La città italiana più “europea” si sta rilanciando in vista dell’Expo 2015. È il momento giusto allora per visitarla e scoprirne i suoi tanti volti
di Valentina Brambilla
La maggior parte della gente che non ha mai messo piede a Milano è convinta che qui ci sia solo la nebbia, che si lavori sempre troppo e troppo velocemente, e che chi abita tra questi palazzi, che continuano a crescere in altezza e di numero, sia freddo, poco socievole e men che meno ospitale. In effetti ogni realtà ha i suoi luoghi comuni ma ho avuto spesso l’impressione, da milanese doc come suggerisce il mio nome, che queste “caratteristiche meneghine” abbiano oltremodo penalizzato la città. Milano val bene una cena in un ristorante modaiolo, una serata in un locale dove si può scambiare una fugace occhiata con modelle e personaggi televisivi o una sessione di shopping intensivo e, per gli appassionati di calcio, una trasferta fuori casa per tifare la propria squadra del cuore nell’imponente Stadio Meazza; tutt’al più una capatina in una galleria d’arte per ammirare opere di chi si conosce a mala pena il nome, però una volta tornati a casa, una volta lasciata Milano si avrà qualcosa da raccontare.
Certamente non tutti i turisti tendono a mortificare la capitale meneghina ma quelli che invece continuano a non prendere in considerazione un weekend lungo da queste parti mi piacerebbe che si soffermassero ad analizzare le innumerevoli possibilità di svago e cultura che offre la città, perché oltre al Duomo e alla sua bela Madunina c’è molto di più. Senza andare troppo lontano, ecco ad esempio il Castello Sforzesco (www.milanocastello.it/ita/info.html) che, oltre a essere uno dei monumenti più importanti e significativi della città, è sede di musei e al suo interno vengono periodicamente esposte nuove prestigiose acquisizioni e prestiti e vi si tengono frequentemente concerti, convegni e tavole rotonde. Ritornando verso il Duomo troviamo nel rinnovato Palazzo Arengario e in una porzione di Palazzo Reale l’appena inaugurato Museo del Novecento (http://www.museodelnovecento.org/ ) che propone una collezione di oltre quattrocento opere del XX secolo. “Il Museo del Novecento rappresenta una delle più grandi opere europee dedicate alla cultura – ha spiegato il Sindaco di Milano, Letizia Moratti – un luogo prestigioso, nel cuore della città, dove poter conoscere e approfondire l’arte del Novecento ammirando le grandi collezioni che Milano ha ereditato e costruito nel tempo incrementando le Civiche Raccolte milanesi. Un patrimonio della città che con questo museo diventa opportunità di conoscenza per tutti”. Un sostegno in più a questa tesi è che fino al 28 febbraio 2011 l’ingresso è gratuito grazie a Bank of America Merrill Lynch.
Il 10 febbraio 2011 si inaugura a Palazzo Reale la mostra dedicata all’artista milanese Giuseppe Arcimboldo, mostra che nasce in stretto collegamento con la National Gallery of Art di Washington, dove è attualmente in corso una mostra che condivide con quella milanese il nucleo fondamentale delle Teste di Arcimboldo. Per rimanere in tema mostre non possiamo non sottolineare l’importanza de La Triennale di Milano (http://www.triennale.org/ ) che non è solo la nota sede in Viale Alemagna, 6 perché c’è anche quella in Bovisa, La Triennale Bovisa. Ai più Bovisa fa ricordare lo sviluppo industriale milanese, con quel suo paesaggio urbano dominato dagli stabilimento della Candiani, dai gasometri della Edison, dagli studi della Armenia Films e con le vie affollate di operai in tuta e con la crisi degli anni ’70 che l’ha visto diventare un quartiere degradato e abbandonato. Ma oggi è appunto solo un ricordo, perché la Bovisa è tornata a essere un quartiere vivo e vitale: un luogo di eccellenza della scienza, della ricerca e della tecnologia, un centro nevralgico della città ed è anche Triennale Bovisa, nata per l’appunto da una costola della Triennale di Milano, una sede interamente dedicata all’arte contemporanea e ai temi della contemporaneità, una struttura temporanea, ma con l’obiettivo di incidere in maniera permanente nella vita del quartiere, valorizzandolo come il luogo della sperimentazione, dell’arte e della contemporaneità. Il Triennale Design Museum (http://www.triennaledesignmuseum.it/) è un museo dinamico, che si rinnova continuamente e offre al visitatore sguardi, punti di vista e percorsi inediti e diversificati. Mette in scena il design italiano attraverso un sistema di rappresentazioni che ogni anno cambiano tematiche, ordinamenti scientifici e allestimenti. “Quali cose siamo”: 2010 Best Design Exhibition”, così la giornalista Alice Rawsthorn ha definito sul The New York Times la mostra aperta fino al 27 febbraio, facendo così da cassa di risonanza internazionale al Triennale Design Museum.
