La città dei figli dei fiori e del Golden Gate ha un fascino che riempie mente e cuore. E chi la vede, non può dimenticarla
di Valentina Brambilla
Siamo stati a San Francisco qualche settimana fa e là avremmo voluto che il tempo si fosse fermato. La città è bellissima e di grande carattere, ogni quartiere regala un’emozione diversa e anche uno scorcio inatteso, anche grazie alle colline che ne caratterizzano il profilo, ma è soprattutto la gente che la anima che fa la differenza. È qui certo, che sono nati gli hippy e un’intera generazione che ha fatto propri gli ideali di comunità, pace e amore ed è forse per questo che si ha la sensazione che qualcosa davvero sia rimasto tale e quale da allora. Non solo tra le case vittoriane di Haight-Asbury, ma in ogni angolo della città si respira profumo di tolleranza, si ha infatti la piacevole sensazione che “il diverso” in realtà non lo sia, che lo straniero, in qualunque modo lo si possa intendere, non è visto come un problema da risolvere o come una seccatura da evitare. Anzi. Ogni tanto sembrano riecheggiare in lontananza i versi cantati da Scott McKenzie “If you’re going to San Francisco, be sure to wear some flowers in your hair”, ovvero “Se state andando a San Francisco, siate sicuri di avere qualche fiore tra i vostri capelli”.
Non stupitevi quando, in più di un’occasione, qualcuno vorrà indicarvi la strada giusta se vi noterà fermi a un angolo della strada con una cartina della città in mano, o quando vi fermerete qualche secondo di troppo davanti alla mappa della Muni (San Francisco Municipal Transportation Agency, la rete di trasporti pubblici di San Francisco, peraltro piuttosto estesa, che comprende tram, cable car, bus e linee della metropolitana http://www.sfmuni.com/). La gentilezza e la predisposizione verso il prossimo qui sono assolutamente la consuetudine. Francamente non è particolare da poco perché, ne siamo certi, la percezione positiva di una città passa anche (e in certi casi “soprattutto”) da come la comunica chi ci abita. E sì, almeno per un momento passa per la testa l’idea di mollare tutto e provare a vivere San Francisco, almeno per un significativo periodo di tempo. Offre talmente tanto da accontentare facilmente anche i più esigenti. Il clima non è mai, in nessun periodo dell’anno, particolarmente rigido e la nebbia che ammanta il Golden Gate sembra quasi più un effetto per turisti che uno spiacevole inconveniente.
San Francisco occupa un’intera penisola anche se l’area metropolitana si propaga fino nell’entroterra e la Baia di san Francisco è un panorama noto in tutto il mondo anche grazie alle linee del Bay Bridge e all’inconfondibile colore del famosissimo, ma quanto mai affascinante Golden Gate. L’architettura dei suoi quartieri è l’antitesi della monotonia: si passa da svettanti grattacieli del Financial District, che trovano nel Transamerica Pyramid la loro punta di diamante, a maestose dimore di età vittoriana, decorate in stile neogotico, italiano, stick e talvolta nel fantasioso stile Regina Anna, passando per il neoclassico Palace of Fine Arts fino a Mission Dolores, l’edificio più antico della città. E poi c’è l’Oceano, con la Cliff House, i Sutro Heights e i Sutro Baths, e la vista mozzafiato che si gode da Twin Peaks – suggeriamo di salirci all’ora del tramonto – o quella che non vi farà pentire di avere fatto una lunga e non facilissima passeggiata fino alla Coit Tower: gli occhi possono spaziare a 360 gradi sul Finacial District, che sembra quasi di poter toccare con mano, Chinatown, il Bay Bridge e la east Bay, il caratteristico e stracolmo di turisti Fisherman’s Wharf e Alcatraz, per chiudere il cerchio con la Russian Hill e il Golden Gate Bridge. E a dire il vero, alla Coit Tower, in cima a Telegraph Hill ci si arriva anche con l’autobus…(nota importante: sull’autobus è fondamentale salire con l’importo di denaro richiesto per i biglietti, perché non danno resto…).
