Quando nel 2007, Sibiu, è stata nominata capitale europea della cultura, pochi ne conoscevano la storia e l’imponente patrimonio artistico e architettonico. Particolari le finestre sui tetti che sembrano palpebre socchiuse
Crocevia tra Oriente e Occidente
Quando nel 2007, assieme al Lussemburgo, Sibiu è stata nominata capitale europea della cultura, non molti ne conoscevano la storia e l’imponente patrimonio artistico e architettonico. Nota per le finestre sui tetti che sembrano palpebre socchiuse, è stata restaurata in gran parte per l’occasione e oggi la città, fondata nel 1190 dai coloni sassoni di Transilvania, si presenta in una veste rinnovata e molto gradevole.
Città commerciale, già nel 1300 era la più ricca e sviluppata della zona e intratteneva rapporti sia con il resto d’Europa sia con l’Oriente. Nei secoli la sua crescita si fa evidente e Sibiu colleziona una lunga serie di primati: vengono aperti il primo laboratorio omeopatico al mondo, la prima farmacia e il primo ospedale, la prima scuola e la prima banca romene, viene fondata l’Associazione Transilvana per la Letteratura Romena e la Cultura del Popolo Romeno – ASTRA. Nel 1860, con il riconoscimento della chiesa ortodossa da parte dell’Impero asburgico, Sibiu diventa sede della Curia metropolitana. Nel 1906 viene eretta la sontuosa Cattedrale che si trova in strada Mitropoliei.
Il cuore urbano
A Sibiu tutto ruota attorno alla Piaţa Mare, la Piazza Grande, sui cui affacciano edifici di grande pregio. Il più bello è sicuramente il Palazzo Bruckenthal, sede del primo museo romeno, altro primato, aperto in città nel 1817. Residenza barocca del barone Samuel von Bruckenthal, raccoglie dipinti delle maggiori scuole europee, mentre una sezione è dedicata alla pittura romena fino al XX secolo. All’interno del palazzo vengono sempre allestite esposizioni temporanee, nell’estate del 2012 i sotterranei hanno ospitato la mostra “Gothic”, un percorso attraverso la reinvenzione colta e letteraria delle leggende legate ai vampiri, alla vita oltre la morte e alle potenzialità creative della scienza.
Fanno parte della direzione del Museo Bruckenthal anche il Museo storico, quello della farmacia, di storia naturale e quello delle armi. Dislocati fra Piazza Piccola e Piazza Huet, raggiungibili attraverso vari passaggi dalla piazza grande, costituiscono una rete di punti di interesse a poche centinaia di metri gli uni dagli altri.
Il ponte sospeso sulle case
Uno dei passaggi che separano il centro, città alta, dalla città bassa è l’ampia strada che conduce dalla Piazza Piccola verso la Piazza degli Orafi. È curiosamente sormontata dal Ponte di ferro del 1859, che starebbe molto bene sopra un corso d’acqua e invece viene a costituire un passaggio urbano in un contesto particolarmente stratificato. È detto anche “ponte delle bugie” in quanto luogo degli incontri fra mercanti e degli appuntamenti fra innamorati, gli uni e gli altri non sempre inclini alla sincerità. Il ponte conduce verso Piazza Huet, dove sorge la Chiesa evangelica, costruita dal 1300 al 1520. Edificio maestoso, è attualmente in restauro. I decoratori lavorano indossando abiti di fattura medievale, creando attorno a sé un’atmosfera molto suggestiva.
Una mummia in città
Ultima attrazione da non perdere assolutamente è il Museo etnologico Franz Binder, con sede nella Piazza Piccola. Una guida molto gentile e preparata accompagna i visitatori prima nella parte dedicata agli ambienti e ai costumi tipici della Romania rurale e poi al piano superiore. Qui è esposta una preziosa collezione di oggetti raccolti da Binder durante il suo lungo soggiorno in Egitto e Sudan. A chiusura del percorso di visita è posta una mummia perfettamente conservata, adagiata sul suo sarcofago. È un ultimo tocco di mistero e fascino, tanto che viene da chiedersi se nelle notti di luna piena la mummia intrattenga qualche enigmatico dialogo con le palpebre socchiuse dei tetti, che paiono ammiccare ai passanti.
Informazioni utili:
Ente Nazionale per il Turismo della Romania in Italia
Tel. 06/4880267 Fax 06/48986281 – www.romania.it – office@romania.it – www.sibiu.ro
a cura di Donatella Sasso e Claudio Benedetto