di Silvana Rizzi
A Milano un “Vortice” di plastica
Per Mostrami Factory @Folli 50.0, lo spazio della storica area industriale della Bracco in via Folli 50 dedicato all’incontro e alla produzione artistica, Maria Cristina Finucci, da anni impegnata nel fenomeno d’inquinamento del pianeta, in sintonia con il tema trattato da Expo, ha creato la geniale installazione Vortice (fino al 31 ottobre). Al centro dello spazio, si innalza una grande tromba d’aria che porta con se una miriade di tappi di bottiglie di plastica in un coloratissimo vortice alto sette metri. “Con i suoi colori accattivanti , il suo aspetto imponente, il Vortice non è soltanto simbolo di energia e vitalità, ma anche di potenza distruttiva, come può esserlo la plastica di cui è formato”, spiega l’artista. L’opera è anche occasione di discussione sul fenomeno della diffusione di plastiche in mare e dei loro effetti sull’ecosistema e sugli organismi marini.
A Como la magia della seta
Imperdibile la mostra “Giardini di Seta”, fino all’11 ottobre (info@fondazioneratti.org), presso Villa Sucota a Como, sede della Fondazione Ratti, sponsor dell’esposizione con il comune di Cernobbio, e Villa Bernasconi a Cernobbio. Passeggiando tra i giardini dagli angoli nascosti, passando da una stanza all’altra, ci si ritrova nell’ambiente naturale, che ha ispirato dal Settecento ai giorni nostri, i più grandi disegnatori di tessuti del mondo. Gli incantevoli vestiti fioriti di Biki, Capucci, St.Laurent, Dior, Valentino o Ferrè, fanno sognare in un tripudio di colori e di allegria. In mostra tessuti floreali, provenienti dalla Fondazione Ratti, sete barocche lionesi, aerei taffetas con tralci di rose e bacche, cotoni per arredi con i trionfi floreali dell’Ottocento. Ogni epoca, dal Settecento a oggi, ha espresso attraverso i tessuti e la moda, le sue peculiarità. Così, ad esempio, nella sezione “giardini ruggenti”, corrispondente agli anni ’30, l’età del jazz, sono esposti tessuti e abiti dalle pennellate nervose e astratte. Non mancano stoffe con temi legati ai prodotti dell’orto o decorate con erbe officinali e ispirati alle rose, da sempre soggetto prediletto dagli stilisti. Gran finale con gli abiti da sera: un giardino incantato indimenticabile.
A Firenze, antiche cucine e blu dei lapislazzuli
In sintonia con il tema dell’Expo, la piacevolissima mostra”Nelle antiche cucine. Cucine storiche e cucine dipinte” (fino al 25 ottobre) presso il Museo della Natura Morta, nell’incantevole cornice della Villa Medicea di Poggio a Caiano, porta a scoprire il tema della cucina attraverso la pittura del Seicento e del Settecento. In mostra tele, che rappresentano interni di cucine, figure di cuochi, dispense, luoghi annessi alle cucine, in un susseguirsi di curiose scoperte. L’ultima delizia, è la possibilità di essere ammessi, in occasione della mostra, alle cucine di Poggio a Caiano, inaugurate da Cosimo II de Medici all’inizio del Seicento. Altrettanto colorata e affascinante è “Lapislazzuli. Magie del blu”, fino all’11 ottobre, presso il Museo degli Argenti. In mostra, una straordinaria collezione, unica al mondo, iniziata da Cosimo I de Medici nel Cinquecento, e proseguita poi nei secoli, di vasi e oggetti intagliati nel lapislazzulo, dalle mirabolanti forme, eseguiti dagli artisti fiorentini del Manierismo. Last minute per la mostra di Antony Gormley Human, al Forte Belvedere(fino al 27 settembre). Chi sale al Forte, resta colpito di fronte alle realistiche e stranianti figure in bronzo dell’artista, che ben rappresentano le sue parole”La nostra specie è tossica e intelligente in ugual misura”. La grande varietà di mostre ed eventi a Firenze in occasione di Expo, è un invito ad alloggiare al B&B Villa Malavolta (via del Podestà 69, Firenze, tel.349 3602328), dove Donatella Mei Gentilucci, artista e proprietaria, è felice di consigliare gli ospiti sulle mete artistiche fiorentine.
Filippino Lippi a San Gimignano
Fino al 2 novembre, la Pinacoteca di San Gimignano, la fantastica città dalle cento torri, ospita “Filippino Lippi. L’annunciazione di San Gimignano”. La mostra prende spunto dall’Annunciazione, opera realizzata dall’artista in due tondi, raffiguranti l’uno l’Angelo Nunziante e l’altro l’Annunziata, come gli era stato commissionato dai Priori e dai Capitani di parte guelfa per il Palazzo Comunale di San Gimignano. Un’esposizione di grande interesse anche storico, che, attraverso documenti esposti in mostra, ripercorre le tappe salienti della storia di San Gimignano, città ricca e orgogliosa, che, come Firenze, ha chiamato nel Rinascimento grandi artisti ad abbellire la città.