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Sicilia: mitiche golosità

di Franca Dell’Arciprete Scotti

 

A Siracusa come in tutta questa Sicilia incantata, realtà e mito si fondono, come miraggi agli occhi del viaggiatori. Chiudi gli occhi e vedi ninfe, eroi, semidei, li riapri e scopri fonti, vigneti, spiagge assolate. Una terra che racconta le sue stratificazioni a chi sa ascoltare. E sa intravedere le radici greche e poi gli insediamenti cristiani, le chiese medievali, il trionfo prepotente del barocco, il piacere di vivere del nostro tempo. A Siracusa il Duomo si apre nella splendida piazza oblunga disposta scenograficamente: colonne doriche del VI secolo sostengono mura e capitelli medievali rimaneggiati continuamente fino al 1700. Nell’atmosfera particolarmente suggestiva del tramonto e al calare della notte la piazza illuminata fa risaltare le superfici mosse di palazzi sontuosi. Palazzo Beneventano del Bosco rivela i fasti di epoche passate, ma ancora attuali. Il barone Pietro Beneventano riceve con antica signorilità: “Siamo amici dei principi Ruffo di Calabria, che abbiamo ospitato in un resort de charme appena aperto in una nostra casa di campagna”. L’enoteca invece é ospitata nei locali al piano terra del palazzo di città, dove si vende il Moscato di Siracusa prodotto nel nostro feudo di Frescura” (info@casedelfeudo.it)
Al piano nobile i balconi sontuosamente decorati hanno visto passare tutti gli artisti del Grand Tour che dipingevano da questi spazi la perfetta proporzione della piazza. Di notte Ortigia, illuminata da lampioni gialli su volute di ferro battuto e mostri scolpiti nella pietra, si anima con i nuovi locali recuperati dalle modeste botteghe di pescatori e macellai che offrono esperienze luculliane. Come da Don Camillo: gamberi rossi marinati con olio di mandarino, gamberi di nassa e pomodorini di Pachino, fagottino nero con scampi e salsa di ricci, tagliata di tonno con marmellata di peperoni (doncamillo@estranet.it). Un turismo più intrigante cerca esperienze nuove: cultura, sapori, ricordi in un territorio antico che ha prodotto intelligenze e gusti. Un modo per assaporare tutto ciò: enogastronomia di eccellenza che coniuga cultura, piacere, storia e sapori. A pochi chilometri da Siracusa, in contrada La Targia, il barone Pupillo, anche lui produttore di un grande moscato di Siracusa, accoglie in un’oasi di campagna, vero solacium per il riposo dello spirito. La tenuta appartiene alla sua famiglia dal 1908, ma ha una lunga storia che risale a Federico II: tra glicini viola, alberi di arance, fichi d’India e agavi si alza anche un mirto antichissimo prezioso per la falconeria, che risale all’epoca dell’imperatore. Qui bere vino con fave fresche, torta di scarola e pecorino é un rito per l’ora della siesta (solacium@tin.it). Invece al mercato mattutino di Siracusa si passeggia tra ceste di polipi e di peperoni arrostiti, fasci di cipollotti e carciofi tenerissimi, ricotta fresca e arance dorate. Tutta la Sicilia sta vivendo un rilancio della sua gastronomia di eccellenza. Nessuno stupore in una terra che vanta cassate, cannoli, primi piatti celebri, pasce spada e verdure in gran varietà. Eccellenza vuol dire oggi ad esempio vino e cioccolato, secondo una moda che invita agli abbinamenti insoliti. Prodotti di nicchia entrambi, vengono proposti come novità da scoprire. I vini siciliani, Moscato di Siracusa, Moscato di Noto, Cerasuolo di Vittoria ed Eloro, che, per effetto congiunto di un meraviglioso terroir e dell’intelligenza di alcuni vignaioli, raggiungono la loro massima espressione, hanno scelto la strada della qualità, ricerca di Doc e diminuzione della produzione. Con l’organizzazione di Sicily Wine Travels di Palermo, sotto l’egida dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, a Siracusa è stata appena presentata la Guida dei Vini della Provincia di Siracusa, curata da Salvatore d’Agostino e realizzata dall’Istituto Vite e Vino della Regione Siciliana. Una pubblicazione che ha il merito di far conoscere il territorio attraverso le produzioni vitivinicole, offrendo due itinerari diversi (il bianco e il rosso) che racchiudono la complessità di un territorio unico nel suo genere. Il vino ci porta al territorio limitrofo di Ragusa e all’altra golosità della zona, il cioccolato di Modica. Cioccobarocco. Il gioco di parole è più che invitante e riesce ad esprimere il senso di una città che progetta il suo futuro conservando il proprio passato. Che ha radici lontane nel tempo, quando gli spagnoli arrivarono nell’isola portando con sé anche i meravigliosi prodotti del nuovo mondo, primo fra tutti i semi della pianta del cacao, da cui si ottiene quello che gli Aztechi chiamarono Xocoàtl. L’introduzione della lavorazione del cacao in Sicilia ebbe modo di integrarsi e fondersi con le culture precedenti (araba e bizantina), che avevano nell’utilizzo delle spezie la peculiarità più evidente. Il cioccolato modicano è così l’alimento che meglio può esprimere questo incontro tra mondi diversi e culture lontane, definendo un gusto che non trova confronti. Ancora oggi i semi del cacao, importati dal Sud America, vengono accuratamente lavorati a Modica. Il processo è interamente artigianale: dalla tostatura dei semi sino all’impasto con lo zucchero semolato che ne accentua la granulosità. Secondo la lavorazione originale azteca del XV secolo, fatta a freddo, il cioccolato non raggiunge mai lo stato liquido, per cui la sua consistenza rimane grumosa. Nel morderlo sembra si sfaldi, in realtà ci si accorge soltanto della sua solidità. La pasta di cioccolato ottenuta viene aromatizzata con le spezie tradizionali come cannella, vaniglia e peperoncino. Ovviamente divieto assoluto di aggiunta di grassi vegetali o di lecitine. Puro cacao, genuino, frutto di un gusto antico e immutato nel tempo, che ha fatto dire a Leonardo Sciascia “di inarrivabile sapore ... che sfiora l’assoluto”.

