Ghiacciai, boschi, paesaggi incontaminati, riserve naturali, giardini botanici… Viaggio sulle Alpi a cinque stelle tra Piemonte e Val d’Aosta, dove anche la storia cede ilo passo alla Natura
testo e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti
Ambiente intatto, panorami grandiosi, mobilità dolce, aria frizzante e vette innevate. Un paradiso in terra? Lo sperimentiamo tra Piemonte e Val d’Aosta, in quelle Alpi Occidentali che hanno conosciuto una millenaria storia di passaggi di popoli da un versante all’altro. Ma la storia, qui, è sopraffatta dalla natura, che ancora conserva tutta la sua autenticità. Tanto che il consorzio internazionale Alpine Pearls, nato nel 2006, ha inserito quest’anno ben tre nuove perle, tutte piemontesi, Ceresole Reale, Pragelato e Limone Piemonte, mentre Cogne, in Val d’Aosta, era già presente da tempo. Le “Perle Alpine” offrono garanzie ai turisti che amano un’esperienza di vacanza ecocompatibile: mountain bike, macchine elettriche, navette pubbliche al posto delle auto private, oltre ovviamente gambe e buon passo, sono tutte soluzioni per esplorare la montagna senza inquinare l’ambiente. Andiamo allora spigolando qua e là alcune delle eccellenze alpine davvero imperdibili.
Pragelato: un anfiteatro naturale
Già famosa come sito olimpico nel 2006 per le gare di salto dal trampolino, Pragelato, inserita in un anfiteatro alpino naturale, è una cittadina allungata lungo la Val Chisone, composta da una serie di piccole frazioni tra i 1400 e i 1800 metri di altezza. Ci si arriva da una strada che sale dal Forte di Fenestrelle, la più importante opera militare alpina esistente in Europa, una grandiosa struttura fortificata che è monumento simbolo della provincia di Torino. Il Museo del Costume e delle Tradizioni delle genti alpine di Pragelato spiega la storia di questa piccola comunità, che fu inserita per 400 anni, dal 1343 al 1713, nella Repubblica degli Escartons, un’interessante esperienza di autogoverno, che affrancava le popolazioni delle valli alpine dalle servitù feudali. Nel Museo spiccano gli splendidi costumi femminili ricamati, che si possono ancora vedere indossati nei giorni di festa, segno anche questi di isolamento e quindi di usanze assolutamente originali.
Limone Piemonte: la ferrovia delle meraviglie
In provincia di Cuneo, invece, si apre un’altra recente “Perla Alpina”, regina incontrastata del turismo montano cuneese: Limone Piemonte. Ha una posizione strategica lungo la “ferrovia delle meraviglie”: la Cuneo-Nizza è infatti un’importante e storica linea che congiunge il basso Piemonte alla Liguria e alla Costa Azzurra, attraverso la quale avvengono, da secoli, importanti scambi commerciali e viaggiano, fin dal secolo scorso, flussi turistici considerevoli. La particolarità di Limone è quindi quella di essere una stazione sciistica servita da una linea di comunicazione ferroviaria di importanza internazionale. Questo permette agli ospiti di raggiungere la cittadina comodamente in treno, lasciando a casa l’auto e decidendo, se lo ritengono, di spostarsi esclusivamente con mezzi pubblici. Un ottimo incentivo al rispetto dell’ambiente e alla mobilità dolce, secondo la filosofia delle Perle Alpine. Il comprensorio sciistico della Riserva Bianca, con oltre 80 km di piste, grazie ai nuovi impianti di risalita realizzati in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, è un autentico “paradiso dello sci” nell’arco alpino del basso Piemonte. La quota di sviluppo degli impianti va dai 1050 ai 2100 metri e gode di un innevamento naturale durante l’intera stagione invernale. La maggior parte delle piste é dotata di sistemi di innevamento programmato e presenta differenti gradi di difficoltà in grado di soddisfare tutti, dai principianti agli sciatori esperti. Molti sono gli itinerari e le escursioni anche per gli appassionati di racchette da neve. Tra tutte le strutture di Limone, il Grand Hotel Principe ha sempre goduto di una posizione privilegiata: situato nel “Campo Principe”, da cui prende il nome, era il luogo dove si andavano ad esercitare tutti gli sciatori prima dell’avvento dei grandi impianti di risalita, ed oggi è praticamente l’albergo più suggestivo e comodo per chi voglia salire in quota con la seggiovia del Sole, posizionata proprio di fronte all’albergo. Al suo interno una serie di fotografie degli inizi del ‘900 mostrano questa struttura, regolarmente frequentata tra l’altro dal Principe Umberto di Savoia con la principessa Maria Josè, ai suoi esordi. www.limonepiemonte.it
Nella Valle Orco: Ceresole Reale
Memorie principesche anche nella Valle Orco dove si apre, in provincia di Torino, l’altra nuova “perla” di Ceresole Reale. A 1.600 metri di altezza, tra abeti fittissimi e cime scintillanti, Ceresole accoglie i turisti nella sua aria frizzante e in un panorama incantato, così come nell’800 accoglieva le cacce reali di Vittorio Emanuele II. I Savoia avevano concesso a questo piccolo borgo il titolo “Reale”, per ringraziarlo di aver ceduto gratuitamente al Re il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Proprio queste cacce protette e riservate per diritto dinastico hanno salvato gli stambecchi del Parco Nazionale del Gran Paradiso dal rischio di estinzione. Oggi a Ceresole Reale non si va più a caccia di animali, ma di emozioni. Avventurarsi per sentieri escursionistici, lungo la potente diga di sbarramento che ha creato il Lago di Ceresole oppure lungo la