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Freudenstadt, la città gioiosa

Testo di Lukas Ferrer

 

Il più recente viaggio di lavoro nella Germani Federale, meta il Baden Wuerttemberg, la regione caratterizzata dalla maestosa Foresta Nera (o Selva Nera, in lingua tedesca Schwartzwald), ci ha suggerito un parallelo in materia di ristorazione e cucine nazionali e regionali basato su alcuni flashback, che qui rievochiamo.
Dopo le prime cocenti delusioni e sorprese dolorose (per lo stomaco e la borsa) d’inizio carriera, con alcuni colleghi arrivammo alla seguente conclusione, oggi ormai sottoscritta dalla maggioranza dei viaggiatori: per mangiare bene itinerando senza esiti letali per il portafoglio e lo stomaco, é meglio lasciare perdere le capitali e le grandi metropoli, svicolare dalle autostrade e buttarsi in provincia e nel contado. Oppure, se proprio si è costretti ad inurbarsi per motivi di lavoro, conviene esplorare le grandi città a piedi, alla scoperta di ristoranti e trattorie meno pretenziose ma ugualmente affidabili e genuine. Il più delle volte, avendo tempo, fiuto, costanza e fortuna, come diceva Antonio Di Pietro, ”ci si azzecca”.

 

Piccolo è bello e buono

Qualche esperienza internazionale retrospettiva? Come inviati all’estero era d’obbligo, per riferirne alle nostre testate (e sinceramente per piacer nostro), assaggiare una volta almeno le specialità del ristorante “Los Caracoles“ o de “Casa Costa” a Barcellona. Ma il giorno successivo si esploravano stradette e vicoletti per scovarvi ottime trattorie tipiche o familiari, e mescolarsi tra la gente del luogo, in atmosfera familiare. Piccolo spesso é bello e buono. Così di seguito a Madrid: prima una ricognizione professionale al “Botin”, adiacente Plaza Mayor, per gustare un piatto di costosissime, deliziose “angulas a la vizcaina” (in italiano: le ceche cotte alla Biscaglina: olio bollente, sale e peperoncino rosso). Al successivo pranzo, però, eravamo in una viuzza, soltanto 200 metri sotto il famoso piazzale, a gustare ottima cucina regionale allega (della Galizia) e a buon prezzo.
Altrettanto dicasi per Vienna: puntata di lavoro al “Drei Husaren” (I tre Ussari); poi via, in una umile ma accogliente Weinstube. Così per Parigi gastronomica, tradita con la cittadina di Cognac (splendida cucina del territorio) o la vicina La Rochelle (tutto il mare in tavola).
Qualche lettore obietterà: ma in Italia? Nella Penisola la strategia funziona, eccome, forse anche meglio. Nel nostro carnet sono custoditi gli indirizzi di esercizi ottimi e a buon mercato, perfino nelle capitali del turismo, come Venezia, Firenze, Napoli e Roma.
Il lungo prologo vuole dichiaratamente porre l’enfasi su una regione della Germania Federale dove, anche più che altrove, si può mangiare e bere bene sia nei centri maggiori sia nelle campagne. E’ il Baden Wuerttenberg, un grande Land che al turista riserva molto di più, una sorpresa dopo l’altra, e ben oltre il settore della eno-gastronomia.

 

