È la più piccola regione tra Francia e Germania: una terra dai moltissimi volti
di Leandro Candotto
Ci sono luoghi che ricorrono nella storia europea. Uno di essi è di certo quello dell’Alsazia, regione al confine tra Germania e Francia, stato cui appartiene definitivamente appena dal 1944, anno in cui essa è stata liberata dalla quinquennale occupazione tedesca. La sua posizione l’ha sempre, infatti, resa contesa tra il mondo germanico e quello francese. Questo scontro tuttavia ha anche prodotto un incontro di culture, il quale è divenuto una delle maggiori attrattive di una regione che ora è nel cuore dell’Europa sotto più di un punto di vista, tra i quali quello geografico è probabilmente il minore.
Strasburgo
Sede del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, Strasburgo è la città in cui forse più di tutte viene alla luce la doppia anima dell’Alsazia, tanto che essa fa parte di una conurbazione transfrontaliera che supera il milione di abitanti (Strasburgo-Kehl), la sua lingua principale è il francese, ma il dialetto parlato è tedesco (alemanno-francone, per l’esattezza), le vie hanno nomi di volta in volta reminescenti dell’uno o dell’altro mondo (con denominazioni sempre bilingui), l’architettura è altrettanto variegata e la cucina tipica un meraviglioso connubio delle tradizioni delle due sponde del Reno. Attraversata da numerose vie d’acqua collegate al grande fiume centro-europeo, la capitale dell’Alsazia ha il suo centro storico sulla Grande ÃŽle, una zona di meravigliosi edifici a graticcio dominati dalla forma della Cattedrale di Notre Dame, edificio che per due secoli è stato il più alto al mondo. Strasburgo è una città tutta da scoprire, ma, oltre alla Cattedrale, non ci si può perdere un tour in battello delle vie d’acqua della città (http://www.batorama.fr/) e una visita agli edifici del Parlamento Europeo (http://www.europarl.europa.eu/visiting/it/).
Haut Koenigsbourg
Uno dei simboli più evidenti del passato della regione è l’imponente castello che domina dall’alto buona parte dell’Alsazia. L’aspetto odierno del castello è in larga parte frutto del restauro dei primi anni del Novecento e condivide qualcosa del fascino romantico dei restauri del secolo precedente, senza per questo soffrire di scarsa filologicità . Si tratta, infatti, di una ricostruzione di gusto germanico di una plausibile fortezza pressapoco del XV secolo (anche se la struttura originale può essere fatta risalire fino al XII secolo), oltre che una tappa obbligata in una visita dell’Alsazia: sia il castello che la vista che da esso si gode, fin oltre al Reno, sono straordinari. http://www.haut-koenigsbourg.fr/en/
I Vosgi
L’ Alsazia è stretta tra il Reno, ad est, e la catena montuosa dei Vosgi ad ovest, sulle cime e sulle valli dei quali si trova circa un terzo del territorio regionale. Il paesaggio di queste profonde valli è estremamente caratteristico e di grande fascino. Si tratta di una terra di foreste, laghi e paesini minerari (l’Alsazia è ricca di giacimenti, finanche d’argento e di petrolio), particolarmente nota come paradiso dei ciclisti, per quanto con percorsi piuttosto impegnativi (http://www.tourisme-alsace.com/en/cyclotourism-and-mountain-biking/). Da visitare è il Grand Ballon, la cima più alta.
Un paese tradizionale: Ribeauvillé
Se la maggior parte delle popolazione dell’Alsazia vive nei cinque grandi centri (Strasburgo, Mulhouse, Colmar, Haguenau, Saint-Louis), i piccoli centri rappresentano un’ottima occasione per visitare luoghi pittoreschi e, contemporaneamente, meno artefatti e turistici. Tra i paesi sulla via del vino (http://www.alsace-wine-route.com/en), che attraversa da sud a nord l’Alsazia, Ribeauvillé (http://www.ribeauville-riquewihr.com/) è una splendida opportunità per una visita dai ritmi meno frenetici alla cittadina, alla fortezza che la sovrasta ed alle molte cantine vinicole dei dintorni. Una volta l’anno, tuttavia, la prima domenica di settembre, Ribeauvillé è tutt’altro che tranquilla. Si celebra, infatti, il raduno di tutti gli artisti ambulanti e di strada d’Alsazia. Leggenda vuole, infatti, che un giorno il signore di Ribeauvillé, incontrando un menestrello che aveva perduto il piffero, gli avesse donato le monete per comprarne uno nuovo e che, per gratitudine, gli artisti ambulanti lo avessero nominato loro re.
E molto altro ancora…
Luoghi da visitare, cibi da mangiare e feste cui partecipare in Alsazia non finiscono certo qui, ma elencarli tutti equivarrebbe a scrivere una guida di parecchie centinaia di pagine. Se vi trovate nella regione, però, non potete non:
- visitare lo straordinario Museo dell’Automobile di Mulhouse (http://www.citedelautomobile.com/en/home);
- assaggiare la Tarte flambé, una sorta di pizza non lievitata senza pomodoro, e la Choucroute alsacienne, un piatto a base di carne;
- seguire la Via del vino alsaziana(http://www.alsace-wine-route.com/en);
- osservare le cicogne, ora molto diffuse, dopo che avevano rischiato di scomparire;
- inoltrarvi nelle foreste renane, parchi protetti che rappresentano l’eredità della grande foresta che un tempo ricopriva quasi tutta l’Europa centrale;
- perdervi… perché ad ogni chilometro di strada vi è qualcosa da vedere…
Info: Ufficio del turismo di Strasburgo: http://www.otstrasbourg.fr/it/ – Ufficio del turismo alsaziano: http://www.tourisme-alsace.com/it/