Bologna è famosa per la sua università. È una città ricchissima di arte e cultura e l’enogastronomia è uno dei suoi punti di forza e riconoscibilità nel mondo. L’atmosfera natalizia la rende, se possibile, ancora più bella. Ma siete sicuri di conoscerla bene?
di Valentina Brambilla
A Bologna è già tutto pronto per il Natale. Come da tradizione, qualche giorno fa la città si è illuminata in occasione delle feste. In un momento la “luce” è scesa dalla Torre degli Asinelli, poi lungo via Rizzoli, via Ugo Bassi, via Indipendenza, via D’Azeglio, il Quadrilatero, via San Felice, via Castiglione e in tante altre vie del centro come della periferia. L’iniziativa, nota con il nome di Città della Luce, è stata realizzata da Confcommercio Ascom Bologna e durerà per il periodo delle festività natalizie, avvolgendo il capoluogo di una magica atmosfera. Non perdete dunque l’occasione di vedere una Bologna illuminata a festa, con quello scintillio che rende ancora più belle le sue vie e le sue piazze, più romantiche le passeggiate lunghi i portici, e che è la scenografia ideale per lo shopping alla ricerca dei regali (impossibile non trovare l’ispirazione tra i numerosissimi negozi di ogni genere che ci sono in città). A dire il vero conoscevamo già Bologna, ma vederla così ci ha regalato una bella sensazione, come se la vedessimo per la prima volta. Sarà che le illuminazioni e gli alberi di Natale regalano sempre quel non so che in più, ma l’albero in Piazza Nettuno, un grande abete rosso alto 18 metri, donato quest’anno dalla città di San Candido, Bolzano, sembra quasi esaltare la Fontana del Nettuno, che pure è già di per sé un monumento importante, una fontana monumentale che, per via delle sue dimensioni, viene chiamata dai bolognesi “il Gigante” (al Zigànt in dialetto bolognese)…
Proprio il Nettuno è un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta, o alla riscoperta di Bologna, con le sue realtà artistiche e storiche, Piazza Maggiore, Palazzo Re Enzo, Palazzo d’Accursio, l’imponente Basilica di San Petronio, lo splendido Archiginnasio (www.archiginnasio.it) e così l’Abbazia di Santo Stefano, Palazzo della Mercanzia e le Due Torri, senza dimenticarsi di entrare qua e là in alcune delle sue botteghe storiche che, oltre a essere ricche di tesori enogastronomici, sono un trionfo di colori e di particolari che catturano anche l’occhio più distratto.
È certamente vero che la Torre degli Asinelli è il simbolo della “Turrita Bologna”, bella da vedere ma che vale la pena anche “scalare”, per godere della vista spettacolare che, grazie ai suoi 97.20 metri di altezza, offre sulla città e sui colli circostanti fino al Mar Adriatico. Impossibile non pensare alla sua “vicina”, la Torre Garisenda, anch’essa visibilmente inclinata come la “sorella”, più bassa ma non meno affascinante, ma non si deve correre il rischio di “fermarsi lì sotto”. Conoscere le Torri non significa conoscere Bologna. Quanti dei quasi 40 km di portici che caratterizzano la città avete percorso? Avete ammirato i Palazzi di via Galliera? E la sala dedicata a Giasone, capolavoro indiscusso della pittura seicentesca di Palazzo Fava (www.genusbononiae.it/index.php?pag=26)?
Sapete cos’è il torrente Aposa? È un torrente cittadino che scorre sotto il centro storico, visto che a partire dal medioevo è stato coperto, e che è oggi in parte visitabile. Non perdete dunque l’occasione di una visita guidata nel “ventre misterioso” della città, che sicuramente i più ignorano. Conoscete i presepi e le tradizioni natalizie bolognesi? Un’occasione per scoprire la lunga e importante storia della tradizione presepiale bolognese viene data il 17 e il 18 dicembre, appuntamento nel pomeriggio in Strada Maggiore 23. Per conoscere i dettagli e per cogliere tanti altri spunti e suggerimenti per vedere Bologna come forse non l’avete mai vista vi suggeriamo di consultare il sito www.bolognaincoming.it
Dove mangiare
Sarebbe un peccato non fermarsi per un aperitivo all’Osteria del sole, insegna storica in Vicolo Ranocchi. E sarebbe un peccato, non solo perché vanta una lunga tradizione, ovvero l’anno di apertura che è il 1486, ma anche per la sua atmosfera “genuina” e per la sua particolarità: si serve solo vino e da qualche tempo anche birra. L’acqua è di rubinetto. Il cibo si porta da casa o si acquista nell’adiacente mercato.
Osteria De’ Poeti. Si trova in un Palazzo Senatorio eretto nel 1400, nel centro dell’antico borgo cittadino. Dopo le recenti ristrutturazioni il locale si presenta storicamente immutato con le caratteristiche volte a vela, il camino del Quattrocento, le cantine, il pozzo dell’acqua, il banco originale per la vendita al pubblico. Una cucina tradizionale davvero da non perdere. www.osteriadepoeti.com
Cantina Bentivoglio. Nelle cantine del cinquecentesco Palazzo Bentivoglio, il Palazzo della famiglia Bentivoglio che ha governato Bologna nel XIV secolo, in zona universitaria, c’è un luogo dove ogni sera i profumi della cucina petroniana si fondono con le note del jazz. Una meta obbligata per chi vuole vivere la notte bolognese gustandone le specialità enogastronomiche e l’atmosfera soft. www.cantinabentivoglio.it
Ristorante La Capriata. Si trova in uno degli angoli più suggestivi e affascinanti del centro di Bologna, a pochi passi dalla bellissima Piazza S. Stefano. L’ambiente molto curato è una perfetta cornice per un’esperienza enogastronomica di livello. Si organizzano spesso serate “a tema”. www.lacapriata.com
Antica Trattoria del Cacciatore. Sin dal 1800 rappresenta un luogo di ristoro per eccellenza: a quell’epoca in particolare per i cacciatori che attraversavano al guado il Reno per raggiungere le valli aldilà. Il Locale non è in centro a Bologna ma merita senza dubbio per l’ottima cucina tradizionale bolognese (superbe le paste fresche fatte a mano).
Dove dormire
All’Hotel Tre Vecchi, della catena di alberghi bolognesi Zanhotel, consigliato per l’ottimo rapporto qualità prezzo e per essere praticamente in centro città. Comodissimo anche se si raggiunge Bologna in treno (ci si arriva comodamente anche a piedi), si trova su una delle vie cittadine principali, a due passi da Piazza Maggiore. Di fronte all’Arena del Sole, il Teatro Stabile di Bologna, potrete immaginare com’era quella zona quando le carrozze trainate dai cavalli lasciavano le personalità importanti davanti al Teatro. Un che di quel passato si percepisce davanti a quella bellissima facciata neoclassica dove campeggia l’iscrizione “luogo dato agli spettacoli diurni”, come se d’un tratto si potesse sentire in lontananza il trotto di un cavallo…ma fintanto che siete fuori, perché varcate le porte del Tre Vecchi penserete solo a godervi i comfort di un quattro stelle in centro città, in una città vivace e che offre di tutto e di più. www.zanhotel.it/ita/hotels/trevecchi