a cura di Alida Bonifacio
Oltre il mare: Antonio Nocera a Genova al Galata Museo del Mare
“Oltre il Mare” del Maestro Antonio Nocera esplora il grande mito del viaggio come metafora del cammino della vita, rivelandolo in tutta la sua efficacia e significatività. Le opere realizzate per questa mostra sono cariche di suggestioni e rimandi al percorso compiuto dall’artista: un viaggio creativo che ripercorre le strade tracciate dalla storia dell’umanità e sua personale, oltre confini e limiti, alla ricerca del senso ultimo della vita. Le opere invitano a navigare con l’artista, attraversando mari e deserti, tra sogno e realtà, correndo velocemente tra materie, colori e suoni. E le opere sono cinquanta, prodotte tra il 2007 e il 2010, e si tratta di sculture, anche di grandi dimensioni, e tele inserite nei suggestivi spazi interni ed esterni del Galata Museo del Mare. Questa mostra è dominata dalla presenza del mare, ora limpido ora nero come il catrame, su cui galleggiano nidi carichi di esserini in cerca di un luogo dove costruire una nuova casa. Una mostra che fino all’8 settembre 2013 mette in dialogo le architetture antiche e contemporanee del Museo, l’involucro esterno realizzato in cristallo e acciaio su progetto dell’architetto Consuegra e l’antico Arsenale della Repubblica di Genova, con le opere del Maestro Antonio Nocera. Il Galata Museo del Mare è la cornice ideale per la mostra “Oltre il Mare”. Con i suoi 12 mila mq è il più grande museo marittimo del Mediterraneo, 28 sale distribuite su 4 livelli, dove “salire a bordo” e scoprire la storia della navigazione secondo un percorso che segue quattro età della marineria: l’età del remo, vissuta sulle galee e nell’antico arsenale, l’età della vela, dominata dai vascelli e dai successivi clipper, l’età del vapore, che segna la nascita e affermazione dei piroscafi e l’età delle grandi migrazioni italiane in transatlantico ma anche straniere su imbarcazioni di fortuna. Il “visit-attore” può salire a bordo della galea, per esplorarne l’interno e scoprire la vita di schiavi, forzati e buonavoglia, sperimentare in prima persona la vita a bordo del sommergibile Nazario Sauro e proseguire l’esperienza di viaggio con la grande traversata oceanica dei migranti italiani negli Stati Uniti, Brasile ed Argentina e degli immigrati di oggi in Italia. La mostra è compresa nel biglietto al Museo. Per informazioni: www.galatamuseodelmare.it
L’Hotel Excelsior di Pesaro si trasforma in galleria d’arte
Da sabato 15 giugno, e fino al 31 agosto, l’Hotel Excelsior di Pesaro (www.excelsiorpesaro.it) si trasforma in galleria d’arte ospitando le opere della fotografa Yoshie Nishikawa. L’artista giapponese, che dal 1996 fa parte del panorama artistico italiano, ha collaborato in campo pubblicitario con aziende come Ferrari, Pomellato, Fontana Arte, Harrods, Loro Piana, Ermenegildo Zegna e ha sempre alternato la sua attività professionale con una propria ricerca personale espressa attraverso la fotografia e numerose mostre e gallerie tra Italia, Giappone, Francia e Gran Bretagna. Tra le sue esibizioni più recenti “Pelle di Donna” alla Triennale di Milano e “Petali d’oriente” al Museo degli Studi Patri entrambe nel 2012. Le 25 opere che “vestiranno” i raffinati interni del 5 stelle marchigiano ripercorrono il lavoro dell’artista sul tema della natura privilegiando immagini di fiori particolarmente eleganti nello spirito degli spazi voluti a Pesaro da Nardo Filippetti, in uno stile fuori dalla contemporaneità. “Questa mostra – spiega Elisa Giometti Direttrice dell’Excelsior – regalerà ai nostri ospiti, ma anche ai visitatori in zona e agli stessi pesaresi, l’esperienza unica di conoscere un’artista internazionale più da vicino”. Yoshie Nishikawa nasce a Sapporo, in Giappone. Dopo la laurea presso l’università d’arte Ootani di Sapporo, nel 1982, si trasferisce negli Stati Uniti dove si specializza in “the fine art of Photography” presso la San Francisco Academy of Art College. Nel 1983 comincia la sua carriera fotografica come freelance, lavorando tra Tokio, New York, Londra e Milano. Nel 1996 decide di trasferirsi a Milano, continuando la sua collaborazione professionale con alcune case editrici, aziende e agenzie fotografiche di Tokio. Ha pubblicato servizi fotografici su varie riviste di importanti case editrici come Condé Nast, Rizzoli, Mondadori, Hachette, Kodan-sha, Shuei-sha, Shogakkan. Nel 2009 ha vinto il primo premio assoluto e il primo premio in ambito Moda al Premio della qualità creativa in fotografia professionale, organizzato dall’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual. Attualmente svolge la sua attività professionale e artistica tra Milano, Londra, Parigi e Tokio.
