Piccola guida alla scoperta di Dubrovnik, città Patrimonio dell’Unesco, testimonianza di una storia antica di indipendenza e di commercio e meta d’eccellenza del turismo in Croazia
di Leonardo Felician
Dubrovnik, nota anche come Ragusa in italiano, è la meta più importante del turismo in Croazia, una città Patrimonio dell’Unesco, testimonianza di una storia antica di indipendenza e di commercio, con testimonianze d’arte di grande valore e paesaggi e panorami indimenticabili. Si raggiunge in aereo con l’aeroporto che si trova a Cavtat, nota anche come Ragusavecchia, una dozzina di chilometri più a sud, oppure in macchina con un viaggio dal confine italiano che attraversa gran parte della Croazia ed ha il pregio di far scoprire le bellezze della costa dalmata. Prima di arrivare bisogna superare su un ardito ponte a un solo tirante il profondo fiordo formato dal fiume Ombla, fitto di insediamenti tra cui la marina di Dubrovnik per giungere a Gravosa (Gruž), porto degli yacht e delle grandi navi da crociera in Adriatico che in estate si affollano per sbarcare i turisti in visita. La strada corre alta sul mare e dopo tre chilometri appare in basso la meraviglia della città vecchia monumentale di Dubrovnik (Stari Grad), sullo sfondo del mare scintillante e del verde delle isole. Fondata nel VII secolo su una penisoletta, è circondata tutta, lato terra e lato mare, da un’ininterrotta e ben preservata cinta muraria i cui tratti più antichi risalgono all’XI secolo. Terra di antica libertà (il suo motto ancora oggi è “Libertas”) fu a lungo Repubblica indipendente nonostante la potenza di vicini come Venezia e l’Impero Turco e fiorì nel Rinascimento fino al terremoto del 1667. Capitolò soltanto alle truppe francesi di Napoleone e alla sua caduta per un secolo divenne insieme a tutto il litorale dalmata una cittadina dell’Impero Asburgico, per rinascere nel secondo dopoguerra come meta turistica di rinomanza internazionale.
La città vecchia fortificata è tutta pedonale e si visita a piedi, la macchina va parcheggiata fuori. Varcata porta Pile sormontata dalla statua di San Biagio, protettore della città, lo Stradùn si apre con la grande fontana di Onofrio, serbatoio terminale che portava l’acqua in città. Sulla sinistra il massiccio convento dei Francescani merita una visita accurata per il suo chiostro, l’antica farmacia e il museo. Da qui su un’erta scala si sale per il giro delle mura di circa 2 km, un cammino di ronda sopra i tetti della città che costituisce uno degli itinerari più emozionanti del Mediterraneo. Le mura sono rafforzate da 3 torri rotonde, 12 quadrangolari, cinque bastioni, due forti angolari, due fortezze verso terra e il forte San Giovanni a sud a chiusura del porto sul mare, mentre a nord, un po’ staccato si trova il forte di San Lorenzo. Fa parte del sistema murario all’estremo nord non lontano da porta Pile la semirotonda possente torre Minčeta, costruita nel 1461-64 da Giorgio Orsini su progetto di Michelozzo Michelozzi, uno dei grandi architetti del Rinascimento italiano. Al primo piano del forte di San Giovanni si trova un interessante Museo del Mare.
Proseguendo lungo il rettilineo lastricato asse centrale della città, affollatissimo di caffè all’aperto, ristoranti, negozi di orafi e botteghe di filigrana d’argento che si aprono al piano terra di antichi palazzi di pietra di mirabile unità stilistica si giunge alla piazza della Loggia (Luža) da sempre cuore della vita pubblica della città. Qui si trova la colonna del paladino Orlando, elegante statua del 1418 di Antonio Ragusino, il cui avambraccio fu per secoli unità di misura ufficiale (braccio raguseo). Intorno stanno tutti i palazzi e monumenti più importanti: palazzo Sponza con una loggia rinascimentale e bella trifora gotica trecentesca; la chiesa di San Biagio di inizio ‘700, il palazzo dei Rettori che ospitano il museo della città, la Cattedrale con la pala dell’Assunta di Tiziano, il Monastero dei Domenicani con un ricco museo di opere d’arte e la chiesa dei Gesuiti sulla sommità di una scalinata. La Dubrovnik Card da 1-3-7 giorni oltre alla libera circolazione sui mezzi pubblici dà accesso a 5 musei, 2 gallerie, e alle mura della Città vecchia.
Esperienze da non perdere sono una cena in un’osteria con i tavolini in strada nelle trasversali a monte dello Stradùn, una passeggiata fuori le mura davanti a porta Ploče dove nel porto vecchio attraccano le barchette dei pescatori e anziane donne in costume tradizionale vendono elaborati merletti fatti a mano e una gita in barca per raggiungere la verdissima isoletta di Lokrum a poche centinaia di metri a sud-est, un tempo proprietà di un’abbazia benedettina. Un albergo conveniente di categoria tre stelle nel vicino quartiere di Lapad è l’hotel Lero (www.hotel-lero.hr), con piscina e ampio parcheggio. Info: Ente per il Turismo Croato, Milano, tel. 02 86454443, www.croatia.hr/it