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Tibet: il Paese delle nevi

di A. M. Arnesano - Foto di G. Badini

 

Era l’anno 1950 quando i cinesi invasero brutalmente il Tibet. Distrussero templi, monasteri e immagini sacre, chiudendo le frontiere ad ogni straniero per non avere testimoni alle loro nefandezze. In seguito all’invasione costrinsero alla fuga centinaia di migliaia di tibetani tra laici e religiosi, tra cui il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso (insignito nel 1989 del Premio Nobel per la pace), che trovò rifugio in India, dove risiede tuttora. Gli anni più bui furono quelli legati alla rivoluzione culturale (1966/1976), decennio in cui le guardie rosse di Mao infierirono con violenza inaudita contro i simboli della religione buddista: basti pensare che di circa seimila monasteri se ne salvarono soltanto una cinquantina, tra questi i due più grandi vicini a Lasha, quelli di Sera e Drepung, dove un tempo vivevano migliaia di monaci, oggi ridotti a poche centinaia. Tuttavia, né la violenza, né la politica più acerrima sono riuscite a far scemare nel cuore di questo popolo fiero e coraggioso il fervore mistico e religioso che risale alla notte dei tempi.
Terra di maghi e di mistici, di favola e di mistero, il Tibet si presenta come un altopiano situato ad un’altitudine media di 4000 metri, il cui confine meridionale è segnato dalla catena dell’Himalaya che, in questo tratto, comprende anche l’Everest, mentre la regione centrale è un territorio aspro e selvaggio, di straordinaria bellezza, quasi privo di vegetazione a causa dell’altitudine.

 

La residenza del Budda vivente

A Lasha, la capitale, il cui nome significa ‘terra di Dio’, si erge maestoso il Potala, la residenza dei Dalai Lama, il Budda vivente, composto da mille camere, dieci mila cappelle e duecento mila statue. Proprio qui, nella città santa dei buddisti tibetani, si trova il Jokhang, il tempio più importante e cuore del Tibet, dove l’atmosfera che si respira è tra le più suggestive: tutt’intorno il fumo e l’odore intenso dell’incenso ti avvolge, così come l’odore acre delle migliaia di lampade al burro di yak che ardono sugli altari. Statue, immagini sacre e spettacolari dipinti, che rappresentano divinità tibetane, completano l’insieme. Non è da meno neppure il monastero di Sera, che un tempo ospitava circa 6000 monaci oggi ridotti purtroppo solo a 300, così come quello di Drepung, considerato il più grande monastero del mondo, che ospita le tombe del secondo, terzo e quarto Dalai Lama; dei 7.500 religiosi che lo abitavano in passato ne sono rimasti meno di 400. Altrettanto affascinanti e magici risultano anche i monasteri minori, sparsi un po’ in tutto il Tibet.
All’inizio degli anni ’80, dopo trent’anni di isolamento, di violenze, di brutalità e distruzioni, le autorità cinesi hanno riaperto le frontiere del mitico Tetto del Mondo, che da sempre ha incantato e fatto sognare viaggiatori, esploratori e studiosi di tutti i tempi, non solo per le bellezze paesaggistiche, ma anche per quella religiosità quotidiana che si respira in ogni angolo di questo intrigante paese al confine con le nuvole. Da oltre un millennio la popolazione tibetana trova nelle parole del Buddha la risposta all’inquietante mistero del nascere, del vivere e del morire. Forse è per questa intensa spiritualità che ancora oggi, pur vivendo tra mille difficoltà, dal volto dei tibetani traspare tranquillità, serenità e gioia di vivere.

 

 

Informazioni Utili

Documenti - Passaporto valido almeno sei mesi, con visto d’ingresso per la Cina e un permesso governativo per il Tibet. I documenti vanno richiesti con un certo anticipo, rivolgendosi ai tour operator che organizzano il viaggio o alle agenzie turistiche.
Valuta - La moneta cinese è lo yuan, chiamato anche renminbi, che vale circa 0,1 euro.
Precauzioni sanitarie - Destinazione sconsigliata a chiunque soffra di disturbi cardiaci e respiratori. Durante un viaggio spesso si toccano località ad oltre 5000 metri sul livello del mare.
Clima - Il periodo migliore va da giugno a settembre, quando il clima è secco. In luglio ed agosto spesso si registrano piogge intense, mentre da novembre ad aprile le temperature sono rigidissime.
Fuso orario - Sette ore in più rispetto all’Italia.
Informazioni - A Milano presso il Consolato Generale della Cina (Tel 02/6552351); a Roma presso l’Ambasciata cinese (Tel 06/85350118).
Viaggi organizzati - Specialista sulla destinazione è il tour operator TURISANDA, (via Poerio 2/A 20129 Milano - turisanda@turisanda.it - www.turisanda.it), che propone un viaggio di 12 giorni alla scoperta dei monasteri sospesi tra le montagne sul tetto del mondo, per il quale sono previste partenze di gruppo in pensione completa ovunque. Le quote sono: luglio 2.899,00 euro; agosto 3.169,00 euro; settembre/ottobre 2.919,00 euro.

 

 

 

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