Buone carte in tavola

Oltre all’imponente Foresta Nera (Schwarzwald), un immenso contenitore di bellezze naturali e oasi naturalistiche, e all’ottima cucina regionale, accompagnata da eccellenti vini, la regione ha altre valide carte da giocare sul tavolo del turismo.
Eccone qualcuna: un buon clima, nonostante la sua latitudine a nord delle Alpi; un paesaggio lindo ed ecologicamente ben difeso; una qualità di vita civile superiore e pulizia dovunque. Inoltre, un’ospitalità alberghiera di prim’ordine, sia nelle vecchie sia nuove strutture ricettive, equamente distribuite nei grandi centri abitati o immersi nella sterminata
Foresta o Selva Nera, il verde polmone della Germania.
Il Baden Wuerttenberg è un’enorme contenitore di città e luoghi la cui visita è nemica della monotonia, in quanto ogni centro o località visitata possiede proprie peculiari caratteristiche. Spiccano nel territorio di questo Land il Lago di Costanza e la già nominata Foresta Nera, attraversata per buoni tratti dal fiume Mur, affluente del Reno. La diversificazione e amplificazione dei motivi di richiamo figura soprattutto nelle sue città. Ad esempio, Freiburg (Friburgo) è sinonimo di montagna, escursioni e scalate, Freudenstadt è l’amica dei bimbi e dei ciclisti per diletto; Baiersbronn é a misura degli sportivi impegnati ma anche dei fanciulli e degli adulti. Karlsruhe (alla lettera, il Riposo dell’Imperatore, detta anche città-ventaglio) è famosa soprattutto come centro internazionale di cultura. Baden-Baden (denominata l’elegante Signora del Land) ha una fama mondiale di grande centro termale che risale a 2000 anni fa, quando fu presidio delle legioni romane. Infine Stoccarda, anch’essa città di cultura, capitale industriale del Land, devota al dio Bacco cui dedica nel suo splendido centro storico festeggiamenti che richiamano in città folle bibliche per diversi giorni.
Una Baccheide in Germania? Non c’è da stupirsene: tutta la regione è zona a intensiva produzione d’uva e a moderna tecnica enoica. Situazione poco nota agli Italiani, che generalmente identificano il popolo tedesco solo come gran produttore e bevitore di birra.
Il nostro taccuino di viaggio porrà principalmente l’accento su quattro grandi centri: Freudenstadt , Baiersbronn, Baden Baden e Stuttgard (l’antica capitale della Svevia e oggi del Land federale Baden Wuerttenberg). Questa prima cronaca sarà focalizzata su Freudenstadt, la Foresta Nera ed i suoi alberghi; in altra occasione dedicheremo spazio a Baiersbronn, Baden Baden e Stoccarda.

La Città della Gioia
Fine del prologo: andiamo a incominciar. Freudenstadt è la conferma del detto latino nomen est omen. Letteralmente tradotto in italiano significa “Città della gioia”, o allegria, letizia, giubilo, piacere, tutto quanto di positivo si può augurare. Anche soltanto una breve visita alla città tedesca, sin dal primo impatto, dà immediata conferma che la città promette quello che è insito nel suo toponimo. E’ realmente una piccola metropoli distensiva, a misura d’uomo e soprattutto dei bimbi e dei ragazzini. Per essi, nella immensa Marktplatz (Piazza del Mercato), una decina d’anni fa è stato creato il “gioco degli zampilli”, una singolare fontana, forse unica al mondo, in cui i piccoli fanno lo slalom tra gli spruzzi e sguazzano nell’acqua tra la gioia dei genitori e il divertimento dei passanti.
In che consiste? In un rettangolo grande come un campo di calcio, un impianto idrico creato per celebrare il 400° della fondazione di Freudenstadt. Realizzata nel 1992, la fontana “Memminger Brunnen” é uno specchio d’acqua punteggiato da decine di fontanelle che spruzzano sotto pressione acqua dal suolo fino a varie altezze. Di giorno gli spruzzi sono regolati a un paio di metri, per la gioia e i giochi dei bambini, che in slip o costume da bagno ci guazzano tra strilli e risate cristalline. Ma le pompe a pressione, spinte al massimo, possono spruzzare l’acqua in abbondanza, anche fino ad una ventina di metri. Questo show avviene la sera di Natale, quando gli spruzzi, divenuti colonne d’acqua, sono illuminate a giorno in una fantasmagorìa di luci che strappa l’applauso agli adulti.

