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I mulini di Chora, la città dei veneziani

Testo e foto di Enrico Dario Caltabiano

Ancora lontana dalle mete del turismo di massa, Astypalea appartiene al lembo più occidentale dell’arcipelago del Dodecaneso. Con la sua antica capitale, dominata dal castello veneziano, il museo archeologico e le sue innumerevoli baie un tempo bazzicate da pirati senza scrupoli, questa piccola isola, di origine vulcanica e dalla curiosa forma a otto, è meta ideale per tutti gli appassionati di pesca e gli amanti della scoperta.
Un’altra avventura da raccontare…

Nella luce abbagliante del primo pomeriggio, il luccichio delle acque del porto di Pera Ghialo si sposa con il bianco delle costruzioni e degli otto mulini, sfumando nel grigio delle mura a protezione del castello.
Simbolo della dominazione prima veneziana, ad opera dei Quirini (quattordicesimo secolo) e poi turco-ottomana (fino al 1912), il maniero fortificato che sorge sul promontorio di Profitis Ilias, domina il mare sui due versanti e Chora, che fino al diciannovesimo secolo costituiva l’unico centro abitato dell’isola. All’ingresso della via pedonale, che sale a gradoni imbiancati di calce lungo il promontorio, ritroviamo il bar dove abbiamo fatto colazione il primo giorno. Ci fermiamo per dissetarci e dialogare con la cameriera, di origine bulgara, che trascorre la sua vita lavorativa per metà anno in Puglia e, nella bella stagione, qui a Chora, nella suggestione tutta mediterranea di una terrazza affacciata sul mare.
Il panorama, mentre si risalgono con fatica i vicoli imbiancati della parte più alta del paese, è straordinario, e l’atmosfera è simile a quella stessa che si può respirare a Thira (Santorini), con la sola differenza del mancato costante viavai di turisti stranieri.
Gli scorci blu intenso incastrati fra le case rigorosamente immacolate, e riflessi sull’obiettivo della macchina fotografica, sembrano fatti a posta per lasciare un segno nella memoria. E mentre continuo a scattare immagini da cartolina, mi viene da pensare che anche qui, come durante il mio ultimo viaggio nel Sahara marocchino, è facile diventare fotografi. La bellezza dei panorami, infatti, è tale da garantire sempre ottimi risultati.
Fa molto caldo e un po’ invidiamo il signore anziano che risale la china in direzione del castello a dorso di asino, e utilizza una sorta di pungolo metallico a mo’ di “acceleratore”… Saluta sorridendo e se ne Va.
Lungo la strada non passano inosservati i monasteri di Panagia (“Tutti i Santi”) e della Madonna di Portaitissa, che è il duomo dell’isola. Al loro interno è possibile ammirare mosaici bizantini, mentre un “papa”, cioè un monaco, come qui vengono chiamati gli ecclesiastici, ci spiega che il 15 agosto nel monastero della Madonna si tiene una grande sagra, con tanto di violini e liuti.
La legenda vuole che in tutta l’isola originariamente vi fossero tante chiese quanti i giorni dell’anno. E, girando a piedi per le strade e i sentieri di Astypalea, è facile realizzare come moltissime di esse, aperte solo in occasione delle cerimonie, resistano al tempo come segno tangibile della devozione ortodossa: segreta e poco visibile.

Il castello
Man mano che procediamo in direzione del castello, le costruzioni si fanno via via più antiche, e nell’ultimo tratto riemergono le travature in legno, che caratterizzano anche gli edifici a tre piani sorte intorno alla cinta muraria.
Il silenzio è quasi totale: anche da quassù sembra che il mare, con i suoi riflessi e le sue innumerevoli macchie all’orizzonte (numerosi sono gli isolotti disabitati che circondano Astypalea), riempia di sé ogni cosa, come a dire che del mare non ci si può dimenticare. Che è ancora e sempre il mare a dettare la legge, a permettere od ostacolare i collegamenti con la terraferma. E proprio dal mare giungevano le principali minacce, prima alla civiltà minoica, poi a quella bizantina, veneziana e ottomana, così come la repressione cruenta da parte dei tedeschi, alla fine della seconda guerra mondiale. D’altra parte, chiunque abbia confidenza con l’Egeo, conosce bene quali tesori nascondano le sue acque… perfino a pochi metri dalla costa…
Varchiamo l’ingresso del castello, costituito da una serie di edifici e da due chiese i cui campanili svettano confondendosi con l’azzurro del cielo. E, ad essere sinceri, delude un po’ constatare come, nonostante la vista superba e i segni evidenti di un tentativo di ristrutturazione completa, le attrazioni, in questo angolo privilegiato di isola ritagliato alla montagna, siano tutto sommato poche. La guida ci spiega che ciò è dovuto al terribile terremoto del 1956. E, osservando le rovine, non abbiamo difficoltà ad immaginarne la portata devastante. La vista, però, compensa decisamente ogni aspettativa.
Segue una visita al museo, nei pressi del porto, dove oltre ai vasi e ad una mappa piena di riferimenti archeologici e tombe micenee sparsi lungo tutto il territorio, ci colpisce il riferimento alla “Negrou stiliti”, una “grotta del pirata nero” alla quale fa riferimento anche la nostra piccola guida turistica…
Domani, lo so già, ci metteremo in cammino per trovarla!





 

NOTIZIE UTILI

 

Per maggiori informazioni:
Ente Nazionale Ellenico per il Turismo tel. 02860470 - www.ente-turismoellenico.com 
Per arrivare ad Astypalea è a disposizione un piccolo aeroporto, che offre collegamenti con Atene e altre città europee (per info sui voli più economici: www.edreams.it ). Se non volete ricorrere all’aereo, o volete utilizzare la vostra automobile, concedetevi il lusso di un viaggio con Superfast, la linea di Grandi Navi Veloci che offre collegamenti giornalieri tra Ancona e Patrasso. Da lì attraverserete lo stretto di Corinto e, nel giro di tre o quattro ore, sarete al Pireo, da dove partono numerosi collegamenti con le isole (decisamente meno con Astypalea) e dove, soprattutto, potrete beneficiare di una convenzione tra le compagnie Superfast ( www.superfast.com  ) e Blue Star (www.bluestarferries.com).
Per informazioni sulle possibilità di pernottamento, visitate il sito www.astypalaia.com . Oppure contattare telefonicamente lo studios Barbara che, situato nella graziosa baia di Maltezana, offre prezzi davvero speciali e appartamenti nuovi e funzionali, con vista mare: 0030 – 2243061448 o 0030.
Una volta sull’isola, potrete noleggiare moto e fuoristrada nell’area portuale di Pera Gialos, Chora (rent a car “Vergouli”, tel. 0243 61351). Le maggior parte delle strade, infatti, non sono asfaltate, mentre vale certamente la pena di inoltrarsi nelle zone più estreme dell’isola, come Vathes e Vathi.


 

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