“Empire State. Arte a New York oggi” in mostra a Roma
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, è aperta al pubblico, ancora fino al 21 luglio, “Empire State. Arte a New York oggi”, una mostra che si propone di esplorare i miti e le realtà mutevoli della città di New York intesa come “la nuova Roma”. L’ambiziosa rassegna intergenerazionale propone al pubblico le opere di venticinque artisti newyorkesi, tra emergenti e affermati, ciascuno dei quali è presentato in modo approfondito anche grazie alla presenza di lavori inediti, qui esposti per la prima volta. Concepita da Alex Gartenfeld, curatore indipendente, scrittore ed editor residente a New York, nominato quest’anno curatore presso il Museum of Contemporary Art (MoCA) di Miami, e dal curatore britannico Sir Norman Rosenthal, “Empire State” mostra come attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, i video e le installazioni, gli artisti di “Empire State” hanno esaminato il ruolo di New York nel contesto globale, in un momento in cui la vita urbana è ovunque oggetto di una ridefinizione sempre più veloce. Il titolo della mostra fa riferimento da un lato all’inno hip-hop creato nel 2009 dal re del rap Jay-Z con la musicista Alicia Keys e dall’altro a Empire, un trattato sul capitalismo globale guidato dagli Stati Uniti, pubblicato nel 2000 da Antonio Negri e Michael Hardt. Inoltre, “Empire State” può per certi versi essere considerata la risposta del XXI secolo al celebre ciclo pittorico “The Course of Empire” di Thomas Cole, un artista americano nato in Inghilterra. Realizzate a New York tra il 1833 e il 1836, le imponenti tele di Cole raffigurano l’ascesa e il declino di una città immaginaria situata, proprio come Manhattan, alla foce di un bacino fluviale. Nel 2013, a Roma, “Empire State” utilizza allegorie simili per illustrare le trasformazioni socio-economiche degli Stati Uniti e le loro ripercussioni sul ruolo, la fiducia in sé e la distribuzione del potere nella nazione. L’Empire State Building, un tempo il grattacielo più alto del mondo, è ancora un’attrazione turistica, ma oggi la sua mole sembra piccola in confronto ai mega edifici costruiti nei centri urbani in rapida espansione in remoti angoli del mondo. Il biglietto, intero 12,50 € e ridotto 10 €, permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni. www.palazzoesposizioni.it. In occasione della mostra al Palazzo delle Esposizioni è anche in programma una rassegna cinematografica: “New York nel cinema” (Sala Cinema, ingresso libero fio a esaurimento posti, con possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card). New York è il cinema americano, il set per eccellenza di migliaia di registi, che hanno modellato sulla forma della Grande Mela l’immagine dell’uomo contemporaneo. Negli anni la città ha prodotto ogni genere di pellicola, dal gangster al musical, dal poliziesco al fantasy, dal dramma alla commedia romantica. Grattacieli, strade e locali notturni sono lo sfondo di drammi e storie d’amore, come di loschi traffici tra gangster, poliziotti corrotti e spostati di ogni tipo: un universo umano che ha trovato nelle contraddizioni della grande metropoli l’orizzonte per la propria affermazione ma anche l’inferno della sconfitta. Con questa rassegna ci si può immergere in New York con lo sguardo dei maggiori autori del cinema americano e attraverso una carrellata di capolavori appassionanti, in cui la città è protagonista, viaggiando alla scoperta del centro del mondo contemporaneo, visitandone ogni angolo con la guida di personaggi indimenticabili. Ancora in programma: 1 giugno Basquiat, di Julian Schnabel, 2 e 4 giugno Tredici variazioni sul tema, di Jill Sprecher, 5 e 6 giugno I marciapiedi di New York, di Edward Burns, 7 e 8 giugno La 25a ora, di Spike Lee, 9 e 11 giugno I padroni della notte, di James Gray, 12 e 13 giugno Cloverfield, di Matt Reeves, 14 e 15 giugno Shame, di Steve McQueen.