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La città di Aosta

 di Claudia Farina

 

E’ una città che sta costantemente ai primi posti in Italia per il buon vivere, tra vestigia romane e testimonianze medioevali, circondata da riserve naturali e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Affacciarsi dalla finestra, ad Aosta, è un respiro di salute e una visione incantevole. Bella e tranquilla, modello esemplare di urbanistica romana, Roma delle Alpi fu chiamata e tuttora si riconosce nel suo nome antico di Augusta Praetoria. Fondata dai Romani nel 25 a.C., all'inizio dell'età augustea, conserva monumenti che la identificano da duemila anni: l'Arco d'Augusto, la Porta Pretoria, il teatro, il criptoportico forense, la cinta muraria quasi interamente conservata. L'impianto urbanistico ortogonale, che suddivideva la città in insulae, è ben riconoscibile nel tessuto urbano attuale. Del Medioevo conserva la Collegiata di Sant'Orso, con il chiostro istoriato romanico, risalente al 1132. Sui resti di una basilica paleocristiana prima e carolingia poi, venne edificata una grande chiesa romanica a tre navate, con le pareti completamente affrescate. Verso la fine del XV secolo, per volontà del mecenate Giorgio di Challant, la chiesa subì un aspetto tardo gotico in cui spiccano gli stalli lignei del coro, magnifico esempio di scultura flamboyant. Sul sagrato si affacciano il massiccio campanile del XII secolo, a funzione difensiva in origine; il Priorato, raro esempio di impiego del cotto in Valle d'Aosta; un tiglio plurisecolare; la piccola chiesa sconsacrata di San Lorenzo, sotto la quale sta la basilica paleocristiana del V secolo, disseminata di tombe tra cui quelle dei primi vescovi. Sedici secoli di storia e arte sono racchiusi nella Cattedrale modificata e integrata da molteplici cantieri fino ai segni del barocco e del neoclassico che definiscono l’aspetto attuale.
Su prenotazione, accompagnati da una guida turistica, vale la pena visitare gli scavi archeologici e il sottotetto dove, al di sopra delle volte tardo gotiche, sono visibili gli stupendi affreschi romanici datati primo quarto dell'XI secolo. Imponente la struttura semi ipogea (a fianco della Cattedrale) del Criptoportico forense, che concludeva in maniera monumentale il lato settentrionale della grande spianata forense, regolarizzando la pendenza naturale del terreno. Questa lunga doppia galleria con volta a botte rappresentava un prolungamento del porticato del Foro, proteggendo dalla neve durante l'inverno e dal caldo in estate. Si ritiene fosse usata per attività civili e commerciali, fino al mesto impiego come magazzino. Appena fuori dal centro, si sta sistemando il sito di Saint-Martin de Corléans, un'area di culto delimitata da un'aratura rituale, con numerose strutture megalitiche, allineamenti di pali, menhir, dolmen e stele antropomorfe, risalente a 5.000 anni or sono. Tornando all’impronta latina, in una città augustea non poteva mancare una Villa romana appartenuta ad un dignitario dell'epoca, recentemente aperta al pubblico su prenotazione. Interessante la soluzione per nascondere al meglio l'ampia copertura: annerire le parti moderne, oscurare l'interno e illuminare le diverse aree della villa a mano a mano che si procede nella visita. Appena passato il ponte sul Buthier, lungo la strada che portava alla Porta Praetoria della città, fu innalzato l'arco onorario dedicato all'imperatore Augusto, a memoria della potenza di Roma che, nel 25 a.C., aveva definitivamente sconfitto i Salassi, fondando la nuova colonia. Monumento simbolo di Aosta, ha un solo fornice a tutto sesto, largo circa nove metri. I pilastri e le semicolonne con capitelli corinzi erano decorate da figurazione a trofei, a gloria imperitura delle gesta imperiali. Risale al 1716 la buona intenzione di preservare il monumento dalle infiltrazioni d'acqua ricoprendolo con un tetto d'ardesia. Restaurato definitivamente negli anni 1912-1913, esibisce da allora due grandi lettere in bronzo dorato, segni dell'iscrizione dedicatoria.

Parchi e Riserve naturali della Valle d'Aosta
Bellezza e valore della natura sono testimoniate da un dato: il 13% del territorio della Valle d'Aosta (425 kmq su 3.263) è costituito da aree protette. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso istituito nel 1922, il più antico d'Italia, con un'estensione di circa 70.000 ettari, ospita attualmente oltre 3.200 stambecchi, quasi 10.000 camosci e una ventina di coppie di aquile reali. Dal 2005 è confermata la presenza del lupo e quella - almeno occasionale - della lince. Protegge la marmotta, la lepre variabile, la volpe, l’ermellino, lo scoiattolo.
Nei boschi di latifoglie e misti, soprattutto nel versante piemontese, anche cinghiali, caprioli e cervi. Decine le specie di uccelli, rettili, anfibi e numerosissimi gli invertebrati. Un vasto ecosistema, composto da numerosi habitat, che racchiude una ricca biodiversità. Dove suoni e sapori sono preziosi alleati della bellezza.
 

Suoni & Sapori del Gran Paradiso

Pomeriggi e serate per conoscere i Sapori della tradizione gastronomica ai piedi del Grand Paradis. I Suoni sono quelli più autentici della natura riscoperti nelle escursioni con le ciaspole. Visita ai produttori di vini di prestigio dell'alta Valle d'Aosta tra cui Les Crêtes, Di Barrò, Lo Triolet o Château Feuillet. Degustazioni dei produits du terroir, gli stuzzichini gastronomici del territorio che immancabilmente accompagnano le degustazioni di vini. Pomeriggi-relax da intenditori con un servizio di navetta gratuito prenotabile entro il giorno antecedente la visita, che conduce gli ospiti alle visite organizzate e li riaccompagna direttamente alla struttura ospitante. Se i pomeriggi sono dedicati ai vini, la sera è per il menù da ristorante. I suoni della natura…mai ascoltati con le racchette ai piedi? Emozioni impercettibili tra boschi e radure del Gran Paradiso. Escursioni, concerti, fiaccolate e animazioni per bambini riempiono le giornate e il dopo sci
 



 

 

 

NOTIZIE UTILI

A.I.A.T. (Azienda di Informazione ed Accoglienza Turistica) Grand Paradis
Loc.Trépont 90
11018 Villeneuve
Aosta tel. 0165 95055 - fax 0165 95975
www.granparadiso.net

Regione Valle d’Aosta: www.regione.vda.it  - www.naturaosta.it



 

 

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