Da non perdere assolutamente è anche il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” (http://www.museoscienza.org/ ) che dal 1953 vuole essere parte di una filiera nazionale e internazionale, finalizzata alla democrazia della comprensione e della conoscenza e anche uno strumento efficace, innovativo, dinamico e flessibile per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica accessibile a tutti e per la sua applicazione pratica, con particolare attenzione alla vita quotidiana e agli scenari futuri. Oggi il Museo si presenta come un laboratorio di sperimentazione e innovazione per progetti culturali e processi gestionali e un luogo di dialogo tra la comunità scientifica e i cittadini, in cui si propongono esperienze nelle sezioni che espongono oggetti storici, attività nei laboratori interattivi, eventi scientifici, mostre temporanee, corsi di formazione, spettacoli teatrali, conferenze rivolte a cittadini, istituzioni, aziende.
Da Febbraio 2010 il Museo ha inaugurato il nuovo laboratorio interattivo “Alimentazione” al cui interno vengono svolte attività destinate ad accrescere un atteggiamento di consapevolezza nei confronti del cibo e a capire la scienza che si nasconde dietro ciò che mangiamo.
I prossimi appuntamenti di febbraio: sabato 12 e domenica 13 speciale weekend Alla scoperta della cottura dei cibi in collaborazione con AMC, il 19 e il 20 il weekend sarà dedicato all’olio in collaborazione con Fratelli Carli e il 26 e 27 febbraio sarà la volta di Alimenti per star bene: i probiotici in collaborazione con Yakult. Il laboratorio si presenta come una cucina “a vista” in cui costruire comprensione e consapevolezza sugli aspetti scientifici, spesso impliciti o poco conosciuti, legati al cibo. L’area e le attività sperimentali proposte mirano a ricreare l’atmosfera di scambio e confronto, tipica degli ambienti domestici, in cui si prepara e si consuma il cibo. Ciascun visitatore potrà realizzare in prima persona gli esperimenti proposti dall’animatore scientifico e dare il proprio contributo alla discussione. Il Laboratorio Alimentazione si inserisce nell’ambito dei progetti educativi e culturali che il Museo intende sviluppare in vista di Expo Milano 2015, in linea con il tema prescelto “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Da segnalare infine il nuovo negozio MUST come acronimo di Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, SHOP come spazio destinato a fare degli acquisti. MUST SHOP non è un semplice bookshop rinnovato ma un vero e proprio negozio che oltre ai libri e alle linee ispirate al sottomarino Toti e a Leonardo, ideate e progettate dal Museo, propone giochi scientifici, gadget e accessori. Il ricavato delle vendite viene reinvestito in attività educative, nuove pubblicazioni e linee di prodotto. Le tematiche degli articoli proposti si ispirano ai sette Dipartimenti del Museo (Materiali, Trasporti, Energia, Comunicazione, Leonardo Arte&Scienza, Nuove Frontiere, Scienze per l’Infanzia).
Novità assoluta in assortimento sono le originali borse BaBa (Banner Bag) realizzate in collaborazione con la cooperativa “I gatti galeotti”. Riciclando i banner pubblicitari (in PVC) del Museo, i detenuti del carcere di San Vittore hanno ricavato cinque diversi modelli di borse.
Dove alloggiare
A volte è facile perdersi nella scelta, considerata la grande disponibilità. Allora vi suggeriamo noi un indirizzo: http://www.radissonblu.com/ – info.milan@radissonblu.com. Radisson Blu ha inaugurato il suo primo hotel a Milano alla metà di Aprile 2010. Radisson Blu Hotel, Milan è un bellissimo e nuovo punto di riferimento che rappresenta il punto d’incontro tra l’eleganza, la ricercatezza italiana e il fascino asiatico. Realizzato infatti dall’interior designer indonesiano Jaya Pratomo Ibrahim è una combinazione di colori tenui, sabbia e beige e materiali preziosi quali bronzo, pietra e ceramica messi in risalto dai giochi di luce studiati dal light designer Jonathan Thompson. Esotici componenti di arredo ed oggetti d’arte completano gli spazi comuni rendendoli sofisticati e al tempo stesso accoglienti. Situato in un quartiere residenziale è ben collegato sia al centro città sia ai due quartieri fieristici. Tutte le camere dispongono di attrezzature e servizi all’avanguardia compreso l’accesso internet Wi-Fi gratuito. La Penthouse Suite, di oltre 150 mq, al decimo piano dell’hotel, gode di una vista spettacolare. Dall’ampia terrazza privata si delinea il profilo della città con il Duomo e la Torre Velasca. Per una pausa di relax dopo un’intensa giornata di lavoro, di visite turistiche e shopping, l’hotel offre un lussuoso centro benessere con numerose sale per trattamenti, palestra con attrezzature d’avanguardia, saune, vasche idromassaggio e una piscina coperta con una volta a vetri con vista sul giardino interno. Da provare!