about us

contact us

archives

online press agency

 

 

 

 

 

 

 

 

Una gita in Basso Monferrato      

 di Stefania Foti    

 

E’ la natura a richiamare molti degli ospiti che scelgono una vacanza nel Basso Monferrato. Un’area dalle dolci pendici ancora incontaminate dove regna la pace e si respira un’atmosfera di altri tempi. Denominata come Basso Monferrato, a dispetto delle sue generose altitudini, (553 metri s.l.m. ad Albugnano) essa rappresentava l'estremo baluardo di quello che era il Marchesato del Monferrato. Nelle giornate limpide e soleggiate è possibile ammirare tutte le vette annoverate tra le Alpi Marittime e le Pennine e i numerosi paesi che dominano la pianura sottostante, con le loro torri e talvolta ancora intatti castelli, a testimonianza di un passato di dominazioni feudali. Territorio per lo più agricolo, ha rischiato negli anni sessanta di spopolarsi a seguito del massiccio esodo verso le città alla ricerca di un lavoro più redditizio, consentendo però in tal modo di conservare ancora pressoché intatti i borghi contadini e molti centri storici. Fra i luoghi di maggior interesse artistico si segnala la celebre Abbazia di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano ed il cosiddetto "triangolo d'oro" del romanico astigiano che ha nelle chiese dei Santi Nazario e Celso di Montechiaro d’Asti, di San Secondo di Cortazzone, e di San Lorenzo di Montiglio i vertici privilegiati. Nell’Astigiano, sono diverse le chiese romaniche minori, sicuramente meno note e celebrate, ma altrettanto affascinanti e ricche di storia: la chiesetta dei Santi Sebastiano e Fabiano a Scandeluzza ne è un prezioso esempio. In provincia di Torino: a Cavagnolo, a Brusasco e a Castagneto Po’ sono infatti presenti tre strutture esemplari per quel che concerne lo stile romanico. Si tratta dell’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo, la chiesa di S.Pietro a Brusasco e la chiesa di San Genesio a Castagneto Po’. Sulle colline, invece, più ancora che altrove i castelli sembrano parlarsi da una collina all’altra e si stagliano severi e solenni a protezione dei borghi. Come quello di Gabiano, l’antico castello medioevale che sovrasta l’area del Parco Storico del Basso Monferrato e ne caratterizza fortemente il paesaggio, con una suggestiva vista verso la vallata del Fiume Po e la Pianura limitrofa. Al castello come in tutto il Monferrato, terra di vini famosi, come il Grignolino ed il Barbera,  la tradizione vinicola ricopre un ruolo fondamentale perché si vuole mantenere alta la valenza del territorio producendo vini di alta qualità legati al territorio in grado di tenere testa ai grandi vini secolari. Tutti i giorni al Castello, negli orari di ufficio e il sabato e la domenica, è possibile degustare i preziosi vini (www.castellodigabiano.com). Ma il Basso Monferrato, oltre ad essere famoso per i suoi vini, lo è anche per i suoi piatti dai sapori robusti, come gli agnolotti di stufato o i bolliti conditi con salse multicolori. A cavallo tra le province di Torino, di Asti e di Alessandria e vicinissimo a Milano, in questo territorio è facile trascorrere weekend di scoperte gastronomiche legati alla ricerca di tradizione, unicità e alta qualità. L’Associazione Tre T Territorio Tradizioni Talenti ha creato dei pacchetti turistici unici, agili e moderni, che coprono l’arco di un weekend e sono in grado di esaltare senza le attrattive di un’area dalle dolci pendici, ancora incontaminata dal turismo sebbene a due passi dalla città.  

Ed ecco qui un assaggio delle attività e delle realtà che potranno esser conosciute lungo questo weekend di fascino, colline, tome e vitigni autoctoni. La Canonica di Corteranzo e Cascina Zucca saranno le strutture di ricettività pensate per le due notti del weekend. La prima è il frutto della ristrutturazione dell’originaria casa del parroco, riportata all’antico splendore grazie all’attento e rispettoso lavoro dei proprietari; il Relais per antonomasia, carico di dettagli, eleganza e tipicità locale. Cascina Zucca è un’azienda agricola, 30 ettari nel cuore del Monferrato; il cascinale ha sede a Murisengo e si presenta come una struttura ottocentesca completamente ristrutturata. Al suo interno ospita un ristorante di cucina del territorio e camere arredate con gusto rustico e raffinato. Presso quest’ultima struttura sarà possibile partecipare ad una breve introduzione ai metodi di degustazione di vino e tartufo, a seconda della stagione. Esperienza che servirà ai più ed ai meno esperti per leggere in maniera più consapevole le caratteristiche dei prodotti enologici che verranno assaggiati lungo il percorso. Casa Costa è un azienda di prodotti caprini che mantengono la fragranza della tradizione, elemento introvabile nel prodotto industriale. Sarà possibile visitare questa realtà produttiva e comprendere la tecnica difficile e complessa della lavorazione del latte a crudo, l’unica lavorazione che consente di esaltare il gusto del latte e mantenerlo vivo. Questa piccola impresa offre inoltre la possibilità di soggiornare in soluzione B&B, godendosi la privilegiata posizione della struttura risalente al ‘700, circondata da pascoli e posta sulle colline del Monferrato casalese.  

