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Graz, ovvero gioia di vivere

Testo di Franca Dell’Arciprete Scotti

 

Si dice che Graz sia la città italiana più a nord d’Europa, perché i maestri comacini hanno segnato la sua impronta architettonica nel passaggio dal Medioevo al Rinascimento. E soprattutto perché conserva quella “Italian way of life” che da noi, in Italia, sembra un po’ appannata. Gioia di vivere, lunghe soste senza fretta nei numerosi caffè all’aperto, concertini improvvisati di jazz e di musica classica, corse in bicicletta, passeggiate oziose lungo il fiume e nei romantici vicoli ombrosi tra antichi palazzi e lungo le pendici della collina. Tutto questo è Graz: uno stile di vita a misura d’uomo che forse qualche città italiana di provincia ancora conserva, ma che si è perso ormai nelle metropoli.
Eppure questa città, capoluogo della Stiria, è la seconda dell’Austria dopo Vienna, vanta tre università e una ricca produzione di industrie siderurgiche. Il suo segreto sta nell’aver preservato gelosamente intatto il centro storico, già splendente residenza degli Asburgo, nella sua varietà di stratificazioni: case medievali, cortili rinascimentali dai loggiati a colonne di influenza toscana, stucchi barocchi e rococò, facciate neoclassiche, stemmi e solenni portali in pietra. E poi tetti spioventi coperti di tegole rosse, cuspidi dorate, torrioncini e cupole a elmo e soprattutto la famosa Uhrturm, la torre dell’orologio simbolo di Graz che segna le ore da 300 anni, dall’alto della collina. Nelle romantiche passeggiate serali organizzate si possono scoprire anche tanti piccoli tesori nascosti come le maschere grottesche sulle facciate, i battenti delle porte, gli intagli in legno come quelli della celebre pasticceria Edegger-Tax del 1569, fornitrice di corte.
E’ anche questo centro storico così variegato e così armonico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, che ha conquistato a Graz il titolo di “Capitale europea della cultura” per il 2003.
Per tutto l’anno, pertanto, è previsto un ricco programma di manifestazioni che si svolgono lungo le vie principali di Graz intorno alla Hauptplatz, dove si staglia maestoso il Rathaus, intorno alle piazze animate alle spalle della Herrengasse, lungo le rive della Mur, il fiume vorticoso attraversato in città da ben 18 ponti. Tutti in cemento da quando, nel 1827, il fiume è straripato distruggendo ogni costruzione in mattoni intorno. La forza dell’acqua è stato uno dei motivi di paura fino all’800, ma gli abitanti di Graz ricordano altre paure terribili che hanno segnato la loro lunga storia, che sono state eternate in un affresco che oggi è esposto all’esterno del Duomo. Qui, sullo sfondo della più antica rappresentazione della città, sono raffigurati tre flagelli: le locuste, i Turchi, la peste. Soprattutto i Turchi rappresentarono un incubo costante fino al 18° secolo, quando furono definitivamente debellati. Le loro armate violente dilagavano a ovest, verso Vienna, incontrando le terre fertili e verdissime della Stiria. Graz fu a lungo un baluardo, conteso e difeso, terra di confine tra le culture romana, slava, magiara, germanica.
Per capirlo, più di tante parole, è utile una visita allo Zeughaus. Questa armeria conserva dal 1643 la più grande raccolta mondiale di armi storiche con oltre 30.000 esemplari di spade, picche, corazze e alabarde: tutte a disposizione dei cittadini che in qualsiasi momento correvano a impugnarle per difendersi dalle incursioni nemiche. Tra le curiosità esposte, vi sono perfino armature complete per cavalli.
Oggi non c’è città più pacifica di Graz, immersa nei suoi parchi e adorna di fiori su balconi e davanzali. Per scoprire la dimensione di questi spazi verdi, la cosa migliore è arrampicarsi in alto sullo Schlossberg, la collina che fu il nucleo storico di Graz, già citato in documenti medievali. Con una cremagliera del 1894, a piedi attraverso gli scalini in pietra scavati durante la prima guerra mondiale o con un avveniristico ascensore in vetro inaugurato nel 2000, che corre all’interno di un bunker realizzato nel 1943, si può arrivare fino in cima.
Un panorama romantico si stende ai piedi della Uhrturm in legno, mattoni e lancette dorate: tra i tetti rossi spiccano i campanili barocchi e, in lontananza, le colline e i laghi dove i grazzesi, instancabili sportivi, si ritrovano la domenica per il picnic.