Una recente testimonianza del rinnovato interesse per il Cioccolato di Modica è la nascita nel 2003 di un Consorzio dì Tutela attivo per ottenere il riconoscimento dell’IGP, al quale aderiscono ben 17 realtà produttive. Tra tutte ricordiamo almeno l’Antica Dolceria Bonajuto che recentemente, durante Eurochocolate, ha festeggiato i suoi 125 anni di attività in abbinamento con un’altra azienda coeva e storica dell’isola: la Cantina Pellegrino di Marsala con il suo famoso marsala rubino dal profumo intenso, fruttato e dal sapore delicato, perfetto da sposare con il cioccolato (www.bonajuto.it  www.carlopellegrino.it  compagnia@cioccolato.net  www.cioccolato.it)

Un intrigante appuntamento culturale
La mostra Futurismo in Sicilia mette in luce gli intriganti rapporti che legarono il Futurismo siciliano, pur caratterizzato da una sua cifra inconfondibile di solarità e cromatismi mediterranei, alle altre espressioni del Futurismo nazionale. Appaiono così ancora di più la sua originalità e il significato portante nella modernizzazione dei processi culturali della Sicilia e dell’Italia negli anni tra le due guerre. Numerose sono le sorprese riguardanti le opere in mostra, come le gouches del 1927 di Renato Guttuso. Catalogo di Silvana Editoriale. “Futurismo in Sicilia (1914 -1935)” Taormina - Chiesa del Carmine fino al 16 ottobre. Informazioni: www.taormina-arte.com/futurismo  info@gate2taormina.com 


Un’idea in più
Il Tour delle Eolie in caicco con Ventaglio. A bordo di una “Goletta Turca” di 24 metri, costruita interamente in legno, dotata di 8 cabine matrimoniali con servizi privati si navigherà per 7 notti tra le meravigliose acque che avvolgono le isole Eolie raggiungendo Salina, Filicudi, Stromboli, Panarea e Lipari. Al termine della crociera sarà possibile prolungare il soggiorno presso i VentaClub Capo Calavà o Fontane Bianche sulla costa della Sicilia www.ventaglio.com - servizio clienti 02 – 33 47 33 47
 

 

 

NOTIZIE UTILI

Per alloggiare e sperimentare il periplo dei gourmet in zona: Hotel Villa Ducale, una villa aristocratica di inizio 900, circondata da un giardino di gelsomini e zagare, affiliato a Travel Around Italy Hotels. Sulla grande terrazza panoramica viene servita l’apprezzata colazione a buffet fino a tarda mattina: formaggi freschi, salumi e verdure, caponatina, parmigiana, uova fresche, dolci, brioche fresche e crostate artigianali. Hotel Villa Ducale, Taormina
(villaducale@travellingarounditaly.com). Elegantissimo con spettacolare vista sull’Etna e ai piedi del Teatro Greco il Grand Hotel Timeo di Taormina (reservation@framon-hotels.it - www.framonhotels.com). A Siracusa nell’isola di Ortigia splendido l’hotel Des Etrangers et Miramare (desetrangers.prenotazioni@medeahotels.com)

Foto di Giovanni Nuccio di Sicily Wine Travels

 

 

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