Il periodo natalizio rappresenta una ghiottissima occasione per scoprire la capitale europea della cultura. Vero gioiello nel cuore del Vecchio Continente
di Roberto M. Polce – foto di Roberto M. Polce e Città di Wrocław
Uno dei 12 mercatini di Natale più belli d’Europa
Un’occasione ghiotta per diverse ragioni e in varie accezioni. Innanzitutto, ed è fin troppo ovvio, dal punto di vista enogastronomico. Dall’11 novembre al 22 dicembre, infatti, in questa deliziosa città mitteleuropea si tiene un affascinante mercatino di Natale. Inaugurato solo 8 anni fa si è già guadagnato la fama– “Huffington Post” dixit! – di essere uno dei 12 più interessanti d’Europa, insieme a quelli più antichi e blasonati di Vienna, Strasburgo, Bolzano, Norimberga… Ai sempre più numerosi visitatori che vi arrivano da ogni parte d’Europa, il mercatino di Natale di Breslavia – incastonato nella splendida piazza del Mercato della Città Vecchia dominata da un Municipio tardogotico ritenuto uno dei più belli d’Europa – propone originali prodotti regionali polacchi, dall’artigianato artistico, ai salumi, dalle vodke ai lini ricamati a mano, dai giocattoli tradizionali ai dolciumi tipici. Fra le tante casette di legno stracolme di luci, colori, suoni e profumi che fanno del periodo dell’Avvento forse il momento più magico dell’anno, non poteva mancare uno stand dedicato ai famosi gnomi di Breslavia, fra i quali compare – solo in questo periodo, per poi sparire dalla città per i restanti 11 mesi dell’anno – anche lo gnomo Prezentuś (che potremmo tradurre in italiano come Regalaio o Dònolo).
Gnomi in primo piano
Gli gnometti – in forma di statuine di bronzo delle dimensioni di una trentina di centimetri sparse nei punti più svariati della città – hanno cominciato a fare la loro comparsa a Breslavia a partire dal 2005 come omaggio ai militanti dell’Alternativa Arancione, che negli anni ’80 del ‘900 conducevano un’opposizione ironica al regime a colpi di happening che ridicolizzavano le celebrazioni ufficiali del potere comunista. Iniziata la cosa quasi per gioco, gli gnomi di Breslavia si sono ormai iscritti nel panorama cittadino fino a diventarne una delle attrazioni turistiche più intriganti, moltiplicandosi rapidamente fino a diventare oggi più di 300. Al punto di avere ormai bisogno, per chi desideri rintracciarli tutti in una sorta di safari fotografico, di una mappa, fornita ai visitatori nei centri di informazione turistica della città (www.wroclaw-info.pl).
La Venezia del Nord
L’appellativo “Venezia del Nord”, senz’altro un pochino esagerato, è stato associato a Breslavia/ Wrocław soprattutto per il fatto di sorgere sull’acqua (il fiume Odra con ramificazioni e affluenti), su 12 isole collegate da decine di ponti. In ogni caso, pur non potendosi paragonare alla perla adriatica per fascino e atmosfera, Breslavia possiede uno dei centri storici più belli d’Europa, con un tessuto urbano costituito da un concentrato di splendidi edifici costellato di emergenze monumentali che spaziano dal gotico al postmoderno, passando per il rinascimento, il barocco e l’eclettismo di fine ‘800. Fra i tanti monumenti assolutamente da non perdere, la cattedrale di S. Giovanni Battista, ma anche il Panorama di Racławice, un grande diorama del 1894, uno dei più belli e meglio conservati d’Europa, che presenta con effetti tridimensionali la scena della battaglia di Racławice, il novecentesco Palazzetto del Centenario, Hala Stulecia (progettato da Max Berg nel 1913 e oggi iscritto nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco) e il Forum Nazionale della Musica, appena inaugurato, proprio accanto al Palazzo Reale a sua volta fresco di restauro e sede del Museo Civico con la mostra “I Mille anni di Wroclaw”.
Breslavia o Wrocław?
Data la storia tempestosa della regione, Breslavia nel corso dei secoli passò più volte di mano cambiando innumerevoli volte il suo nome. A partire dal X secolo, l’insediamento fortificato sorto sull’odierna isola della Cattedrale era chiamato Wratislavia, dal nome del suo leggendario fondatore, il duca boemo Vratislav I. Da una sua variante per evoluzione potrebbe essersi originato Wrocław, l’attuale nome polacco della città. Dopo l’invasione tatara del 1241, nel borgo affluirono molti coloni germanici e nelle fonti scritte comincia a comparire con diverse grafie il nome tedesco che evolverà infine in Breslau, all’origine dell’esonimo storicamente in uso in Italia: Breslavia. Dopo la seconda guerra mondiale a Breslau, ripopolata in gran parte con i polacchi espatriati da Leopoli e dall’Ucraina occidentale, viene restituito il nome slavo di Wrocław (pronuncia: vròtsuaf). Se potete, chiamatela così: la parola Breslavia (o, peggio ancora, Breslau) può risvegliare nei suoi abitanti lo spettro della passata appartenenza della città al mondo austro-tedesco (dal 1526 al 1945).
