di Silvana Rizzi
A San Pietroburgo per Francis Bacon
“Bacon e l’arte del passato” è il titolo della mostra che l’Hermitage (www.hermitagemuseum.org) dedica al grande pittore britannico(1902-1992) fino al 4 marzo. San Pietroburgo non è a due passi, ma chi si trova laggiù non può perdere quest’occasione. In maniera accattivante, l’esposizione mette a confronto diretto le opere di Bacon con quelle di altri autori, che lo hanno influenzato o che l’artista riconosceva apertamente come fonte d’ispirazione. In mostra la sua Crocefissione accanto a quelle di Tiziano(1566-1570), e, ancora più interessanti, ecco lo Studio per un ritratto di Van Gogh e i confronti con Cézanne, Matisse, Rodin fino a Soutine, l’artista più vicino a Bacon. Di sala in sala, la mostra invita a scoprire un Bacon diverso da quello celebre per le sue opere espressioniste. A pochi passi dall’Hermitage, l’ hotel Four Seasons Lion Palace accoglie gli ospiti con la sontuosità dello stile imperiale russo. Cosa c’è di meglio per soggiornare nella città degli zar?
A Mantova un viaggio nella pittura di Joan Mirò
Dal linguaggio surreale al trionfo fantastico del colore puro in una libertà formale piena di gioia e di positività: la mostra Mirò, l’impulso creativo (fino al 6 aprile, tel.0376 288208)presso le Fruttiere di Palazzo Te porta a far vivere l’aspetto irrazionale e sognatore dell’artista catalano, dal suo trasferimento a Palma di Maiorca alla fine degli anni’50. Un periodo felice per l’artista, che ha a disposizione un grande atelier e un laboratorio a contatto con la natura, sua musa ispiratrice. Grazie alla ricostruzione degli studi Sert e Son Boter, ricoperti di graffiti, i luoghi in cui Mirò ha creato i suoi capolavori, si scoprono gli strumenti che l’artista usava per le sue creazioni. Nelle cinque aree tematiche dell’esposizione, tra cui la forza espressiva del nero e la sperimentazione materica, si viaggia all’interno del processo creativo di Mirò, incantati, come lui, dalla magia del mondo. Mantova val bene una sosta, non solo per le sue ricchezze artistiche, ma anche per la cucina. Tra ravioli, salame e lessi, la scelta è difficile. Per approfondire l’argomento si può andare al tradizionale Tano al Cigno o ai Cento Rampini, nel cuore della città. Alle porte di Mantova, accanto al bellissimo Santuario delle Grazie, la Locanda delle Grazie è must dei sapori mantovani.
A Parma il sacro fuoco di Alberto Burri
Nel centenario della nascita di Alberto Burri(1915-1995), la mostra Fuoco nero alla Pilotta di Parma (fino al 29 marzo, tel. 0521 033652) mette in luce l’eredità del maestro dell’Informale nelle opere di pittori, scultori e fotografi contemporanei. Una mostra non facile, ma indubbiamente curiosa, confortante per gli estimatori del maestro di Città di Castello e illuminante per chi poco lo conosce. A illustrare il lavoro di Burri , intervengono una serie di fotografie di Aurelio Amendola, che ritraggono l’artista mentre crea una sua Plastica con il fuoco e un Cellotex nero. Da questo confronto nasce l’esposizione, che vuole mettere in risalto l’innovazione di Burri nel panorama dell’arte contemporanea, attraverso l’utilizzo di sacchi, plastica, catrame e combustioni. Dopo la mostra, immancabile un giro nel centro della città di Maria Luigia, con una sosta al Salumificio Rossi per l’acquisto del culatello e al Gallo d’Oro per assaggiare i ravioli alle erbe.
Walter Bonatti a Milano
Grandissimo alpinista, ma anche viaggiatore curioso e profondo conoscitore di popoli e razze del mondo intero, Walter Bonatti è protagonista della mostra fotografica Fotografie dai grandi spazi al Palazzo della Ragione di Milano( fino all’8 marzo, tel.02 433535351). Il focus della mostra è la sua vita di esploratore e inviato di Epoca: immagini spettacolari che raccontano i suoi viaggi in ogni parte del mondo, dall’estremo Nord alle savane africane, dalla Nuova Guinea ai Caraibi, al Sudamerica.