Nel Parco Nazionale della Vanoise e in Haute Savoie i paesaggi intatti di Termignon, Pralognan la Vanoise e Les Gets. Paradisi per le vacanze attive tutto l’anno
di Franca Dell’Arciprete Scotti
Una regione di frontiera ricca di storia, di passaggi, di leggende. La Savoia, legata strettamente alla storia italiana, è tutta da scoprire nelle sue dimensioni più nascoste. Ancora più invitante da quando accoglie nel suo territorio le uniche tre Perle Alpine di Francia. Termignon, Pralognan la Vanoise e Les Gets sono le tre località che hanno avuto il privilegio di essere ammesse nel Consorzio Perle Alpine. Insieme con altre belle località, borghi e villaggi che, nell’arco delle Alpi, dalla Francia alla Slovenia, passando per Svizzera, Germania, Austria e Italia, valorizzano l’ecoturismo, la mobilità dolce, il rispetto per l’ambiente.
Modelli da seguire per un turismo sostenibile
Anche nelle tre Perle Alpine francesi l’attenzione a questi valori si pratica tutto l’anno: navette gratuite per il trasporto dei turisti, bus elettrici, un simpatico trottibus per sperimentare l’emozione delle passeggiate con i cavalli, teleferiche, skibus invernali ed estibus estivi. E poi ambienti protetti per l’integrità della flora e della fauna, divieto di costruzioni oltre un certo limite, risparmio energetico, massima valorizzazione dei prodotti locali nella gastronomia. Tutto ciò fa delle Perle Alpine dei piccoli paradisi per le vacanze. Vacanze ideali soprattutto per chi fa attività sportiva all’aria aperta. In inverno tutti gli sport sulla neve, sci, sci-alpinismo, passeggiate con le racchette, sci di fondo. In estate escursionismo, arrampicate, trekking. Le due Perle Termignon e Pralognan sono legate strettamente, anche perché in estate un sentiero a piedi non facilissimo, con 1000 metri di dislivello, permette di andare in un giorno da una all’altra, salendo sulle cime del Parco della Vanoise, che in inverno sono coperte di neve. Entrambe le località sono nel Parco Nazionale della Vanoise, caratterizzato dalla calotta glaciale più grande d’Europa, come la Grande Casse e la Grande Motte, a circa 4000 metri. Dei nove parchi nazionali francesi, quello della Vanoise é stato il primo, fondato nel 1963, gemellato dal 1972 con il Parco nazionale del Gran Paradiso, caratterizzato dalle stesse specie protette, tra cui soprattutto lo stambecco. Insieme costituiscono uno dei più grandi spazi protetti dell’Europa occidentale.
Termignon e Pralognan
Termignon copre da solo più di un terzo del Parco nazionale. L’attività agropastorale é ancora dominante e occupa gran parte dei suoi abitanti che in estate portano gli animali in alpeggio e in inverno si dedicano alla lavorazione del formaggio e dei latticini, oltre che ai servizi per il turismo. Pralognan, invece, che deriva il nome da Pratolonginquo, “prato più lontano”, a 1400 metri di altezza, incassata tra le montagne, proprio nel cuore del Parco della Vanoise, é la più antica delle stazioni di turismo di montagna del dipartimento della Savoia. La sua fortuna nacque a metà del 1800, con gli alpinisti inglesi che cominciarono a frequentarla per fare escursioni. Qui l’ufficio del turismo organizza visite alle fattorie con degustazione dei prodotti locali, mentre in estate si svolge il festival del gusto, che valorizza e fa conoscere prodotti locali oltre che le ricette tradizionali inserite nelle carte dei menu.
Les Gets
Les Gets invece, collocato in Alta Savoia, presenta un paesaggio più rilassante e aperto. Il sole illumina centro e dintorni fino al tardo pomeriggio e intorno scintillano le pareti bianche di neve del famoso comprensorio Les Portes du soleil, affacciato sullo splendido panorama del Monte Bianco. Ovunque teleferiche e impianti di risalita per godere al massimo le piste in inverno e i sentieri da escursione in estate. A Les Gets, ogni due anni, si svolge in estate il Festival internazionale della Musica Meccanica che quest’anno avrà luogo dal 18 al 20 luglio. Deriva dalla presenza, dal 1988, nel più antico edificio del villaggio, del Musée de la Musique Mécanique, il più grande d’Europa, che raccoglie una collezione unica di più di 550 pezzi, compresa la prestigiosa collezione di automi del celebre profumiere Roger et Gallet, costruiti tra gli anni ‘30 e ’50. Carillons, scatole da musica, organetti di strada, pianole meccaniche e pneumatiche, violini automatici, orchestrine, grammofoni e fonografi: sono tutti presentati nel contesto della loro epoca attraverso le cinque grandi sale e una galleria del museo con esibizioni estemporanee di piccoli concerti. www.musicmecalesgets.org
Scampoli di storia
La vacanza nelle Perle Alpine è perfetta dunque per chi ama le attività sportive. Ma è una vacanza ideale anche per chi cerca la storia dei luoghi e delle persone. Tutta la Savoia, infatti, con i passi alpini che la legano all’Italia, ha molto da raccontare. Qui passavano la “Via delle spezie” e la “Via del sale”. Il sale, indispensabile agli uomini, agli animali e per la fabbricazione dei formaggi, proveniva dalle saline di Moutiers, già sfruttate in epoca romana e poi dai Savoia, quando la vendita diventò monopolio di Stato e fu imposto un dazio. Per approvvigionare dalla Maurienne tutta la Savoia e il Piemonte, era stato creato un sentiero lastricato che poteva essere percorso da carretti trascinati dai muli. A Pralognan il quartiere vecchio si chiama Berrioz, che vuol dire “barriera” o dogana. Si pagava il pedaggio e si poteva passare, salendo sui monti della Vanoise, seguendo il percorso più corto, ma più pericoloso, rispetto al Moncenisio. E quindi si chiedeva protezione prima di incamminarsi. La piccola cappella nel Berrioz è dedicata alla Madonna dei Sette Dolori che proteggeva mercanti, viaggiatori e contrabbandieri. Cappelle come queste sono diffusissime sulle Alpi: modeste all’esterno, ma ricche di altari dorati, stucchi e decorazioni all’interno. Tutte influenzate dal linguaggio barocco come espressione della Controriforma.