Ottimo con i formaggi, il miele sarà l’oggetto della visita successiva, presso l’Apicoltura Vallera a Cunico, la quale custodisce il miele biologico del Monferrato; il produttore segue personalmente tutte le fasi della produzione, nell’ossequio delle api e della natura. La qualità è attestata dal “Concorso Grandi mieli d’Italia – Premio Giulio Piana”, il miele di Rodondentro viene infatti giudicato nel 2008 uno tra i migliori mieli italiani. Cascina Rosengana è il suggestivo Agriturismo di Cocconato d’Asti che ospiterà il primo pranzo del percorso. E che pranzo! Quattro antipasti, due primi, due secondi ed un tris di dolci: ricco menù contraddistinto da una sana ricerca di primizie locali e di piatti dalla trasparente genuinità. Da nominare, le altre due esclusive location di ristoro del percorso: Cascina Martini, a Corteranzo, dove intramontabili ricette piemontesi vengono sapientemente reinterpretate e arricchite con grande ricerca sui prodotti e un occhio alle tecniche moderne, e Weekendoc, un elegante B&B con sede a Murisengo, che offrirà invece un originale brunch in tarrazza o a bordo piscina, mettendo in scena prelibatezze dolci e salate per un breaksfast & lunch di gusto e relax. Bava Vini, Cascina Iuli e Cantine Vignasone saranno le tre aziende vitivinicole coinvolte: accomunate da marchi di grandi affidabilità, dalla continua ricerca di nuovi prodotti che esaltino vecchi vigneti ed i singoli terroir; una vera e propria celebrazione al vitigno. Bava, a Cocconato d’Asti, è un'azienda da scoprire, nasce nel 1911 e si consolida per una produzione d’alta garanzia, perché porta avanti un progetto aziendale che dell'identità e del territorio fa bandiera comunicando in Italia e all’estero i principi che la contraddistinguono: originalità e sicurezza del prodotto. Bava è nota inoltre per le viziose degustazioni di cioccolati pregiati, i quali possono essere anche acquistati: l’enoteca ne dispone più di 30 tipi diversi, provenienti dall'Italia e dal mondo La cantina di Cascina Iuli fa parte di un complesso tradizionale piemontese della fine del XVII secolo, nel paese di Montaldo di Cerrina, in provincia di Alessandria. I vigneti sono situati in microzone molto vocate, caratterizzate in prevalenza da suolo bianco argilloso-calcareo. Si tratta di un’azienda che costituisce ormai la punta di diamante per l’enologia del territorio monferrino. Il riconoscimento Vini d’Italia 2009 ne è una prova: valutazione 3 bicchieri del Gambero Rosso per il Barbera Barabba del 2004. Cantina Vignasone si sviluppa su nove ettari di terreno, nel paese di Montechiaro d’Asti; la filosofia dell’azienda vitivinicola è quella di conciliare al contempo profumi e gusti derivanti da differenti varietà al fine di ottenere vini con caratteristiche di qualità superiore e con intuitiva bevibilità. Uno dei vini di più alto pregio dell’azienda, il Souvignon Blanc 2006, è stato riconosciuto dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti come “Top hundred 2008”, è cioè entrato di diritto nei “Cento migliori vini italiani” di Papillon. Concludendo l’ambito delle bevande degli dei, è di dovere menzionale uno dei più noti e pregiati primati del territorio, la Grapperia Bosso di Cunico. La visita a quest’azienda consentirà di scoprire l’arte del distillare tradizionale, la stessa fin dal 1888; si tratta del metodo discontinuo in lambicchi di rame, il quale ha consentito di mantenere immutata l’inimitabile superiorità e qualità dei prodotti.  

Ancora da richiamare sono le realtà all’interno delle quali sarà possibile praticare una formidabile Spesa Bio, degustando autentiche prelibatezze. Molino del Conte di Moncestino è un’azienda agricola biologica che offre prodotti ortofrutticoli freschi (a seconda della stagione) e da questi trae quelli conservati (confetture, sottoli, sughi e salse). Si trova nelle vicinanze anche San Giovanni Vecchio, azienda che si occupa di allevamento biologico suino e bovino; qui sarà possibile acquistare carne fresca e salumi. Adriano Delù, infine, è una piccola impresa rurale avicunicola con sede a Murisengo, la quale alleva razze autoctone di Gallina Bionda Piemontese ed il Coniglio Griglio di Carmagnola.    

Un itinerario che stupirà il visitatore perché pensato per coordinare tra loro quelle che sono le eccellenze locali del Monferrato, per rendere più facilmente fruibili al visitatore ristoranti unici e di haute cuisine, cantine storiche e produzioni di varietà autoctone, come vini, formaggi, carni e salumi; il tutto nel pieno rispetto della tradizione gastronomica piemontese e senza dimenticare che in autunno questa è la culla del Tartufo tuber Magnatum Pico.  



 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Per informazioni:

Associazione Tre T

Territorio Tradizioni Talenti www.tre-t.org - info@tre-t.org - Tel. 3475756572

  

 

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 
torna alla homepage
 
viaggivacanze.info - autorizzazione Tribunale di Milano n 750/02 - tutti i diritti riservati
redazione@viaggivacanze.info