 

Capitale europea della cultura 2003

Il ricco programma di manifestazioni previsto per quest’anno ha inizio con la grande festa di apertura tra il 9 e il 12 gennaio: in tutte le piazze del centro storico, festa su strada con world-music, fuochi d’artificio e un gran party aperto a tutti.
Durante l’anno, il programma propone tendenze culturali e influssi provenienti da tutto il mondo, presentati in modo originale, in modo che “non si svolga solo un programma culturale, ma questo luogo generi un valore aggiunto culturale per l’Europa”, come afferma Wolfgang Lorenz, il direttore di Graz 2003.
Tra le manifestazioni più importanti segnaliamo:
Tre secoli di musica russa: in occasione del giubileo di 300 anni di San Pietroburgo, la metropoli russa invierà a Graz musicisti celebri per tre settimane di concerti e rappresentazioni operistiche tra cui “Oedipus Rex” di Stravinskij (11 – 23 febbraio).
Salmi 2003: sullo sfondo interreligioso di tre religioni, l’islamica, l’ebraica e la cattolica, che celebrano le loro feste tra marzo e aprile, si svolgeranno concerti, letture e produzioni sceniche (5 marzo – 27 aprile).
Europa Jazz 2003: Graz, da sempre attivissima nella musica jazz (é l’unica sede in Europa di facoltà universitaria per la musica jazz!), diventa metropoli dello swing ospitando musicisti provenienti dalla Comunità Europea e dall’Europa Orientale (20 gennaio – 23 novembre).
Icone del XX secolo: ricerca sulle più importanti composizioni musicali del XX secolo con opere di Boulez, Stockhausen, Messiaen, interpretate da orchestre di primissimo livello. Concerto di apertura 12 gennaio.
“Stolz aus film”: il celebre compositore grazzese di operette Robert Stolz, che ha lasciato 60 operette e più di 2000 canzoni, rivive nelle colonne sonore composte per film degli anni ’30 (24 maggio – 31 maggio).
Architektur Utopien: una mostra sulle visioni futuristiche dell’architetto Zaha Hadid (1 gennaio – 2 marzo).
Il fantasma della passione: una serie di manifestazioni dedicate a Leopold von Sacher-Masoch (1836-1895), vissuto a Graz dove scrisse il romanzo “Venere in pelliccia” (26 aprile – 24 agosto).
La costruzione della torre di Babele: una grande mostra nel castello di Eggenberg analizza la millenaria tradizione storico-culturale sulla costruzione della Torre di Babele con le sue implicazioni scientifico-religiose e linguistiche (5 aprile – 5 ottobre).
Inge Morath: una mostra di fotografie dedicata alla famosa fotografa grazzese Inge Morath in una ricerca della relazione tra storia, vita quotidiana e cultura (30 gennaio – 9 marzo).
La città specchiata: tramite specchi mobili e statici installati al disopra dell’area urbana, la città rivela i suoi aspetti nascosti, modificando il tradizionale punto di vista (3 maggio – 26 ottobre).
L’isola sul fiume Mur: un’architettura innovativa, dovuta all’artista newyorkese Vito Acconci, presenta, al centro del fiume Mur, un anfiteatro, un parco giochi, un nuovo spazio pubblico per la città (Tutto l’anno).
Styriarte: la più importante manifestazione musicale stiriana presenterà l’arte come forma di “apertura massima” al mondo nel porre domande e offrire risposte, ma porre anche incertezze (Giugno – luglio).
 

Piaceri della gola

La cucina stiriana é ricca e saporita, accompagnata da eccellenti vini bianchi e rosè. Vere specialità sono i formaggi prodotti con latte acido di pecore e capre allevate negli alpeggi, pesci di torrente affumicati, prosciutto di cervo, zuppe di mais alla panna, strudel di erbe, gnocchi di patate e formaggio, canederli, arrosti arrotolati ripieni di erbe, cotolette di capriolo, mele caramellate. Senza dimenticare il famoso “oro nero” della Stiria, l’olio di semi di zucca.

 

 

Informazioni Utili

Con la Carta “Graz 2003 Austellungscard” è possibile visitare per 72 ore e a soli 15 Euro tutte le mostre di Graz.
Informazioni sul programma Graz 2003 – Capitale europea della cultura: e-mail: office@graz03.at; www.graz03.at
Informazioni e prenotazioni: Graz Tourismus, e-mail: info@graztourismus.at; www.graztourismus.at
Per viaggiare: Guida Verde Touring Cub Italiano “Austria”

Per mangiare e dormire
Hotel Weitzer, Grieskai 12-14, quattro stelle, in pieno centro sulle rive della Mur www.weitzer.com,  tel. 0316/703-610.
Strasser, tre stelle, fuori città, Eggenberg Gurtel 11, tel.0316/713977;
e-mail: hotel.strasser@noten.com 
Iohan, Kandhausgasse 1, una delle cantine più fornite di Graz, cortile interno nel rinascimentale Palazzo della Ragione.
Altsteirische Schmankerlstube, Sackstrasse 10, solo specialità tipiche della Stiria, servite nelle stube arredate con massicci tavoli di legno.
Zur Goldenen Pastete, Sporgasse 28, è l’osteria più antica di Graz del 1575, con le sale su diversi piani accessibili attraverso strette scale.

 

 

 

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