Non perdetevi la bella esperienza di una gita in barca nella Baia, con i traghetti della Red and White Fleet (www.redandwhite.com/) che propongono differenti tipi di tour che non deludono le aspettative e per i quali è possibile anche l’acquisto dei biglietti direttamente online. E in occasione delle festività natalizie la Red and White Fleet lancia la nuova crociera City Lights Cruise. Partenze dal Pier 43½ , con la durata di due ore per uno stupefacente spettacolo dello skyline e della baia illuminate per le festività di fine anno. Se la Baia non vi basta, allora potete andare al largo e sperare di avvistare almeno una balena. Se vi attira la cosa, allora affidatevi all’esperienza della S. F. Bay Whale Watching (http://www.sfbaywhalewatching.com/) che propone una giornata in mare, accompagnati da un naturalista. In questo caso è necessario prenotarsi con anticipo e prendere nota dei dettagli e delle precauzioni cui attenersi prima di prendere il largo.
Un appuntamento certo, pioggia o sole, è quello che dà Jay Gifford tutti i giorni, ma proprio tutti, a Powell and Post Streets, all’angolo con Saks Fifth Avenue, alle 11 del mattino, per accompagnare – chi ha voglia di camminare!- in un San Francisco Historical Walking Tour. Il percorso è assolutamente piacevole e interessante e Jay una guida molto competente. Trovate tutti i dettagli sul suo sito di riferimento www.victorianhomewalk.com/VictorianHomeWalk/Welcome.html.
Se qualcuno in viaggio con voi sarà troppo pigro per seguirvi potrà aspettarvi in Union Square per un’entusiasmante sessione di shopping, oppure potrà fare un giro in cable car, prendendolo alla fermata a pochi passi da lì.
E se San Francisco è la meta del vostro viaggio di dicembre, allora eccovi gli appuntamenti natalizi che sarebbe davvero un peccato perdere.
Sono aperte numerose piste per pattinare sul ghiaccio, le più belle sono: Yerba Buena Ice Skating, Embarcadero Center Ice Rink e il Safeway Holiday Ice Rink in Union Square.
E poi c’è il Beach Blanket Babylon Holiday Shows: lo spettacolo ideato da Steve Silver, Beach Blanket Babylon, che vanta il record di oltre 35 anni di programmazione ininterrotta, e che mette in scena una speciale edizione per le festività di fine anno http://www.beachblanketbabylon.com/.
Lasciatevi quindi emozionare dalle Snowflakes in Market Street: oltre 140 led illuminati, alti quasi 50 metri, che decorano questa strada di San Francisco http://www.marketstreetassociation.org/ e dalle oltre 17000 luci che abbelliscono l’Embarcadero Center’s Building www.embarcaderocenter.com/ec/attractions/
E quindi lasciatevi stupire dal Sugar Castle al Westin St. Francis: il più grande castello di zucchero creato dallo chef pasticcere Jean-Francois Houdré per stare nella main lobby del Westin St. Francis. Con i suoi quattro metri di diametro, il castello rotante di zucchero riproduce 20 torri circolari, 30 camere, finestre illuminate e un trenino che percorre tutta la sua circonferenza http://www.westinstfrancis.com/.
Ma non è tutto qui: molto altro lo scoprirete cliccando su www.onlyinsanfrancisco.com/sfnews/?p=1663
Un’ultima news: Il sindaco di San Francisco ha annunciato il lancio del nuovo servizio gratuito wi-fi in tutti gli spazi pubblici dell’aeroporto internazionale di San Francisco. “San Francisco International Airport è una struttura strategica per la crescita economica della città e per l’occupazione di oggi e del futuro” ha dichiarato il sindaco Gavin Newsom. “Tutta San Francisco Bay Area è il centro mondiale dell’high-tech, e oggi coloro che transitano nell’aeroporto potranno consultare gratuitamente le email, fare shopping, lavorare online grazie al nuovo servizio wi-fi gratuito”.
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