Fotografare un evento
Dopo i primi approcci con la tecnica fotografica, probabilmente viene voglia di sperimentare le proprie capacità fotografando uno spettacolo, una manifestazione, un concerto.
A questo punto dobbiamo prepararci in anticipo per portare a casa un buon risultato. Cominciamo con:
accreditarsi
Trovare un accredito per la manifestazione, un permesso, un pass. Per avere libertà di movimento e poter scegliere da dove scattare non possiamo rimanere tra il pubblico, ma dobbiamo poterci muovere oltre le eventuali transenne.
attrezzatura adeguata
La nostra attrezzatura fotografica non dovrebbe limitarci. Per un evento è consigliabile avere: 2 corpi macchina, 1 zoom 24-70 mm, 1 zoom 70-200 mm, 1 flash.
informarsi
Prendere informazioni approfondite sulla manifestazione (anche sul percorso, orari, condizioni meteo, illuminazione artificiale ecc.). Prima dell’evento prendiamo informazioni su internet e qualche telefonata agli organizzatori. Sul posto informiamoci, con il pubblico e gli organizzatori, su cosa avverrà, il percorso dell’eventuale corteo, sulle regole dell’eventuale gioco. Dobbiamo intuire in anticipo quale saranno i luoghi adeguati, con la luce migliore, dove dovremmo posizionarci.
immaginare le foto
Dobbiamo immaginare, e prendere appunti, sul tipo di foto che vorremmo fare. Per esempio: se un corteo entra in uno stadio e poi ci sarà una gara alle 17 di una bella giornata estiva, dobbiamo immaginare che le ombre saranno lunghe e ci sarà molto contrasto tra le zone di luce e di ombra.
Possiamo immaginare di scattare delle foto panoramiche al corteo entrante nello stadio posizionandoci in alto (sugli spalti, in mezzo al pubblico, con il sole più o meno alle nostre spalle) per poi velocemente scendere in campo e scattare in modo ravvicinato considerando che la luce con un’angolazione troppo laterale restituisce ampie zone di ombre scure.
Ora che ci siamo preparati come dei professionisti possiamo documentare l’evento muovendoci con discrezione e sicurezza.
Non dobbiamo avere timore nel gestire la situazione per quell’attimo che compete il nostro scatto. Se capita di dover occupare la visuale al pubblico, facciamolo velocemente, se riteniamo che sia l’angolatura migliore per lo scatto.
Se ci sono fotografi ufficiali non dobbiamo mai metterci davanti ai loro obiettivi. Cogliamo le sottigliezze e concentriamoci sui dettagli.
Raccontando una storia attraverso le immagini, possiamo trasmettere il significato di un evento senza doverlo esprimere esplicitamente. Durante un evento si deve fotografare quello che succede nel momento esatto in cui accade, e ciò avviene spesso in modo caotico.
Nulla è predisposto e sono rare le occasioni in cui tutte le condizioni per scattare foto interessanti si verificano contemporaneamente.
Per documentare questa rubrica ho scelto il Corteo storico di Federico II ed il torneo dei rioni, una rievocazione storica annuale risalente al XIII secolo, che si svolge in Puglia, ad Oria, nel mese di agosto.
La manifestazione prevede la presenza di circa 1000 figuranti, dura l’intera giornata, si svolge in diversi punti della cittadina e si susseguono situazioni lente e veloci (corteo e torneo).
Come potete vedere dalla selezione di foto proposte ho dovuto adeguare la tecnica fotografica a diverse situazioni:
Luce diurna: la bella giornata non crea problemi di esposizione ma è necessario trovare la giusta angolazione per avere il soggetto illuminato con una buona luce e senza ombre scure sugli occhi.
Luce radente: il sole scende e le ombre s’allungano. Diventa più complesso trovare la giusta angolazione. In alcuni casi il flash può schiarire leggermente le ombre. Guardate la foto della dama che porge la mano al cavaliere.
Ho dovuto usare il flash altrimenti le ombre molto scure avrebbero reso inutilizzabile la foto.
Oltre al flash ho aspettato che i due volti fossero entrambi illuminati dal sole.
Luce artificiale: il gioco si fa duro. Se il soggetto è fermo ed illuminato devo aumentare la sensibilità ISO (se non uso il flash potrebbe essere necessario arrivare a 12.000 ISO), il diaframma a f 5,6 e i tempi di scatto a 1/60.
Se il soggetto è in movimento necessariamente devo aumentare anche il tempo si scatto che potrebbe arrivare anche a 1/500 (per non avere micromosso con un tele di 200 mm), e necessariamente devo aprire di più il diaframma e aumentare l’ISO.
In questa situazione limite conta molto la mia percezione di cosa accadrà, dove sono le luci e come si muoveranno i soggetti. Devo aspettare che il soggetto, in una posizione significativa, sia raggiunto dal giusto fascio di luce.
Festival della fotografia etica
Grande fotografia per raccontare l’attualità e arrivare al pubblico parlando direttamente alle coscienze.
L’ottava edizione della rassegna internazionale, a Lodi dal 7 al 29 ottobre prossimi, sarà “speciale”.
Il Festival comincia a godere appieno dei frutti del prestigio internazionale che si è conquistato nelle sette precedenti edizioni e il livello delle proposte quest’anno è ancora più elevato.
Una delle sezioni, tra le più attese dal pubblico che affolla i 4 fine settimana di ottobre in cui si incentra il Festival, è però già ufficiale.
Si tratta dello Spazio ONG 2017, la sezione che vede organizzazioni non governative di tutto il mondo, impegnate nel sociale, raccontare – con il mezzo della fotografia – al pubblico del Festival le proprie esperienze sul campo.
Sarà edizione “potente” che, per la qualità delle mostre, per il livello degli incontri, workshop, letture portfolio, presentazioni di libri e per le visite guidate proposte dalla attivissima Sezione Educazione.
Per quattro settimane dense di proposte, di grande fotografia e soprattutto di straordinaria umanità. A Lodi, dal 7 al 29 ottobre.
www.festivaldellafotografiaetica.it
a cura di Marco Asprea