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Da Baku a Mingachevir: viaggio in quello scampolo del Caucaso del Sud dove le antiche tradizioni sposano straordinarie bellezze naturali
di Lea Valori
Il 13 dicembre 2012 il Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica dell’Azerbaijan ha preso parte alla campagna One Billion Tourists: One Billion Opportunities, organizzata dall’OMT, con un evento all’aeroporto Internazionale di Heydar Aliyev di Baku, la capitale del Paese. Con l’idea che anche il più piccolo gesto può avere un impatto positivo se viene riprodotto un miliardo di volte, il viaggiatore viene incoraggiato ad acquistare prodotti locali oppure a chiedere alle guide turistiche locali di convertire ciò che egli spende in occupazione e ritorno economico per le comunità locali. Deve, inoltre, rispettare la cultura locale informandosi, prima della partenza, sulle tradizioni o imparando alcune parole nella lingua locale.
L’Azerbaijan, il cui nome deriva da Āzar, che significa fuoco, e da Baijan, che significa guardiano, è un piccolo paese del Caucaso del Sud che offre molteplici attrazioni storiche, bellezze naturali e culturali che ne fanno una destinazione che vale la pena di visitare. Il Paese trae le sue origini da una civiltà antica ed è sede di siti culturali particolari: incisioni rupestri dell’età del bronzo, moschee e minareti medievali, imponenti fortezze e palazzi sontuosi. L’Azerbaigian vanta anche meraviglie naturali uniche come la montagna di fuoco di Baku e le spettacolari montagne del Caucaso, che offrono una scelta vastissima di percorsi di trekking, a piedi o a cavallo, che si intrecciano e attraversano le roccaforti retaggio della Via della Seta e piccoli villaggi. Nel 1991, l’Azerbaigian è diventato indipendente dall’Unione Sovietica e si è aperto al turismo: la destinazione turistica più popolare è oggi Khachmaz, città popolata sin dall’antichità , interessante per la sua architettura, la sua storia e per la vicina Nabran. Nabran, sul versante nordorientale del Paese, gode di un clima estivo secco e caldo e di bellissime spiagge dorate circondate da foreste. Molteplici gli hotel e gli appartamenti per le vacanze: è la località ideale per famiglie, bambini e giovani grazie alla presenza di numerose discoteche, piscine, acquapark ed un complesso sportivo.
Baku, con i suoi 2 milioni di abitanti, è la capitale del Paese. Nel 2000 il suo centro storico, detto Città Vecchia o Città Interna, con la Torre della Vergine e il Palazzo degli Shirvanshah, sono stati riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le principali città del Paese, cioè Baku, Ganja, Sumgayit, Nakhchivan e Mingachevir, sono state importanti centri scientifici, formativi e culturali per la tessitura dei tappeti e della seta, il ricamo, l’estrazione del sale, la lavorazione dei metalli e l’arte dei gioielli, la preparazione delle tinture naturali, la coltivazione del cotone, la selleria, la fabbricazione delle armi e l’edilizia. Il loro sviluppo è stato legato ai loro prodotti (petrolio, cotone e armi, tappeti, frutta secca e sale, tinture naturali, ceramica policroma, utensili di legno, seta grezza e tessuta, pietre preziose e gioielli, allume e zafferano) che venivano esportati in tutto il mondo.
L’Azerbaigian conta più di 6.000 monumenti ed è la patria mondiale dei numerosi (quasi 400) e misteriosi vulcani di fango. I parchi nazionali (circa 250 mila ettari) con la loro varietà di flora e fauna, i laghi, i fiumi le cascate e le foreste, attraggono turisti da tutto il mondo. È in fase di realizzazione anche un nuovo complesso sciistico con 5.000 posti letto. Le agenzie turistiche locali offrono diversi pacchetti con visite ai centri di tessitura dei tappeti, centri benessere e termali, body rafting, canyoning, ice climbing, tour gastronomici e visite alla località d’approdo dell’Arca di Noè. Tra gli itinerari turistico-culturali, meritano una segnalazione Alexandre Dumas nel Caucaso e la Strada dei vini.
La cucina azerbaigiana risente delle influenze climatiche, di cottura (con dieci tipi diversi di focolari), della posizione geografica e dell’abbondanza di fauna e flora. Molto popolari le zuppe (oltre 30 tipi), servite in ciotole di argilla, e i piatti a base di latte fresco e acido. Il riso è ingrediente fondamentale, così come le verdure fresche e le diverse varietà di pane. E per concludere, non manca mai il sorbetto preparato con acqua di rose, o i dolci accompagnati dal tè aromatico. Infine, tanto per restare nel campo delle tradizioni, da non perdere è il Museo del Tappeto, per ammirare i tappeti dalla gamma cromatica molto complessa e dai disegni geometrici, di tutti periodi e stili prodotti in Azerbaigian.Â
Consigli utili
È necessario un visto per visitare l’Azerbaigian, ed è sempre opportuno verificare il sito del Ministero degli Affari Esteri che avvisa di evitare le zone di confine con l’Armenia, Paese con il quale l’Azerbaijan è ancora in guerra, e in particolare le aree limitrofe la Regione del Nagorno-Karabakh ed i Distretti limitrofi. http://www.viaggiaresicuri.it/?azerbaijan
Come arrivare: Azerbaijan Airlines (AZAL), la compagnia di bandiera, ha voli da Milano Malpensa e da Roma con scalo intermedio fino all’aeroporto internazionale Heydar Aliyev di Baku. http://www.azal.az/
Ospitalità : la maggior parte degli hotel si trova a Baku, la capitale, mentre in altre località vi sono soprattutto Rest House e Guest House, Sanatorium e Motel.
Il clima ha nove fasce climatiche che passano da un caldo quasi tropicale delle pianure, al caldo della steppa al clima freddo delle montagne. D’estate, la temperatura media oscilla tra i 20 e i 30 gradi. Il periodo migliore per visitare l’Azerbaigian va da aprile ad ottobre.
Foto Wikipedia