In Valle d’Aosta ogni stagione ha i suoi frutti e sempre è una buona occasione per far festa. Finita l’estate è proprio in questa stagione che si raccolgono i frutti migliori, i frutti che hanno reso celebri le ricette della cucina Savoiarda.
Patate, porri, zucche, cavoli, bietole, mele, castagne, noci, ma anche fontina d’alpeggio, toma, miele, mirtilli, selvaggina, lardo e vino novello sono solo alcuni dei prodotti alla base di sfiziosi menù pensati per riscaldare le sere delle prime giornate rabbuiate dall’ora solare, o rinfrescare i colpi di coda sempre più frequenti di estati lunghe che stentano a cedere il passo anche dopo l’equinozio settembrino.
Una vacanza da queste parti è un viaggio tra i gusti si potrà, per esempio, scoprire che la famosa “Seuppa valpellinentse”, la zuppa fatta di brodo di carne, fette o crostoni di pane, fontina, burro fuso e cavolo tipica della Valpelline, diventa nella valle del Gran San Bernardo la Seuppa y Plat se la si propone senza cavolo, o la Cognentse, a Cogne nel cuore del parco del Gran Paradiso, se si sostituisce il cavolo con il riso.
Oppure si potrà scovare che ad Aosta, ossia nella romana Augusta Praetoria, avamposto verso il Nord Europa fondato da Terenzio Varrone nel 25 a. C., la mela delizia viene utilizzata per preparare una sfogliata a base di marmellata di albicocche e savoiardi, mentre a pochi chilometri, ad Aymavilles, proprio dove sempre i romani costruendo un avveniristico acquedotto riuscirono a convertire i secchi prati in rigogliosi frutteti, la “mela renetta in gabbia” avvolge con l’aiuto della pasta a sfoglia la confettura di pesche. A Issogne, invece, ai piedi del castello che nel 1494 ospitò il re di Francia Carlo VIII, questo frutto viene nominato sovrano di un risotto insaporito con vino bianco, burro, scalogno brodo, panna, toma stagionata, uova, sale e pepe.
O ancora, si potrà imparare a degustare un pranzo a base di castagne, ritrovandole per esempio nell’antipasto di Arnad – il paese del Lardo Dop – insieme alle tartine di pane nero, lardo e miele, oppure scoprendole nei primi piatti a Châtillon/Saint-Vincent nel Pelaud (un orzotto che in un azzardo culinario da fare invidia alla rinomata casa da Gioco le abbina a carote, zucchine, patate, fontina e cipolla). Gli gnocchi di farina di castagne innaffiati di burro si degustano anche a Champorcher, prima di una visita al Parco naturale regionale del Mont-Avic, alla scoperta del pino uncinato e del crociere, l’uccellino con il becco incrociato necessario per aprire come delle scatolette le pigne per scovare i saporiti pinoli. Si potrà invece assaporarle come dolce a Courmayeur nella torta Monte Bianco (il dessert più alto d’Europa quanto a calorie, a base di panna, cioccolato, vanillina e cannella) e a Bard nei marron glacé proposti in cima al Forte, la splendida roccaforte, teatro di spettacoli e concerti di respiro internazionale.
Come è evidente, il gioco è molto semplice: tanto maggiori saranno la fantasia, la voglia di scoprire nuovi sapori e di conoscere le bellezze naturali e culturali della Valle d’Aosta, tanto più divertente risulterà la caccia al tesoro, un aiuto potrebbe venire dalla lettura di “Cucina di tradizione en Vallée d’Aoste. Itinerario gastronomico suggerito dall’Unione Cuochi della Valle d’Aosta” il libro a cura di Cristiana Toux edito da Arti grafiche Duc.
Per i novizi, i meno pratici o i più pigri ecco di seguito qualche suggerimento per iniziare al meglio questo viaggio nei sapori della tradizione:
Da giovedì 23 a domenica 27 settembre a Chambave si svolgerà la Féta di Résen. La Festa dell’uva in questo paese della media valle rappresenta uno dei momenti enogastronomici più interessanti dell’intera regione con un programma che negli anni si è arricchito di suggestivi eventi collaterali. Dal Tor du Muscat, una corsa a piedi tra i vigneti, alla Coursa di Bosse, il palio delle botti a squadre tra le Città del Vino valdostane lungo le vie del borgo, per non dimenticare le Crotte dou Bor, l’appuntamento serale con le cantine private nel borgo di Chambave che per l’occasione si aprono ai visitatori in un percorso dei sapori locali.
Info: Ufficio del Turismo di Saint-Vincent, tel. 0166.512239.
Domenica 7 ottobre a Gressan e domenica 14 ottobre ad Antey-Saint-André si terrà la Festa della mela, il frutto più coltivato in Valle d’Aosta. Si tratta di un’occasione golosa per assaporare le specialità culinarie realizzate con le differenti tipologie di mela: dalle gelatine, alle marmellate, ai succhi di frutta, al sidro, alle torte e alle crostate. In particolare, a Gressan i festeggiamenti coincidono con il concorso che assegna il riconoscimento alla migliore produzione locale. Ad Antey, invece, nelle vie del vecchio borgo, i sempre più numerosi espositori mettono in vendita delizie di ogni tipo, rigorosamente preparate con le ‘pommes’.
Info: Ufficio del Turismo di Aosta, tel. 0165.236627
Domenica 14 ottobre Bard ospita il Marché au Fort. Nella suggestiva cornice del Borgo medievale, sovrastato dall’imponente Forte, va in scena la vetrina enogastronomica di presentazione, degustazione e vendita dei prodotti della cultura alimentare valdostana; qui sono esposti tutti i sapori della Valle d’Aosta, descritti “in diretta” dai produttori che ne illustrano i segreti. I partecipanti, grandi e piccini, sono coinvolti in animazioni e performance lungo le vie del borgo.
Info: Ufficio del Turismo di Pont-Saint-Martin, tel. 0125.804843
Sabato 27 e domenica 28 ottobre Châtillon ospita la IX Sagra del miele e dei suoi derivati e il XVIII Concorso mieli della Valle d’Aosta. La via centrale del borgo, invasa dalle bancarelle dei produttori locali di Miel du Val d’Aoste, diventa, per un giorno, il luogo prediletto dagli amanti di questo goloso alimento, i quali possono sfruttare l’occasione anche per degustare squisiti dolci a tema.
Info: Ufficio del Turismo di Saint-Vincent, tel. 0166.512239
Maggiori informazioni: www.lovevda.it