Formaggi da… film
Oltre alle spezie e il sale, anche il formaggio era un prodotto ricercato e venduto al di là delle Alpi. Il formaggio della Savoia è il Beaufort, di pasta dura, saporito e profumato, che veniva riservato per la sua lunga durata a soldati e marinai. Oggi è uno degli ingredienti principali della cucina savoiarda. A Pralognan é particolarmente pregiato il Beaufort d’alpage, che ha il riconoscimento AOC, Appellation d‘Origine Controlée, prodotto esclusivamente da latte di mucche nutrite in alpeggio di montagna. I passaggi di uomini non sono stati certamente solo pacifici. Attraverso la Vanoise, la Maurienne e il Moncenisio, sono passati eserciti famosi che hanno segnato la storia. Da Annibale, che secondo le ipotesi più recenti sarebbe passato a Bramans, a Carlo Magno che da qui arrivò fino a Susa, a Napoleone durante la campagna d’Italia. E come tutte le regioni di frontiera, la Savoia ha una rete di splendide fortezze di montagna, di cui massimo esempio é Esseillon, una struttura composta da cinque forti arroccati sulla parete di roccia, costruiti dai Savoia per difendere Torino e il vitale passaggio del Moncenisio. Questa lunga storia si riassume oggi nelle parole del regista Nicolas Vanier che ha girato in Haute Maurienne il film di successo Belle et Sebastien “La carezza di un raggio di sole sugli alpeggi verdeggianti, il soffio del vento che distilla un profumo intenso, i profumi più sottili dei fiori di montagna, lo spettacolo continuamente rinnovato delle stagioni, piccoli villaggi dai tetti di lauzes, ghiacciai scintillanti, decine di cappelle di pietra e oratori religiosi che si fondono nel paesaggio. una natura così bella nella sua diversità, che è stata il primo luogo che mi è venuto in mente per girare Belle et Sebastien”
Gastronomia e artigianato
La gastronomia utilizza i prodotti del territorio in ricette saporite, decisamente caloriche, in cui l’ingrediente base è il formaggio. Carote viola, radici nere, lenticchie color corallo, ginger e formaggio di capra sono gli ingredienti del territorio utilizzati nella cucina savoiarda che spesso si assapora in case private trasformate in gites e tables d’hote, cioè appartamenti dove si può affittare una camera e pranzare a tavola con i proprietari. Da consigliare nell’itinerario almeno tre locali. A Termignon il ristorante dell’Hotel l’Outa con la sala panoramica sulle montagne, accoglienza calorosa e familiare, www.hotel-termignon.com. A Pralognan il ristorante dell’Hotel Le Grand Bec gestito dal proprietario Dominique Briquet, Maître Restaurateur e membro dell’Académie du Goût et des Traditions Culinaires de Savoie www.hoteldugrandbec.fr. A Les Gets La Fruitière des Perrières, originale ristorante ricavato da una cantina di affinamento di formaggi, pittoresco e animato, una vera istituzione della zona. www.fruitiere-lesgets.com. Anche l’artigianato è un valore locale da proteggere e, se possibile, tramandare ai giovani. Preziosi sono gli esempi del costruttore di lauzes per i tetti, della lavorazione del pino cembro pin.cembro@wanadoo.fr, della lavorazione dei formaggi Fromagerie Anouchka a Termignon, della lavorazione del legno in deliziosi oggettini colorati a Le Bois s’amuse nel villaggio vicino di Sollières www.leboissamuse.fr, della fattoria con allevamento di capre e produzione di formaggi La Chèvrerie de Chavière, www.chevassu.producteursdesavoie.com, e della fabbrica di Genepy a Pralognan, della fabbrica di ceramiche Poterie Artisanale des Gets a Les Gets www.poterie-des-gets.fr. Info: www.haute-maurienne-vanoise.com – www.maurienne-tourisme.com – www.hautemaurienne.com – www.lesgets.com – www.alpine-pearls.com – www.rendezvousenfrance.com