spettacolare strada a tornanti che porta al colle del Nivolet è davvero un’emozione indimenticabile. Arrivati in alto si contempla la vetta del gigante, il Gran Paradiso, unico 4.000 metri tutto in territorio italiano. Ceresole Reale è la porta del versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso, il più antico parco nazionale italiano, che festeggia quest’anno i suoi primi novant’anni con un calendario ricco di iniziative e di appuntamenti. Il Marchio di Qualità Gran Paradiso garantisce l’eccellenza di alcune strutture, come, a Ceresole, il Grand Hotel appena riaperto con il suo ristorante Regina. Costruito nel 1888, il Grand Hotel celebra l’epoca in cui Ceresole Reale era meta turistica di élite, legata alla presenza dei Savoia. Tra gli ospiti dell’albergo ci furono vari membri della famiglia reale e dell’aristocrazia piemontese, la stessa regina Margherita e Giosuè Carducci, che proprio dalle finestre della sua camera trasse ispirazione per l’ode “Piemonte”. www.turismotorino.org – www.pngp.it – www.grandhotelceresole.it
Da Cogne a La Thuile
Il Parco del Gran Paradiso ci conduce dal Piemonte alla Val d’Aosta, dove la “perla” di Cogne si presenta come un’oasi di natura incontaminata. La Valle, protetta da fitti boschi, colpisce immediatamente per la straordinaria ampiezza del prato di Sant’Orso, che affianca il centro abitato, mentre tutto intorno si distende un ambiente alpino intatto, dove riscoprire il piacere del contatto con la natura, tra stupendi prati fioriti e ampi pascoli. www.alpine-pearls.com, www.cognevacanze.com. E’ una “perla” alpina, anche se non inserita nel Consorzio Alpine Pearls, La Thuile, il comune più occidentale della Valle d’Aosta, a 1500 metri circa di altezza, dominata dai 3846 metri del massiccio del Rutor con il suo fantastico ghiacciaio e dalla maestosità della catena del Monte Bianco. Una grande conca soleggiata, appena sotto il Colle del Piccolo San Bernardo, attraverso il quale si passa in Francia, che offre tutto l’anno, in estate e in inverno, mille opportunità di sani divertimenti all’aria aperta. 220 km di itinerari in Mountain Bike, che, dall’alto delle funivie, scendono in paese attraverso i boschi che lo sovrastano, o raggiungono le vicine località savoiarde, itinerari di ciclismo su strada che percorrono strade di grande suggestione, classiche passeggiate da trekking di differenti difficoltà, verso il Belvedere di Arpy, stupenda balconata sulla catena del Bianco, o al rifugio Deffeyes, ai piedi del ghiacciaio del Rutor. Ma non mancano emozioni forti e privilegiate: per esempio l’Heliski, con cui, accompagnati dalle guide alpine, si sale in elicottero in vetta al Rutor o al Miravidi e si scende con gli sci ai piedi nella neve fresca, attraverso scenari davvero unici. Non dimentichiamo anche che molti itinerari in partenza da La Thuile portano a scoprire una storia antica di grande interesse culturale. Nel Colle del Piccolo San Bernardo si trova un Cromlech, uno dei rari cerchi megalitici presenti in Italia, di grande interesse storico e astronomico, probabilmente del 3000 a.C., un’alta colonna di porfido grezzo che ora sostiene la statua di San Bernardo, il giardino botanico di Chanousia, nato nel 1897 dalla volontà dell’abate Pierre Chanoux, rettore del famoso Ospizio, dove si possono ammirare circa 2500 specie di piante alpine e provenienti da tutto il mondo, in un paesaggio di grande bellezza, in vista della grandiosa mole del Monte Bianco. Infine, concluse le passeggiate all’aria aperta, La Thuile, Città del Cioccolato dal 2009, ci attende con le sue golosità. Dalla Tometta, un dolce coperto da brevetto a base di cioccolato al latte, gianduja e nocciole del Piemonte IGP, alla fondue au chocolat, ai gelati artigianali, ai Chocomenù speciali, che caratterizzano l’iniziativa “Cioccolando in alta quota” con piatti dolci e salati in abbinamenti insoliti e audaci: ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, spaziando dalle baite in montagna agli accoglienti ristoranti in città, alle intriganti pasticcerie e caffè letterari. www.lathuile.it
I dinosauri di Courmayeur
Ed ecco infine Courmayeur, mondana e sofisticata, la località più blasonata dell’arco alpino occidentale, che offre il privilegio di sciare e camminare ai piedi di un Gigante come il Monte Bianco. Ma anche l’emozione di sentirsi immersi nello spettacolo della natura, il piacere di prendere parte a grandi eventi culturali. Per esempio, fino al 6 gennaio 2013, con “Dinosauri in carne e ossa”, la sala polivalente del Forum Sport Center si trasforma in un percorso alla scoperta della paleontologia e della storia del nostro pianeta. Oltre alle ricostruzioni iperrealiste degli animali preistorici, sia dinosauri che grandi mammiferi, il pubblico potrà ammirare le ricostruzioni ambientali, i pannelli didattici, i laboratori e molto altro, frutto di un’opera accurata di divulgazione scientifica, adatta a grandi e piccini. Sullo sfondo della catena del Monte Bianco questa capitale dell’alpinismo mondiale e dello sci non offre solo piste innevate e scalate memorabili, ma anche intrattenimento nei lounge bar e locali di tendenza del centro e un’ottima cucina anche ad altissima quota. Il calore degli eventi della tradizione (come Rhémy de Noël, il Babbo Natale di Courmayeur, la fiaccolata sulla neve di Capodanno o il Carnevale, con i coloratissimi “Beuffon”) scalda l’inverno di visitatori e habitué. http://www.courmayeur.it/