio.
Info: www.ristorantivaleggio.it – http://www.ristoranteborsa.it – www.comune.valeggiosulmincio.vr.it