Tra amori perduti e la passione per l’arte, il saluto al nuovo anno
Un singolare museo a Zagabria e un maestro dell’arte per la fine del 2010
a cura di Max Pavan
Il mese di dicembre porta con sé, oltre alle feste e alla voglia di trascorrere un po’ di tempo con le persone più care, anche l’opportunità di tracciare bilanci.
Nella speranza che quello che sta per chiudersi sia stato un anno ricco di cose belle per tutti voi, immaginiamo che qualcuno possa aver visto chiudersi proprio negli ultimi dodici mesi una storia d’amore.
Se affrontiamo l’argomento in questa rubrica è perché da alcuni anni è stato aperto a Zagabria un museo molto particolare: quello delle “Relazioni Finite”
Quando un legame si rompe, si presenta tra gli altri un quesito: cosa fare di tutti gli oggetti che in qualche modo riportano alla mente e al cuore ricordi di ciò che non è più? Per rispondere all’atroce quesito, Olinka Vistika e Drazen Grubisc, anche loro ex coppia, hanno pensato di aprire un luogo dove è possibile disfarsi dei brutti ricordi di un amore che da soli non saremmo stati in grado di cancellare. Vi si possono trovare tutti i souvenir, i regali, le lettere e tutto ciò che riporta alla mente una storia finita.
Collegandosi al sito, si possono trovare tutte le indicazioni per partecipare al progetto.
La genialità dell’idea è dimostrata dal successo che il pubblico di tutto il mondo continua a tributare al Museo: dopo aver portato in tour per il mondo alcuni degli esemplari esposti a Zagabria, gli organizzatori hanno contato al loro rientro oltre mille visitatori durante la prima settimana di riapertura della sede storica del museo.
La speranza è che, per tante storie che finiscono, almeno altrettante stiano per nascere, magari proprio all’alba del nuovo anno.
Per info: http://new.brokenships.com/en
Passiamo a una storia d’amore che, al contrario di quanto raccontato poco sopra, non è destinata a finire: è quella tra uno dei maestri dell’arte del periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo e la scultura. La vicenda artistica di Pierre Auguste Rodin è al centro di un’importante esposizione aperta a Palazzo Leone da Perego di Legnano fino al prossimo 20 marzo: RODIN, LE ORIGINI DEL GENIO. Si tratta di un’occasione imperdibile: è la più importante e ampia mostra mai realizzata in Italia sul grande artista francese. Vi sono esposte 65 sculture, 26 disegni e 19 dipinti, oltre a fotografie originali dell’epoca in cui visse e operò l’artista, per un totale di 120 opere (molte delle quali per la prima volta nel nostro Paese), che ripercorrono il periodo di formazione di Rodin, fino alla travagliata realizzazione della sua opera più famosa: la Porta dell’Inferno (1884).
Il percorso espositivo presenta capolavori dell’artista che rivoluzionò la scultura contemporanea (Giovanni Battista, Il Pensatore, Il Bacio, Le Grandi Ombre), in un viaggio che parte dalle prime esperienze per arrivare alla piena affermazione. A Legnano sono esposti anche gessi, dipinti e lavori accademici.
Vi si possono ammirare pezzi quali L’Uomo dal Naso Rotto – rifiutato al Salon ufficiale di Parigi -, L’Età del Bronzo, La Défense, oltre a opere che hanno scandito la strada verso La Porta dell’Inferno.
Per info: www.mostrarodin.it