Il primato della Markt Platz
Come può la singolare fontana occupare uno spazio”calcistico”nel centro cittadino? Kein Probleme!, no problem!, perché Freudenstadt vanta un altro primato: la sua Marktplatz è la piazza d’origine mercantile più grande di tutta la Germania federale. E’ un quadrato quasi perfetto, che misura 2l9 metri per 216 (ovvero 47.304 metri quadri). La Marktplatz è cinta da un quadrato di splendidi palazzi e altri edifici di quattro piani: in basso una ininterrotta teoria di porticati ad arco tondo e in cima abbaini, tutti eguali. Con la fontana a spruzzi, i grandi alberi dei giardini e dei parchi, anch’essi all’interno nel grande quadrilatero, offrono una visione d’insieme veramente spettacolare. Dall’alta torre del Palazzo del Comune si può abbracciare, in un solo colpo d’occhio, la vista dell’intera città e dintorni e, il martedì e venerdì, osservare il brulicante spettacolo della popolazione tra le bancarelle del mercato.
Per riposarsi, c’è a portata di mano la Unterer Maktplatz che, con i suoi parchi e panchine, è l’ideale per rilassarsi prima di proseguire l’esplorazione delle altre mete cittadine.
Un paio di suggerimenti aggiuntivi. Vale la pena, subito dopo, di recarsi in Promenade Platz per visitare il moderno Centro Comgressi e la Casa di Cura, in realtà una sede per mostre d’arte e manifestazioni varie, anch’essa, grazie ai suoi giardini, un luogo di relax molto frequentato. Dopo una visita alla vicina cattedrale gotica, si consiglia, soprattutto a chi subisce il fascino discreto del vetro d’arte, una puntata alla Glasblaserei di Lauterbadstrasse 5. Il visitatore può assistere alla nascita di un oggetto in vetro soffiato: Il mastro vetraio al forno con la palla di vetro incandescente, la soffiatura, poi la forgiatura, l‘aggiunta ad un vaso degli elementi di colore e altri motivi ornamentali, infine il completamento dell’oggetto. Ingresso libero nel laboratorio, nessun obbligo d’acquisto, anche se nelle varie teche gli oggetti d’arte finiti sono una forte tentazione.

Cucina e vini superiori
Freudenstadt è molto nota anche per la sua arte pasticciera, soprattutto per la Torta della Foresta Nera (al cioccolato con i mirtilli ed i lamponi di bosco). Il turista può confezionarsene una da portare a casa come ricordo, preparandola sotto gli occhi attenti del mastro pasticciere del “Cafè Pause”(Marktplatz 65) . Il locale confeziona anche ottimi caffè e caffelatte all’italiana. Pregevolissima anche la pasticceria minuta.
Il livello alberghiero cittadino e quello delle strutture nel cuore della adiacente Foresta Nera sono di livello superiore; la cucina ottima, i vini da concorso. Un esempio fra tanti è il 4 stelle “Waldblickhotel Kniebis (Eichelbackstrasse 47 - Freudenstadt-Kniebis). Albergo, ristorante e cantina sono in un magnifico complesso edilizio in puro stile chalet, circondato dagli altissimi alberi della foresta. Cena superba, vini da concorso (Weisser Burgunder & Chardonnay, Meersburger Haltnau Spatburgunde, Klingelberger Riesling, Grauer Burgunder e via di seguito)

Menu super: Zuppa di faraona con fegato d’oca, Trota Foresta Nera e verdure, Crepinette con filetto di vitello con ratatouille di funghi in sugo tartufato, Mousse di ciliegie e joghurt di frutta.
Questo il top, ma anche negli alberghi, locande o pensioni di diverso livello, la qualità, tipicità, genuinità e bontà dei cibi e dei vini locali sono, per dirla con Kant, un imperativo categorico degli albergatori del Baden Wuettenberg.

 

 

Informazioni Utili

Come arrivare – In treno: da Milano con il Cisalpino delle 7,15 attraversando la Svizzera fino a Zug, poi coincidenza per Freudenstadt, via Stoccarda o via Hausach (coincidenze con Freudenstadt ogni 2ore, via Karlsruhe ogni ora.
In aereo: Stoccarda e Strasburgo sono i due aeroporti prossimi a Freudenstadt, quindi proseguimento con mezzi pubblici di terra.
In auto: sempre da Milano, attraversata la Svizzera fino a Basilea, si hanno diverse opzioni di viaggio per raggiungere la meta: la Basilea Friburgo, o la Baden Baden (strada soprelevata della Foresta Nera (la B 500); da Stoccarda si raggiunge Freudenstadt con l’autostrada o con la statale B28.
Per informazioni: Milano, Ente Nazionale Germanico per il Turismo – Tel 02.8474444 – Fax 02.2820807 – gntomil@d-z-t.com - www.vacanzeingermania.com - www.tourismus-bw.de  (anche in italiano)
Freudenstadt, il “Tourist-Information” - Marktplatz 64 - Tel 07441.864-0 - Fax 07441.85176 (contatto: Corinna Schmidt (parla italiano) - touristinfo@freudenstadt.de - www.freudenstadt.de

 

 

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