Largo ai giovani
Breslavia è, dopo Varsavia e Cracovia, il terzo centro universitario polacco, in cui ogni anno studiano circa 140mila studenti, a fronte di 635mila abitanti complessivi. E questo si nota immediatamente arrivando in città, in particolare nel centro storico, animato da una gran quantità di giovani: qui infatti sorge la celebre Università Leopoldina, affacciata sull’Odra poche decine di metri a nord della piazza del Mercato, uno splendido esempio di barocco della prima metà del ‘700 oggi sede degli indirizzi umanistici e scientifici dell’Università di Breslavia in cui studiano oltre 30mila studenti. Studenti che, va da sé, nelle ore libere vivacizzano i numerosi locali spuntati come funghi in tutta l’area della Città Vecchia. Locali che presto – per soddisfare le necessità di una così ampia, e importante, porzione di popolazione, sono cominciati a nascere in gran numero anche nei quartieri limitrofi – uno dei quali è oggi diventato il punto di riferimento imprescindibile per lo svago serale. Si tratta del Quartiere dei Quattro Templi o delle Quattro Confessioni, un’area appena a ovest della Città Vecchia racchiusa fra le vie Kazimierza Wielkiego, Krupnicza, Włodkowica e św. Mikołaja, nei cui cortili sono spuntati in gran quantità pub, caffè, ristoranti, discoteche, ma anche boutique alternative, gallerie d’arte e curiosi negozietti di ogni sorta. Questo immenso pubblico giovanile costituisce anche il bacino potenziale più attento e curioso cui attingono i numerosissimi festival e manifestazioni culturali che animano e arricchiscono la vita cittadina nel corso di tutto l’anno (per un elenco completo: http://www.wroclaw.pl/wroclawskie-festiwale).
Testimone della cultura
Nel 2008 Wrocław prese la decisione di entrare in competizione per il titolo di Capitale europea della cultura 2016. Erano in lizza una decina di altre città polacche, alcune delle quali del calibro di Varsavia, Danzica, Łódź, Poznań e Toruń. In passato, il titolo di capitale europea della cultura era toccato soltanto a un’altra città polacca, vale a dire Cracovia, nel 2000, proprio nell’anno in cui l’Unione Europea aveva cominciato a sostenere con più intensità la necessità di rafforzare i legami culturali fra le diverse aree del nostro continente. Ricordiamo che il progetto di istituire ogni anno una capitale europea della cultura era nato nel 1985 da un’idea della donna politica greca Melina Mercouri, con lo scopo di rinvigorire la collaborazione fra i diversi stati europei nell’ambito della cultura, ma anche di attrarre l’attenzione di tutto il continente sulla città volta per volta prescelta. La prima capitale europea della cultura era stata allora Atene. A partire dal 2009 si è deciso ogni anno di eleggere due capitali della cultura, una città della “Vecchia Europa” e una della cosiddetta “Nuova Europa”. Nel 2016, accanto a Wrocław, l’altra capitale europea della cultura sarà la spagnola San Sebastián.
2016: un anno traboccante di eventi
Grazie all’alta qualità dei suoi progetti culturali, nel 2011 Wrocław viene scelta fra le 12 città partecipanti per la Polonia, e immediatamente essa comincia a prepararsi sempre più intensamente al grande evento storico che durerà per tutto il 2016 e che il sindaco Rafał Dutkiewicz, durante la presentazione del programma ufficiale dell’evento a giugno del 2015, ha definito “l’anno più importante nella storia di Wrocław del dopoguerra. Vogliamo e miriamo ad ampliare la nostra partecipazione alla cultura, contiamo su una crescita del turismo. Desideriamo che Wrocław sia una metropoli apertissima, iscritta definitivamente nella mappa d’Europa e del mondo”. “Będzie się działo!” – direbbero i polacchi. Ovvero, come diremmo noi: “Se ne vedranno delle belle!”
Siti utili
www.wroclaw.pl/it: sito ufficiale della città con tante informazioni, anche in italiano
www.wroclaw2016.pl: sito ufficiale di Wrocław Capitale Europea della Cultura 2016
www.wroclaw-info.pl: centro di informazione turistica di Wrocław
www.polonia.travel/it: informazioni turistiche sulla Polonia