di Valentina Brambilla
Mostra KLIMT Alle origini di un mito, a Palazzo Reale a Milano
La mostra KLIMT Alle origini di un mito, organizzata dal Comune di Milano, Palazzo Reale, 24 ORE Cultura e Arthemisia Group, realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna e curata da Alfred Weidinger, affermato studioso di Klimt e vicedirettore del Belvedere, presenta per la prima volta a Milano alcuni dei più noti capolavori provenienti dai più importanti musei. La mostra si propone di indagare i rapporti familiari e affettivi di Klimt, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua grande passione per il teatro e la musica attraverso l’esposizione di opere provenienti anche da altri importanti musei, tra cui diversi capolavori come Adamo ed Eva (Adam and Eve), Giuditta II, Girasole (Sonnenblume) e Acqua mossa (Bewegtes Wasser).Venti gli oli di Gustav Klimt che si possono ammirare fino al 13 luglio 2014: una raccolta straordinaria se si pensa che sono cento al mondo i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia e che il Museo Belvedere, in occasione del 150°anniversario della nascita di Klimt, ha esposto un totale di 40 oli nella grande mostra del 2012 che dava conto della formazione, dello sviluppo e dell’apice della carriera artistica del genio austriaco. La riproduzione dell’originale del “Fregio di Beethovenâ€, esposto nel 1902  a Vienna all’interno del Palazzo della Secessione costruito nel 1897, occupa un’intera sala in mostra. www.klimtmilano.it – http://www.youtube.com/watch?v=c8vKM80YxDA#t=24
A Rimini la prima Biennale del Disegno: alla scoperta del volto artistico della città . Fino all’8 giugno
Da Parmigianino a Kentridge, da Guercino a Fontana, da Tintoretto a Baccarini, da Hugo Pratt a Federico Fellini, da Keith Haring a Coppedè, a un inedito disegno di Dudovich chiudendo con i contemporanei Toccafondo e Nicoletta Ceccoli. Più di 20 mostre allestite dal 12 aprile all’8 giugno in contemporanea in altrettanti luoghi prestigiosi, pubblici e privati, trasformano per due mesi la città di Rimini nella capitale del Disegno. È la prima edizione della Biennale del Disegno di Rimini (www.biennaledisegnorimini.it), ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, omaggio al “primato†che il disegno si aggiudica secolarmente nelle arti come pratica e disciplina che percorre trasversalmente la storia dell’arte e converge con forza in moltissimi processi artistici. In mostra mille disegni, un corpus di opere unico nel suo genere ospitato nei luoghi più significativi di Rimini per un percorso teso all’analisi della figurazione grafica in tutte le sue declinazioni: il Disegno come strumento preparatorio nella pittura antica – da Parmigianino a Tintoretto a Guercino – o in quella moderna – da Emilio Vedova a Fontana passando per Fortunato Depero – il Disegno come espressività simbolica, nell’opera di Domenico Baccarini, nelle tele di William Kentridge, in un’opera tre metri per tre di Keith Haring, e ancora gli storyboard cinematografici di Gianluigi Toccafondo, i progetti del “Gaudì italiano†l’architetto Alfonso Coppedè, fino al fumetto di Hugo Pratt un per finire con un disegno inedito di Marcello Dudovich. Infine la sinopia dell’affresco di Piero della Francesca conservata al Tempio Malatestiano che stringe l’occhio alla collezione di disegni firmati dallo stilista Renè Gruau e al Libro dei sogni di Federico Fellini, l’album, anzi due (perché due Fellini ne riempì) dove il Maestro annotava sotto forma di disegni e schizzi i propri sogni appena sveglio, per un periodo che va dall’inizio degli anni sessanta al 1990. Il percorso della Biennale del Disegno porta il turista a conoscere il volto più antico e prezioso della Città Malatestiana, che vedrà il proprio centro storico trasformarsi in un cuore pulsante della creatività e della ricerca. Il Museo della Città , Castel Sismondo, Palazzo del Podestà , Palazzo Gambalunga, FAR (Fabbrica Arte Rimini), il Museo degli Sguardi, la Cineteca comunale e l’Istituto Musicale Lettimi, librerie, gallerie, studi di architettura e case editrici sono solo alcuni dei luoghi coinvolti. In questo contesto, data la natura diffusa della mostra capillarmente distribuita nella città , si potranno scoprire gli scorci più importanti di una Rimini profondamente legata alla storia e alle arti, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici (www.riminireservation.it). Passeggiando a piedi, respirando l’odore del mare, gustando i profumi del risveglio della natura e recuperando quell’andamento lento necessario per godere di un percorso che si snoda tra palazzi storici, piazze antiche, strade e vicoli suggestivi di una Rimini città d’arte e di cultura millenaria tutta da scoprire. Inoltre due mostre collaterali sono ospitate tra le mura degli antichi Borghi di Longiano e Santarcangelo nell’entroterra riminese, un’occasione unica per scoprire questi gioielli custoditi tra le colline romagnole. “Quasi un secolo di «disegno» nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra†è il titolo della mostra esposta tra il Castello Malatestiano di Longiano e l’Ex Chiesa Madonna di Loreto, una selezione di opere tratte dalla collezione dell’omonimo poeta, Tito Balestra. Il grafico Marco Smacchia è invece al centro della mostra santarcangiolese. Il disegnatore che dal 2009 cura la grafica della celebre rassegna “Santarcangelo dei Teatri†espone alle Rocche Malatestiane. Per informazioni: Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini – Musei Comunali telefono: 0541 704414/704416/704424 mail: musei@comune.rimini.it – www.riminiturismo.it – www.biennaledisegnorimini.it
Americana: dagli anni ’70 un omaggio alla pittura d’oltreoceano in mostra a Modena
C’è tempo ancora fino a sabato 14 giugno per ammirare le opere di quattro artisti americani realizzate principalmente negli anni ’70, ovvero Gregory Gillespie, James McGarrell, Robert Barnes e William Bailey (tutti conosciuti in Italia grazie all’intuito del celebre gallerista modenese Mario Roncaglia) in mostra alla galleria ArtBroking di Modena. Quattro artisti americani innamorati dell’Italia, che hanno vissuto nel nostro Paese e gli hanno reso omaggio con le loro opere d’arte e che oggi sono i protagonisti di Americana, una mostra dedicata alla pittura americana degli anni ’70. Dipinti, acquerelli, tele e disegni sono i protagonisti di questa esposizione: si va dalla pittura figurativa di uno dei più interessanti artisti americani contemporanei, Gregory Gillespie, caratterizzata da una cura maniacale per il dettaglio, a quella di James McGarrell, con un debole per una gamma cromatica intensa e sfolgorante; dai temi letterararario-psicologici di Robert Barnes, proposti in maniera sia figurativa sia astratta, sia realistica che surreale, ai ritratti femminili di William Bailey, che vivono in un silenzio metafisico senza tempo. Artbroking è un marchio di Giancarlo Fabbi, da 30 anni collezionista ed esperto d’arte, che si propone come consulente di fiducia per l’acquisto e la vendita di fotografie artistiche, oltre che punto di riferimento per artisti e collezionisti. La galleria non è solo sinonimo di fotografia: in questo spazio si avvicendano anche esposizioni dedicate all’arte contemporanea e moderna. Artbroking collabora con l’importante casa d’aste tedesca Ketterer Kunst di cui Giancarlo Fabbi è rappresentante per l’Italia.