Per chi ama il brivido dell’avventura ed è sempre alla ricerca di qualcosa all’insegna dell’adrenalina, la primavera e l’estate si fanno davvero emozionanti!
Il posto giusto? Le Dolomiti Lucane nel cuore della Basilicata, dove un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, permette di provare un’esperienza unica: il Volo dell’Angelo.
Si è avviata la nuova stagione, la sesta, nei mesi di maggio e giugno solo le domeniche e durante i ponti; luglio e settembre tutti i giorni, tranne il lunedì, agosto sempre.
Basta solo avere voglia di vivere emozioni forti e raggiungere uno dei due splendidi borghi, Castelmezzano e Pietrapertosa (inseriti fra i borghi più belli d’Italia), arroccati sulle rocce d’arenaria del potentino.
Ed è qui che, ben ancorati ad un gancio ed in tutta sicurezza, si può provare un’esperienza indimenticabile, lasciandosi librare nel vuoto. Si vola.
Sì, si vola per davvero. Abbracciati dal vento, ad un’altezza di 400 metri per oltre un minuto ad un velocità di 120 chilometri all’ora. Durante il “viaggio” sgranando gli occhi si rimane incantati dal paesaggio. Tutto scorre in fretta: alberi, sentieri, pecore e mucche al pascolo. Il verde dei boschi, il rosso e il giallo dei fiori s’impregnano negli occhi insieme al bianco dei due paesi incastonati nella roccia che “scorrono” come in un film. Ma su tutto, il colore che domina, è il blu. Il blu del cielo. Un cielo che sembra più vicino e che quasi si può toccare mentre il tempo vola, proprio come il corpo, e il respiro che nei primi secondi è rimasto dentro, comincia a riprendere il suo ritmo cadenzato.
Non si perde un attimo. Con il casco ben sistemato, prima della partenza, dai ragazzi del posto, si taglia il vento come aquile.
E continuando a scrutare, si sta attenti a non perdere nemmeno un attimo del paradiso naturale che si scorge a quell’altezza. Anche perché tutto quello che è sotto lo si ammira diversamente. Da quassù è possibile fotografare con lo sguardo le linee sinuose delle Dolomiti Lucane, come guglie di cattedrali naturali, che se fanno un grande effetto visto dal basso, sembrano ancora più imponenti viste dall’alto. Risalgono a 15 milioni di anni fa e dominano una natura costruita da rocce arenarie, sagomate dagli agenti atmosferici che per la loro particolare forma sono state ribattezzate affettuosamente “il Gufo”, “la Civetta”, “la Grande Madre”, “l’Incudine”.
Solo dopo essere “atterrati”ci si accorgerà che ogni sfumatura di colore, ogni guglia delle dolomiti, ogni sentiero, rimarrà sempre sulla pelle e nel cuore dell’angelo che ha volato.
Una volta con i piedi per terra vale la pena scoprire i due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, ammirandoli non più dall’alto e in velocità, ma con tutta calma. Si scopre così che la storia di Castelmezzano è legata ai Cavalieri Templari: tracce della loro presenza si riscontrano nella toponomastica delle strade e nello stesso stemma comunale che riproduce il sigillo dell’ordine del Tempio (due cavalieri, di cui uno moro, su un unico cavallo alla volta della prima Crociata combattuta anche dagli abitanti di Castelmezzano con la vicina Tricarico). E si può passeggiare tra le viuzze dell’Arabata, il quartiere arabo di Pietrapertosa, un susseguirsi di piccole case addossate alla parete rocciosa nella parte più elevata del paese. Il nome deriva dalla dominazione araba, guidata dal Re Bomar nell’ 838, e pare di trovarsi tuttora in una casbah fatta di pietra.
Info utili:
Costo biglietto: 35 euro nei giorni feriali; 40 euro nei giorni festivi
Un biglietto comprende un volo di andata e ritorno su due linee differenti e servizio navetta
Biglietteria Castelmezzano tel. 0971/986020 – Biglietteria Pietrapertosa tel.0971/983110
Requisiti richiesti: età minima 16 anni, peso corporeo minimo 35 chilogrammi, massimo 120 chilogrammi
Qualche dato:
Il Volo dell’Angelo (realizzato nell’ambito del Programma Integrato Territoriale, dalla Comunità Montana Alto Basento e dai Comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa), si può provare su due linee differenti il cui dislivello è rispettivamente di 118 e 130 metri. La prima, detta di San Martino, parte da Pietrapertosa (quota di partenza 1020 mt) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 mt raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h; la linea Paschiere, invece, permette di lanciarsi da Castelmezzano (quota di partenza 1019 mt) e arrivare a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 mt) toccando i 120 Km all’ora su una distanza di 1452 metri!