Brooklyn la bella, Brooklyn e le sue macchie: le anime di un distretto annesso alla Grande Mela alla fine dell’Ottocento
di Yuri Benaglio
New York, tra le città più desiderate del pianeta, non è solo Manhattan. Tra i suoi cinque distretti, Brooklyn è quello che sta modificando di più la sua conformazione. Partendo da est, quasi al confine con il distretto più periferico (e sede dell’aeroporto JFK), il Queens, si trova il quartiere Cypress Hills, abitato da residenti portoricani e dominicani in vie con basse casette in schiera che rendono la zona gradevole, anche se lontanissima da Manhattan. La metro di riferimento, che affaccia su un cimitero, è un ammassamento di lamiere verdi che ancora restano in piedi. Fulton Street è il corso commerciale della zona, ricco di ristoranti a bassissimo costo e tanti negozi di elettronica.
Spostandosi verso il centro del distretto, due sono i quartieri per cui tanti attendono un’esplosione nei prossimi anni: Bedford e Bushwick. Il primo ospita una delle maggiori concentrazioni di comunità nere del Paese e convive ancora con una reputazione non delle migliori: passeggiando tra le sue vie (Dekald Avenue e Alabama Avenue, per esempio) non si fatica a capire il perché. Tra i tipici brownstone (cosa sono) e tantissime facciate ricoperte da splendidi murales, la vitalità del quartiere è però innegabile. Ecco perché sono in molti a scommettere su Bedford. Bushwick (che costeggia Flushing Avenue passando per Myrtle Avenue, Halsey street e altre vie) non è tanto dissimile da Bedford: è un quartiere grezzo, sporco e senza filtri ma con grandi potenzialità. Anche perché, lontani dalle strade più trafficate e degradate, si succedono adorabili e colorate casette. Un buon modo per vivere la parte centrale di Brooklyn è percorrere Broadway dalla fermata metro omonima sino a Broadway Junction: una camminata lunga, lunghissima, perfetta però per fotografare il lato più vero di Brooklyn.
Se Bedford e Bushwick si candidano a “nuovi Williamsburg”, Williamsburg già esiste e non ha intenzione di cedere il passo. Questo delizioso quartiere, patria degli hipsters super trendy, prende sempre più piede. I newyorchesi doc già si lamentano di come stia diventando troppo caro, ma si capisce perché: la vicinanza con Manhattan, il parco con vista sui grattacieli e sul fiume, l’atmosfera radical chic che si respira con i suoi negozietti vintage, librerie alternative, mercatini biologici e gallerie d’arte in strade per nulla trafficate e anzi prese d’assalto dalle biciclette, lo rendono un must per una vacanza nella Grande Mela. Non male per un quartiere in cui, fino a poco più di dieci anni fa, dominavano i capannoni industriali. Con Williamsburg siamo ad ovest, lungo la costa, dove Brooklyn è davvero bella e i quartieri fanno quasi a gara tra di loro. Dumbo, immerso tra il Manhattan Bridge e il Brooklyn Bridge, da zona industriale si è trasformato negli ultimi anni in un’enclave di loft, gallerie d’arte e boutique alla moda contornate dal bellissimo Brooklyn Bridge Park, oasi di verde da cui scattare foto della parte sud di Manhattan e in cui concedersi un giro sul celebre carosello di Jane, clamorosamente sopravvissuto all’uragano Sandy. Un luogo toccante per i newyorchesi e per i turisti, dove tornar bambini per un attimo o forse per sempre. Brooklyn Heigts, la cosiddetta Manhattan di Brooklyn, con i caratteristici brownstone, l’eleganza dei viali e la promenade da cui ammirare la vera Manhattan, è un quartiere regale ed elegante come e più di Downtown Brooklyn, centro commerciale e amministrativo del distretto, perfetto per delle lunghe passeggiate tra i suoi corsi.
Spostandosi un pochino più a sud, pur rimanendo a ovest, Cobble Hill è un quartiere pittoresco. Un cinema d’essai, case ottocentesche in pietra bruna e mattoni, strade rigorosamente alberate e spesso baciate dal sole, ristoranti e locali tutti segnalati sulle guide. È preso d’assalto dalle famiglie perché non manca niente, gli spazi sono ampi e vivibili e il caos di Manhattan, soprattutto di giorno, sembra lontanissimo. L’arteria commerciale principale è Court Street, mentre Smith Street è piena di giovani grazie ai suoi numerosi e graziosi locali. Una chicca di Brooklyn, sempre rimanendo a ovest e in zona Williamsburg, è un’area abitata esclusivamente da ebrei hassidici della comunità di Satmar, trasferitisi a New York durante le persecuzioni dell’Olocausto. È una zona dal forte impatto sociale e visivo, perché tutti gli uomini qui sono vestiti con lunga giacca nera, cappello e lunghi boccoli che scrosciano sulle orecchie, mentre donne, ragazzine e bambine vestono gonne e con andatura rigorosa e schiva solcano le strade. Un quartiere ebraico vivo, pulsante, non come quelli delle città europee tipicamente turistici. Vivono in completo isolamento e spesso non parlano nemmeno inglese. Non ci sono bar né ristoranti, solo scuole, autobus dedicati e insegne in ebraico. Se andate a New York e volete vedere il mare, però, non si può non fare un giro a Coney Island, nel profondo sud, per visitare e vivere la spiaggia più famosa del globo. Coney Island, fino a pochissimi anni fa zona abbandonata, è oggi un’esplosione di lunapark e colori. Nathan’s Famous, inventore degli hot dog, è un’istituzione del quartiere presa letteralmente d’assalto da residenti e turisti. È la meta ideale per una giornata spensierata. Brooklyn è un distretto vivo e in costante mutamento.
Quale futuro è possibile prevedere? Il termine più utilizzato (abusato?) sui forum e i blog dedicati a New York è gentrification, un termine coniato nel 1964 da una sociologa inglese che indica il progressivo imborghesimento di un quartiere popolare. Cosa comporta? Che i precedenti abitanti, spesso piccoli lavoratori (nel caso italiano) o immigrati (a New York) vengano ‘spinti’ verso zone più decentrate e periferiche. Questo succede appunto ovunque, a New York più che mai. Questo è il futuro di molte zone di Brooklyn, anche se questi processi durano anni. Brooklyn, annessa a New York nel 1898 (il Brooklyn Bridge, icona del borough, fu completato quindici anni prima) con polemiche (c’è da dire che, ancora oggi, chi è di Manhattan n considera minimamente Brooklyn), è anima e cuore di questa stupenda città. Siti utili: http://janescarousel.com/ – http://www.nathansfamous.com/ – http://www.nycgo.com/ (per maggiori informazioni su dove stare e cosa fare in una vacanza a New York)